Grande successo per l’iniziativa legata al Fai (Fondo Ambiente Italiano) che nel week end di sabato 23 e domenica 24 marzo, per la prima volta, ha visto Salandra aprire i suoi tesori alle comunità e a tutti coloro i quali si sono avvicendati nelle visite guidate.
Grazie al gruppo di volontari del Fai di Salandra, coordinato da Nicola Terranova, tra cui l’archeologa salandrese Lisanti Maria Antonietta profonda conoscitrice del patrimonio storico architettonico di Salandra, ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Ten. Rocco Davia”, i quali per due giorni hanno vestito i panni di “Apprendisti Ciceroni” adottando il complesso monumentale del Convento dei Padri Francescani Riformati (oggi sede del Comune) e dell’annessa Chiesa di sant’Antonio da Padova, facendo rivivere la storia della famiglia dei Revertera (di origine spagnola) che si intreccia con la storia di Salandra a partire dal 1544, quando Francesco Revertera fu nominato barone di Salandra, dopo aver acquistato il feudo dalla famiglia Caracciolo per 14.500 ducati.
Gli studenti, guidati dalle loro insegnanti, le Professoresse Filomena Tosti, Lucrezia Castellano e Rosangela Zizzamia e con la preziosa collaborazione delle volontarie Lucia Pace, Donatella Lisanti e Feliciana Pace, hanno vissuto un’esperienza di cittadinanza attiva: un’occasione di apprendimento che si è sviluppata in classe e sul territorio, con momenti di ricerca dentro e fuori la scuola.
Le finalità del progetto sono state, dunque, quelle di sensibilizzare i giovani alla “presa in carico del patrimonio culturale, storico, architettonico e artistico salandrese, ampliare la consapevolezza che conoscere e tutelare il proprio patrimonio, quale bene comune immateriale, è importante tanto quanto prendersi cura della propria casa.
L’iniziativa del Fai, della delegazione salandrese, e la collaborazione proficua con la comunità educante evidenzia quanto sia importante la presenza di una cittadinanza attiva che si prende cura con entusiasmo e dedizione dei beni comuni, dando corpo a quel capitale sociale che è portatore di legalità, inclusione sociale, conoscenza, diritti e anche doveri.
Da questa prima iniziativa FAI a Salandra, dall’entusiasmo mostrato dai ragazzi e dalla massiccia affluenza di visitatori emerge forte quanto il patrimonio culturale ricco e integro e la vivacità sociale della comunità sono requisiti minimi che rendono Salandra luogo accogliente, accessibile, ospitale, sano e sicuro dove ogni abitante può essere protagonista attivo, responsabile e orgoglioso di contribuire al rispetto e all’incremento della bellezza ereditata.
Mar 26