Il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” il Museo nazionale di Matera e la Direzione Regionale Musei della Basilicata hanno siglato nel pomeriggio due importanti accordi con il Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI).
Il primo, tra Direzione Regionale Musei della Basilicata e FAI riconosce il reciproco interesse a collaborare in occasione delle Giornate FAI di Primavera e di Autunno e a favorire il volontariato culturale quale esperienza di solidarietà e pratica di sussidiarietà per la crescita della comunità locale, nazionale e internazionale. Il FAI si impegna a promuovere le attività della Direzione Regionale Musei della Basilicata.
Il secondo Accordo di valorizzazione tra Presidenza Regionale FAI della Basilicata e Museo Nazionale di Matera riconosce il comune intento di collaborare per la promozione e la realizzazione di iniziative congiunte volte a diffondere una cultura orientata alla valorizzazione e tutela del patrimonio storico-artistico, concordando l’organizzazione delle aperture e delle visite straordinarie delle sedi museali, in occasione delle Giornate FAI.
Gli accordi sono stati firmati rispettivamente da Annamaria Mauro, direttore del Museo nazionale di Matera e Direttore della Direzione Regionale Musei della Basilicata, e da Rosalba Demetrio, Presidente Regionale FAI della Basilicata.
Nell’occasione dell’evento la Presidente Regionale FAI della Basilicata, Rosalba Demetrio ha presentato la Capo Delegazione FAI di Matera, Beatrice Volpe, Giornalista, in carica da giugno 2022, e la nuova composizione della Delegazione.
Presentate nel pomeriggio al Museo Ridola di Matera le giornate Fai d’Autunno 2022.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato Annamaria Mauro, direttore del Museo nazionale di Matera e Direttore della Direzione Regionale Musei della Basilicata, Rosalba Demetrio, Presidente Regionale FAI della Basilicata e la giornalista e Capo Delegazione FAI di Matera, Beatrice Volpe mentre l’Amministrazione Comunale di Matera è stata rappresentata dall’assessore alla cultura Tiziana D’Oppido.
Le Giornate d’Autunno promosse dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano il 15 e 16 ottobre, giunte quest’anno alla 11^ edizione, si svolgono sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero della Cultura, del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Le 51aperture straordinarie proposte dal FAI in Basilicata, dalle Delegazioni e dai Gruppi attivi nella Rete territoriale dal Vulture allo Jonio, da Matera a Potenza, da Nord a Sud, da Est a Ovest, abbracciando idealmente e geograficamente la Lucania interna che ha un fulcro in Tricarico, traducono in azione concreta la nostra visione di una valorizzazione del territorio condivisa e partecipata, che rende possibile la narrazione di un ampio e variegato ventaglio di luoghi grazie all’impegno di uomini e donne, giovani e “meno giovani”, che fanno dono del proprio tempo e delle proprie competenze sperimentate o in formazione, per valorizzare il proprio territorio, per generare sensibilità e crescita culturale, attraverso un’azione coordinata dal FAI centrale, dalla Presidente Regionale, dalle Capo Delegazione, dai Capi Gruppo, che efficacemente operano in sintonia con Dirigenti Scolastici, Docenti, Professionisti, Studenti, per raccontare il nostro paesaggio urbano e rurale, montano e marino; per presentare quello splendido affresco che è la Basilicata dei borghi, delle valli dei fiumi, dei centri storici, dei boschi e dei campi che si intrecciano nelle distese verdi e gialle di grano. Attraversare la Basilicata significa percepire questa bellezza e comprendere pienamente il significato di Ambiente come intreccio indissolubile di Storia e Natura.
Le Giornate FAI, particolarmente quelle che prevedono aperture straordinarie di luoghi all’aperto, costituiscono una bella occasione per coniugare ambiente e salute, per tornare in contatto con la Natura, attraverso l’incontro con i luoghi del nostro territorio, autentici tesori di biodiversità.
Un grande grazie va naturalmente alle Istituzioni e ai Privati che hanno aperto le porte dei loro beni attivando un’azione dialogante e sinergica con il FAI in Basilicata, senza dimenticare il fondamentale ruolo delle Scuole, protagoniste in tutta la Regione con gli Studenti narratori Apprendisti Ciceroni.
Rosalba Demetrio – Presidente Regionale FAI Basilicata
DELEGAZIONE FAI DI MATERA
Capo Delegazione Beatrice Volpe
C’è sempre qualcosa da scoprire a Matera e il FAI cerca di proporre luoghi sempre diversi,oppure cerca nuove prospettive nel caso di siti già offerti all’attenzione di residenti e turisti.
Per le Giornate d’Autunno 2022, la Delegazione cittadina punta sul Castello Tramontano,monumento che incuriosisce anche per la sua storia, su Palazzo Lanfranchi con la facciata appena restaurata. Proprio in questo edificio sarà ricordato Luigi Guerricchio, che avrebbe compiuto 90 anni il 12 ottobre. Di Ginetto si parlerà anche nello Spazio dell’Angelo, con Nicola Filazzola, amico e allievo del Maestro. Verrà ricordato anche Franco Palumbo, vero protagonista della vita culturale materana nella seconda metà del ‘900.
Ancora nel Caveoso, grazie a Valentina Focaccia possiamo ammirate ilpanorama dalla Torretta nei Sassi, un antico mulino con un piccolo orto ricco di profumi. La famiglia Motta apre in via Ridola le sale di Palazzo De Miccolis-Zagarella, un’occasione unica per visitare questa dimora privata.
E poi la storia delle due chiese dedicate a San Biagio, con il racconto della vita del vicinato. A pochi metri di distanza, la Casa delle Tecnologie Emergenti, per fare un salto nel futuro digitale prossimo venturo.Torniamo nei Sassi per il piccolo Teatro di Talia,la compagnia del professor Montemurro.
E non dimentichiamo Casa Noha, unico bene FAI di Basilicata, perché abbiamo una novità per i visitatori.
L’Elenco delle aperture
I PROFUMI DEL CAVEOSO. ERBE, AROMI, PANORAMI DALL’ALTO DI UNA TORRETTA
IL PALAZZO RITROVATO. IL RESTAURO DELLA FACCIATA DI PALAZZO LANFRANCHI-MUSEO NAZIONALE DI MATERA
DOPPIA CHIESA PER SAN BIAGIO
LA COLLINA DEL TRAMONTANO. IL CASTELLO DEL CONTE E IL PARCO
LO SPAZIO DELL’ANGELO
LA MAGIA DI TALIA. UNA CASA-TEATRO NEI SASSI DI MATERA
…NELLE ANTICHE SALE. PALAZZO DE MICCOLIS-ZAGARELLA-MOTTA
IL FUTURO NELL’ANTICO: LA CASA DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI
GRUPPO FAI DI FERRANDINA – Delegazione di Matera
Capo Gruppo Vincenzo D’Aloia
CURIOSITÀ E STUPORE, tra arte, storia e religiosità,è lo stimolo che guida il Gruppo FAI di Ferrandina, con i Volontari FAI di Grottole, Miglionico, Pomarico e Salandra, della Delegazione FAI di Matera, guidata con passione dal Capo Delegazione FAI Beatrice Volpe, con il coordinamento regionale della Presidente FAI della Basilicata Prof.ssa Rosalba Demetrio.
In occasione dell’undicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno 2022, il Gruppo FAI di Ferrandina, ci conduce sull’inebriante sentiero della conoscenza, tra le pieghe di una storia spesso soffocata sotto pavimenti e spesse croste di calce, per quel fraintendimento di chi assetato di modernità, ha spesso confuso il vecchio con l’antico, svendendo secoli di storia.
– Rivisitazione e nuova prospettiva di recupero della “Chiesa diruta” a Grottole.
– La rara bellezza dei nuovi affreschi del XVIII sec. dell’antico ingresso del Convento di S. Antonio a Pomarico, grazie ai restauri pagati dalla donatrice californiana Gloria Asselta.
– La grandiosa opera pittorica del polittico realizzato da Giovan Battista detto Cima da Conegliano, collocato nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Miglionico.
– A Ferrandina, un viaggio virtuale nell’VIII sec. a. Cristo con il Mafe VR Experience, una sorta di macchina del tempo, che catapulta il visitatore in un centro fortificato di età lucana, scoperto grazie ad interventi di archeologia preventiva.
Tutto questo nel MAFE Civico Museo Archeologico di Ferrandina, progetto nato dalla collaborazione tra Amministrazione Comunale, Università degli Studi della Basilicata e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.
Allestimento museale innovativo, dove touch-screen, video proiezioni, postazioni in realtà virtuale, affiancano teche contenenti reperti archeologici e corredi funerari di cultura peuceta, portati alla luce con il progetto FARCH – Ferrandina Archeologica durante gli scavi condotti in località S. Antonio Abate nel 2019 e 2020, coordinati dalla Prof.ssa Maria Chiara Monaco, oltre ai resti di un frantoio oleario a leva del IV sec. a. Cristo, un unicum che suggella ancora una volta la cultura dell’olio e dell’ulivo con la comunità di Ferrandina.
DELEGAZIONE FAI DI POTENZA
Capo Delegazione Angela Malaspina
Castello di Laurenzana
La Delegazione FAI di Potenza propone 8 aperture, di cui
– 3 riguardano castelli o palazzi, quali luoghi di interesse storico e architettonico,
– 2 sono dedicate ad antichi borghi,
– 2 visite comprendono contesti ambientali e luoghi naturali
– 1 visita è, invece, dedicata ad una mostra di arte.
Tra i beni storici si segnala Palazzo Loffredo di Potenza, un Palazzo attraverso il quale è passata la storia della città. L’imponente edificio si spoglierà per quel giorno del suo noto ruolo quale contenitore del Museo Archeologico Nazionale e rivivrà, attraverso la narrazione degli apprendisti Ciceroni del Liceo Classico, alcune pagine importanti del suo passato, compresi i diversi usi cui nel tempo è stato adibito.
I castelli di Brindisi e di Laurenzana, con le loro posizioni arroccate e dominanti, esprimono l’organizzazione storica delle piccole comunità locali che trovavano nella dimora del feudatario protezione e sostentamento.
Negli antichi borghi di Marsicovetere e San Martino d’Agri, piccoli centri della Val d’Agri rimasti immutati nel tempo, i visitatori saranno accompagnati lungo le stradine intricate, tra chiese, palazzi e antiche botteghe. Sarà possibile visitare la Torre dell’Orologio a San Martino d’Agri.
Le visite in ambiti naturalistici riguardano un Antico Mulino lucano, a Moliterno, e il Sentiero di Mariele Ventre a Sasso di Castalda. Quest’ultimo è una antica via che congiungeva Sasso di Castalda a Marsiconuovo, storicamente molto frequentata, recentemente ripristinata e dedicata alla memoria della fondatrice del coro dell’Antoniano di Bologna, originaria di questi luoghi. Sono entrambi nel territorio del Parco nazionale dell’Appennino lucano-Val d’Agri- Lagonegrese.
E, infine, a Castronuovo S.Andrea un percorso di arte all’interno del MIG-Museo Internazionale della Grafica, dove sono state allestite 2 mostre: la prima è dedicata alla SCUOLA DI PARIGI E LA LIBERTÀ DELL’ARTE, con una esposizione di oltre 60 artisti, tra cui Matisse e Picasso, mentre la seconda, “Cangiante”, è un insieme di opere su carta eseguite con materie prime vegetali dall’artista Giuseppe Capitano.
GRUPPO FAI DEL LAGONEGRESE-POLLINO
Capo Gruppo Salvatore Falabella
La Chiesa di San Nicola sorge nella parte alta di Rivello, precisamente sulla collina denominata Motta dove si insediò il primo nucleo dei Longobardi. Essa è dedicata al patrono di Rivello San Nicola di Bari. La pianta architettonica della chiesa è di stile romanico a forma di croce latina ed è a tre navate. La Cripta sottostante è di datazione più antica della chiesa stessa. E’ composta da tre navate, divise da 34 colonne rustiche di pietra locale fatte realizzare, come documenta la data di iscrizione, nel 1752 dal nobile rivellese Michelangelo Megale, le cui spoglie sono custodite in un loculo adiacente a uno dei pilastri della chiesa. La cripta venne dichiarata Monumento Nazionale dal re Ferdinando II di Borbone.
La Chiesa di Santa Barbara, databile all’XI-XII secolo, fu una delle parrocchie di Rivello di rito greco e il 28 agosto 1372 fu associata alla parrocchia di San Nicola da Monsignor Nicolao, Vescovo di Policastro.
Nell’abside sono affrescati “L’Ascensione e gli Apostoli” attribuibili a Giovanni Palumbo; in particolare la figura di San Giovanni sembrerebbe affrescata da Antonello Palumbo a cui è attribuibile anche il Cristo in gloria presente nella cappella dell’Annunziata.
A Rivello suggestivo paesino della Valle del Noce, è ubicato il più importante complesso monumentale religioso dedicato a Sant’Antonio da Padova, comprendente la Chiesa, il Convento, il Piano e il Giardino.
Il complesso monumentale nato a seguito dei movimenti basiliani dell’XI e XII secolo, poi abitato dai benedettini e dedicato a Santa Rosalia , nella sua struttura definitiva si sviluppa nel XVI secolo , nel periodo francescano che la struttura subì una sostanziale modifica.
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, detta anche di Sant’Antonio, è annessa al Convento dei Padri Minori Osservanti, che dopo vari passaggi e cambiamenti d’uso è diventato la sede del Comune di Castelluccio Inferiore. La chiesa è sorta originariamente come cappella del Convento, che fu fondato nel 1573, per volontà dell’eletto dell’ “universitas” (l’allora Comune) – Annibale Arcieri, e di tutto il popolo, e fu posto sotto l’Ordine dei Minimi, di San Francesco di Paola.
DELEGAZIONE FAI DELLA COSTA JONICA
Capo Delegazione Franca Digiorgio
Rotondella
Per le GFP2022 la Delegazione Jonica ha inteso delineare una proposta che rimarcasse il tema dei “Borghi”, quest’anno il FAI, per l’XI edizione del Censimento “I luoghi del Cuore” ha scelto “I Borghi e i loro luoghi”, per offrire un contributo alla valorizzazione di quella parte dell’Italia interna – letteralmente “il cuore dell’Italia”, dedicandovi una classifica speciale. Tutti i siti prescelti hanno come caratteristica comune la predominante incidenza del contesto nella determinazione della loro identità e coscienza di luoghi, definendosi così la loro connotazione storico-culturale ed architettonica.
Sono 6 i Comuni coinvolti, 13 le aperture proposte, alcune sono trekking urbani in alcuni dei borghi più suggestivi del Metapontino, prevedendo ulteriori tappe interne ai percorsi guidati, per cui tra storie e leggende saranno presentati circa 30 siti.
APERTURE:
LA CHIESA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA O DEL CONVENTO ABERNALDA
LA CHIESA DI SAN BERNARDINO DA SIENA BERNALDA
IL CASTELLO DI BERNALDA BERNALDA
TREKKING URBANO: il Centro Storico tra storia e leggendeBERNALDA
IL TEMPIO DI HERA, GIÀ “CATTEDRA” DI PITAGORA, IN MEGALE ELLAS BERNALDA
PARCO ARCHEOLOGICO DELL’AREA URBANA DI METAPONTO BERNALDA
ILRIONE TERRAVECCHIA E DIRUPO PISTICCI
LA CHIESA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE PISTICCI
I LUOGHI DI HERACLEA POLICORO
IL PALAZZO BARONALE POLICORO
LE TERME ROMANE DI CIGLIO DEI VAGNI NOVA SIRI
IL BORGO DI ROTONDELLA ROTONDELLA
VALSINNI: IL BORGO DI ISABELLA MORRA VALSINNI
DELEGAZIONE FAI DI TRICARICO E DELLA LUCANIA INTERNA
Capo Delegazione Sabrina Lauria
Pietrapertosa
La Delegazione di Tricarico e della Lucania interna per le Giornate FAI di Autunno 2022 propone una ampia scelta di aperture, aventi come filo conduttore il Borgo e le sue peculiarità, storiche artistiche, naturalistiche, di tradizione.
Su questa traccia ideale, ogni Borgo promuove una proposta di visita originale, in un contesto paesaggistico sempre diverso che va dai calanchi, ai boschi di Gallipoli Cognato, dalle Dolomiti Lucane al fiume Basento:
ACCETTURA. Al centro della visita il quartiere Scarrone, dove è stato realizzato un murale che racconta dell’antica tradizione del “Maggio”, ma non solo! Si parlerà di arte entrando in due antiche chiese, la Cappella dell’Annunziata con la particolarissima statua della Madonna a modo di matrioska e la Chiesa di S. Antonio. Curiosissimo il vicolo più stretto d’Italia. Un borgo immerso nei boschi del Parco Regionale di Gallipoli Cognato
CAMPOMAGGIORE. Una passeggiata storico naturalistica lungo il fiume Basento, per ascoltare antiche leggende, ammirare il volo del nibbio e la ricchissima vegetazione ,accompagnati dallo scorrere dell’acqua ci troviamo ai piedi di Campomaggiore vecchio sotto l’antica struttura medievale del Ponte della vecchia.
GORGOGLIONE. Itinerario slow walking narrativo tra le rovine in pietra dell’antico centro storico di Gorgoglione. Le storie dei confinati politici esiliati nel Comune di Gorgoglione attraverso un incredibile itinerario tra il patrimonio naturalistico composto da rovine di case in pietra di “via piedi la terra”, grotte naturalistiche come quella dei “briganti” fino ad arrivare all’antica strada che conduceva i pellegrini alla chiesetta della Madonna del Pergamo.
PIETRAPERTOSA Un’originale visita attraverso le installazioni di arte contemporanea che faranno da filo conduttore per la rilettura del borgo e del contesto paesaggistico nel cuore delle Dolomiti lucane. Manufatti in pietra, in legno e in metallo, punto di arrivo HORUS, opera contemporanea che intende sottolineare la “felice possibilità di intesa tra arte contemporanea e territorio, tra arte e abitanti.” (Mauro Magni).
SAN CHIRICO NUOVO. Un artista locale scomparso tragicamente nel 1963 permette di raccontare attraverso le immagini la storia di questo luogo, un itinerario tra i vicoli del centro storico accompagnati da immagini e poesia.
STIGLIANO. Una particolarissima mostra “UN AMOREVOLE ESERCIZIO” di Nicola Santamorena (1925-2018): uno scultore per vocazione, curata da Dino Ferruzzi, in collaborazione con Salvatore Santamorena, figlio dell’artista stiglianese di opere lignee, offre lo spunto per sottolineare la peculiarità del luogo la storia e le attività artigianali che da sempre lo hanno caratterizzato.
TOLVE. In collaborazione con l’Archeoclub di Tolve, sarà possibile visitare il centro storico con partenza dal complesso conventuale della Santissima Annunziata, la cui Chiesa custodisce pregevoli tele del pittore lucano Pietro Antonio Ferro. Si arriverà alla chiesa di San Nicola, sede del santuario diocesano di San Rocco e meta di pellegrinaggio, anche dalle regioni limitrofe. Racconti di fede e antiche legende (la danza degli spettri) per i vicoli del centro storico.
TRICARICO. Un itinerario storico artistico tra i due monumenti simbolo del centro storico:
il Castello, la Torre normanna, con la sua imponente struttura, punto di osservazione che spazia dalle Dolomiti Lucane alla Puglia, il Convento delle Clarisse e l’antica Chiesa di Santa Chiara, con la cappella completamente affrescata da Pietro Antonio Ferro nel 1611;
Il Palazzo del Principe oggi Palazzo Ducale, un interessantissimo edificio, residenza dei Sanseverino, Sede espositiva della Direzione regionale Musei della Basilicata, conserva i reperti dei siti archeologici del territorio, un “piccolo gioiello” che rischia la chiusura.
Un itinerario storico naturalistico, lungo il sentiero che dal “Cupone” arriva alla Chiesa della Trinità. Lo sguardo spazia verso la Puglia mentre si percorre il tratturo che porta ai ruderi, godendo del panorama del centro storico di Tricarico e della collina di Serra del Cedro. Il sito è legato alla presenza dei Cavalieri di Malta e della Commenda di Grassano.
DELEGAZIONE VULTURE MELFESE ALTO BRADANO
Capo Delegazione Paola D’Antonio
Monticchio
Per le Giornate d’Autunno del 15 e 16 ottobre 2022, la Delegazione Vulture Melfese Alto Bradano ha deciso di proporre 4 aperture localizzate in diversi comuni, e che possano essere rappresentative della storia culturale e paesaggistica dell’importante territorio, luoghi di storie legate al grande Imperatore Federico II di Svevia, ma anche luoghi di movimenti storici e grandi politici del secolo scorso, quei politici e movimenti che avevano già individuato nel Meridione d’Italia il riscatto d’Europa.
Eccole di seguito brevemente descritte.
Museo diocesano, Melfi.
Il Palazzo vescovile sede del Museo Diocesano del XVIII secolo e la Cattedrale dell’XI secolo, costituiscono un unico complesso più volte rimaneggiato. Gli interventi più significativi sono stati effettuati dopo il terremoto del 1694. Il Museo è stato formalmente istituito nel 1978 ma rimase inattivo a causa del terremoto del 1980, nel 2000 si avvia il progetto di allestimento del Museo e la sistemazione dell’annesso giardino cinquecentesco. Nel luglio 2011 il Museo viene finalmente inaugurato.
Sant’Ilario, Atella.
Sant’Ilario, piccolo borgo sull’Appennino lucano, è conosciuto da pochi e solo da chi ama scoprire le bellezze nascoste della Basilicata. La sua origine si perde nella notte dei tempi ed il nome rimanda al Vescovo Sant’Ilario da Poitiers, il santo francese vescovo della Chiesa, vissuto nel ‘300 d.C., che sostò alcuni giorni nel luogo durante il suo viaggio in Terra Santa.
Il borgo ha la configurazione di un castrum e rivela una sua singolarità nella stratificazione storica dell’Ordine dei Templari, schiacciati da Federico II, che confiscò i loro beni e li distrusse nel timore che la permanenza dell’ordine impegnato nella produzione della farina costituisse nocumentum ai suoi privilegi reali.
Il Museo Naturalistico del Vulture, Monticchio.
La bianca struttura dell’Abbazia di San Michele si erge addossata ad un’alta pendice di rocce vulcaniche, immersa in una rigogliosa vegetazione, in una suggestiva coreografia. L’Abbazia si specchia nelle acque del Lago Piccolo, uno dei due laghi, formatisi dopo l’ultima eruzione di 125 mila anni fa, nella caldera di un vulcano spento, in un habitat in cui convivono l’acero cappadocicum, specie orientale importata dai monaci, la farfalla alpina parnassiusmnemosyne, l’alburnusvulturius, alborella autoctona e la Bramea, una falena notturna, scoperta nel 1963 da un entomologo altoatesino Fred Hartig. Lontana parente delle farfalle asiatiche, è un fossile vivente arrivato fino a noi dalla preistoria, sopravvissuto grazie all’ambiente unico sul Vulture. Il Museo di Storia Naturale del Vulture, ospitato nell’Abbazia di San Michele, della quale occupa i primi due livelli e parte del terzo, racconta la storia geologica e naturalistica del pianeta e del vulcano, ponendo in luce le varie tappe dall’Homo Erectus fino ai giorni nostri e riserva una sezione alla Bramea, farfalla protetta come la riserva di Grotticelle istituita nel 1971.
Palazzo Giustino Fortunato, Rionero in Vulture.
La dimora storica della famiglia Fortunato, oggi di proprietà dell’Amministrazione Comunale, è l’humus culturale della città di Rionero in Vulture. Dall’epigrafe posta nell’androne dallo stesso Fortunato si evince che capostipite della famiglia Fortunato fu Carmelio, venuto da Giffoni e la casa fu poi ampliata dal figlio Pasquale, abbellita dal nipote Anselmo. Lo storico Palazzo ospitò, nel corso degli anni, nelle sue ampie e comode sale, tanti illustri uomini di cultura, politici e artisti. Il re Giuseppe Bonaparte vi sostò il mattino dell’11 aprile 1807, cavalcando da Venosa a Valva (in provincia di Salerno); il re Ferdinando II di Borbone albergò la sera del 5 ottobre 1846, viaggiando da Potenza a Melfi. Furono ospiti il Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli, il Ministro Emanuele Gianturco, Benedetto Croce, Gaetano Salvemini, lo storico tedesco Teodoro Mommsen, Padre Giovanni Semeria, Don Giovanni Minozzi, etc. e nel 2009 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
CASA NOHA – Bene del FAI
Recinto Cavone, 9 – Matera
I SASSI INVISIBILI
A due passi dal Duomo, sulla Civita di Matera, Casa Noha si propone al visitatore come “porta d’ingresso” alla città, ripercorrendone la storia grazie a un innovativo progetto di comunicazione.Con la sua struttura in tufo, i soffitti a volta, i delicati intagli e le cornici, l’edificio rappresenta un esempio di architettura privata dei Sassi, costruita dalla famiglia nobile De Noha alla fine del 1400.
Per volontà degli eredi, innamorati della loro terra e desiderosi di condividerne la storia e la bellezza con tutta la collettività, la Casa è stata donata al FAI nel 2004. In sintonia con questa giusta aspirazione, la Fondazione ha realizzato un accurato restauro conservativo e ha progettato un inedito e avvincente viaggio multimediale che narra il territorio da diverse prospettive: dall’architettura alla storia dell’arte, dall’archeologia alla storia del cinema.
Un inedito e coinvolgente video – “I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera” – ideato da Giovanni Carrada con il coordinamento scientifico di Rosalba Demetrioe proiettato sulle pareti delle stanze, che offre al visitatore una ricostruzione completa della storia della città dalle origini a oggi.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
In occasione delle Giornate Fai d’Autunno sarà aperta al pubblico la corte del Palazzo Noha, una caratteristica raramente riscontrabile nei palazzi di città, che conferisce all’edificio una severità medievale. La corte è solitamente chiusa perché appartenete alla famiglia De Angelis.
Dopo la visione del filmato “I Sassi Invisibili” il pubblico avrà la possibilità di accedere alla corte dove sarà possibile gustare ed acquistare i prodotti dei Beni naturalistici del FAI, le marmellate di agrumi del Giardino della Kolymbethra (Sicilia), il Miele di castagno del Castello di Masino (Piemonte), Olio della Baia di Ieranto (Campania) e il sale delle Saline Conti-Vecchi aromatizzato con le essenze della Sardegna.
Si ringrazia per la disponibilità la fam. De Angelis.
Orari di apertura
Sabato e Domenica dalle 10 alle 19 – Visite ogni 40 min. ultima alle ore 18.05.
Prenotazione consigliata
INGRESSO A CONTRIBUTO MINIMO SUGGERITO 3€
La visita sarà a cura degliApprendisti Ciceroni del IIS E. Duni – C. Levi, Liceo Artistico classi 4A, 4B, 4C, 5C.
La fotogallery della presentazione delle Giornate Fai autunno in Basilicata e la sigla degli accordi tra Museo Nazionale di Matera e Fai Basilicata