Si è conclusa il 14 ottobre la mostra “Dimore del Mito” di Girolamo Ciulla, a cura di Beatrice Buscaroli, allestita nel Complesso rupestre “Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci”, nell’ambito della XXXI edizione delle Grandi Mostre nei Sassi, storica rassegna di scultura contemporanea, organizzata dal Circolo La Scaletta. Lo rende noto il Circolo La Scaletta. “L’esposizione dell’artista nisseno, inaugurata lo scorso 29 giugno – è spiegato in un comunicato – ha ottenuto un importante riscontro di critica e di pubblico, facendo registrare 40.000 presenze, con un incremento di visitatori stranieri, che ormai rappresentano il 48 per cento, provenienti, in prevalenza, da Regno Unito, Francia, Olanda e USA”. “Un successo che si rinnova per il Circolo La Scaletta – ha commentato il presidente Francesco Vizziello – anche quest’anno la mostra ha ottenuto un’ampia risonanza e numerosi consensi da personalità del mondo dell’arte e della cultura, grazie al prezioso supporto dei soci, dei collaboratori e sostenitori che mi hanno affiancato in questa avventura, tra cui la Galleria Forni di Bologna. Un ruolo importante ha svolto il catalogo pubblicato da Silvana Editoriale e Edizioni Magister, per la prima volta in edizione bilingue, che continuerà a dare all’evento quella proiezione internazionale che la città di Matera merita. Già da alcuni mesi siamo a lavoro per il 2019 – ha annunciato Vizziello -un anno straordinario per la Città, che celebreremo con un’edizione speciale delle Grandi Mostre nei Sassi, dedicata a un grande artista famoso in tutto il mondo”. “Ho immediatamente sentito un profondo legame con Matera – ha rivelato Ciulla – un posto dove mi piacerebbe vivere per scolpire, nella pietra del luogo, le figure che popolano la mia mente. Il simbolo di questo legame – ha aggiunto lo scultore – è rappresentato dalla pietra miliare in travertino, che riporta la distanza tra Caltanissetta, la mia città natale, e Matera. Un’opera dedicata alla Capitale europea della cultura 2019 che ho deciso di donare al Circolo La Scaletta”. “Un risultato straordinario – ha sottolineato Beatrice Buscaroli, curatrice della mostra – sembra davvero che un artista del sud, nel senso di Mediterraneo, Magna Grecia, nel senso della cultura di cui siamo figli orgogliosi, sia tornato a casa, e quindi debitamente festeggiato e acclamato”.
Ott 18