In occasione delle Giornate Fai d’Autunno 2018 che si terranno sabato 13 e domenica 14 ottobre la Delegazione Fai della Costa Jonica comunica le aperture previste nel Metapontino. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ancora reduci dalle fatiche degli eventi Estate 2018 “Fai una sera… al Castello di Bernalda”, tre rassegne in cui abbiamo avuto la gioia di accogliere oltre 3000 visitatori, grazie agli infaticabili volontari e soprattutto alla straordinarietà dei nostri giovani Apprendisti Ciceroni, responsabili ed impeccabili, eccoci pronti con il consueto appuntamento di lancio e avvio organizzazione delle Giornate FAI d’Autunno, che saranno il 13 e 14 ottobre 2018.
Alla luce del forte richiamo che le manifestazioni hanno assunto fino ad oggi, in linea con lo spirito della nostra Fondazione nel voler perseguire la valorizzazione e tutela del patrimonio culturale del nostro Paese, la Delegazione Fai della Costa Jonica ha programmato le prossime aperture delle Giornate Fai d’Autunno in 7 Comuni afferenti la Delegazione con 17 beni, patrimonio storicoculturale, archeologico e naturalistico del Metapontino.
Per l’edizione 2018 delle GFA, particolare risalto abbiamo voluto dare al tema dell’Acqua, promuovendo la Campagna nazionale del FAI #salvalacqua, in linea con la Direttiva quadro Acque dell’Unione Europea, per cui “l’acqua è il principale elemento presente sulla superficie terrestre e il costituente fondamentale degli organismi viventi. E’ una risorsa essenziale per l’umanità, sostiene la prosperità economica e sociale ed è indispensabile per gli ecosistemi naturali e la regolazione del clima.” In tale ottica, uno degli itinerari di visita organizzato, intitolato “Alla scoperta dell’antica via dell’acqua tra natura, archeologia, letteratura e folklore”, prevede 7 tappe in 4 Comuni costieri (Bernalda, Scanzano J., Policoro e Nova Siri) ed ha come obiettivo la conoscenza più approfondita del nostro territorio in relazione all’importanza determinante della risorsa idrica che ne ha condizionato l’evoluzione in termini di espansione insediativa, nonché produttiva ed economica. La conformazione idrografica della piana metapontina ha certamente influito sullo sviluppo degli insediamenti urbani e rurali, la organizzazione della Chora del Metapontino magnogreco offre spunti di riflessione ed esempi di uso e governo del territorio. Così come determinante è stata l’orografia del nostro territorio per definire il sistema difensivo e fortificato. Allo stesso modo, la produzione di ceramica decorata che attesta, inoltre, la presenza di una società agricola ove la preparazione dei cibi e la conservazione delle derrate alimentari assumeva grande rilievo. La stessa toponomastica locale, di epoca medioevale, rievoca le caratteristiche idrografiche della costa ionica lucana, confermando il precario equilibrio idraulico della pianura alluvionale, soggetta a continue esondazioni dei fiumi ed al conseguente innalzamento della falda freatica che causava problemi alle produzioni agricole. Da ciò, il successivo progressivo abbandono della pianura da parte delle popolazioni che fu segnato da continue inondazioni, trasformando la fascia costiera in paludi circondate da fitti boschi planizari.
Per il valore determinante dell’acqua i 7 siti individuati sono rappresentativi di tutti gli aspetti correlati con il territorio, dal sistema di raccolta e uso dell’acqua nelle aree archeologiche di Metaponto e Nova Siri, al sistema difensivo costiero e fluviale di Scanzano e Bernalda, alla Riserva naturale di Bosco Pantano, che costituiva fino ad alcuni decenni fa una delle più estese foreste planiziali dell’Italia meridionale e divenuto oasi naturalistica, è stato designato Sito di Importanza Comunitaria (SIC), in quanto habitat naturale da tutelare. La riserva naturale è stata istituita con la legge regionale 28/99 per garantire e promuovere la conservazione degli habitat e degli ecosistemi naturali, in particolare dei caratteri di biodiversità. Nasce da ciò il nostro sostegno nel censimento 2018 dei Luoghi del Cuore di Bosco Pantano promosso dal Comitato Terre Joniche. Altro gioiello naturalistico che in via eccezionale sarà possibile visitare è l’Oasi Naturalistica di Serramarina annessa all’Abbazia San Salvatore a Bernalda (MT), un intervento privato in via di completamento realizzato con tecniche di ingegneria naturalistica che ha valorizzato un’area repariale, per decenni abbandonata, in cui è stato ripristinato il naturale habitat floro-faunistico.
Per l’itinerario delle “Architetture ritrovate”, ci preme segnalare la suggestiva Masseria Sansone della Famiglia Lacava, completamente immersa nell’area archeologica di Metaponto che per la prima volta apre le porte al pubblico per testimoniare l’importanza del patrimonio storico culturale, oltre che archeologico ed architettonico di beni tangibili ed intangibili, come la storia della Famiglia Lacava determinante per la valorizzazione del nostro territorio. Allo stesso modo, proponiamo le aperture di Palazzo Rondinelli-Troyli a Montalbano J. dove sarà possibile visitare il patrimonio filatelico in esso custodito, così come sarà possibile visitare la Pinacoteca Morriana a Valsinni dove è custodita la mostra permanente “Omaggio a Isabella Morra -31 artisti contemporanei per Isabella”, formata da 31 tele realizzate da importanti pittori contemporanei che, prendendo spunto dalla vicenda di Isabella Morra, si sono interrogati sulla libertà dell’Uomo, sull’isolamento dell’Artista, il rapporto che ognuno di noi ha con la realtà. A cimentarsi in questa sorta di viaggio interiore nomi illustri dell’arte contemporanea, come Luigi Guerricchio, Franco Di Pede e Alberto Venditti. Segnaliamo, inoltre, l’apertura in via eccezionale in collaborazione con la Commissione Europea in occasione dell’anno Europeo del Patrimonio Culturale dell’Abbazia del Casale di Pisticci.