I finalisti di Mediterranean Contemporary Art Prize al Castello di Monteserico. Dal 16 al 26 settembre, Common ground, la mostra dei finalisti della seconda edizione del premio indetto da Porta Cœli Foundation. Di seguito la nota integrale.
Si inaugura il 16 settembre alle ore 17.30 presso il Castello di Monteserico in Genzano di Lucania, Common ground, la mostra che raccoglie le opere finaliste del Mediterranean Contemporary Art Prize 2021 indetto da Porta Cœli Foundation: oltre 50 artisti da 11 paesi del mondo articolati in quattro sezioni di concorso si daranno convegno, come da statuto del premio, in un luogo d’eccellenza della parabola federiciana in Basilicata. La mostra termina il 26 settembre con la cerimonia di premiazione, ed è organizzata con il patrocinio di Comune di Genzano di Lucania, Comune di Vicchio e Università Popolare degli Studi di Milano, in collaborazione con Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Basilicata, Nei Restauro e Costruzioni e Pro loco di Genzano di Lucania.
Il premio, ideato e organizzato da Porta Cœli Foundation e curato da Donato Faruolo, giunge quest’anno a una seconda edizione che ha dovuto affrontare complessità e incertezze notevoli determinate dalla congiuntura pandemica ed economica: una seconda edizione ritenuta però fondamentale per la tenuta e il consolidamento del format. Sarà inoltre l’ottava mostra inaugurata in frangente pandemico dalla Fondazione, a testimonianza di quanto appaia urgente un presidio del territorio e delle sue esigenze culturali, a maggior ragione in momenti di compressione della vita civile e spirituale. Il premio, al di là delle ragioni puramente competitive che mettono in palio 5000 euro di premi in denaro a sostegno delle attività degli artisti, è infatti un dispositivo di incontro e confronto tra opere e pubblici, che apre reali opportunità di scambio e connessione e che per la Fondazione si rivela eccezionale strumento per entrare a conoscenza, tra gli altri aspetti, del lavoro di artisti lucani che non hanno mai avuto opportunità o avvertito necessità di interloquire col territorio di provenienza. Dichiara il presidente di Porta Cœli Foundation: «proponiamo le migliori possibili condizioni affinché il territorio lucano, con le sue prerogative, possa consolidare la vocazione, mai davvero esperita, di Common ground, ossia di luogo di commistioni culturali capaci di generare processi di evoluzione identitaria e di ricerca artistica su scala internazionale».
Fanno parte della giuria internazionale che assegnerà i premi il Soprintendente architetto Francesco Canestrini, l’artista Dario Carmentano, il Maestro e Direttore d’orchestra Pasquale Menchise, l’artista e docente iraniana Noushin Bodaghi e il Presidente di Porta Cœli Foundation Aniello Ertico. Gli artisti in mostra provengono da Italia, Germania, Austria, Regno Unito, Grecia, Cina, Taiwan, Iran, Argentina, Stati Uniti, Libano.
La prima edizione del premio si è svolta nel 2019 presso il Castello di Lagopesole: un’esperienza che ha richiamato attenzioni oltre le aspettative e che ha coinvolto in un prototipo di comunità artistica temporanea artisti e visitatori provenienti letteralmente da ogni angolo del pianeta, in un luogo di eccezione riportato a nuova meritata centralità. Il Castello di Monteserico acuisce e moltiplica quel senso di vibrante magnetismo dato dalla sproporzione tra centralità in determinanti vicende storiche e marginalità nella vita economica e negli immaginari contemporanei: un potenziale eccezionale in modo particolare per l’arte, che sempre più si nutre del dialogo con le energie specifiche dei luoghi, fuori dal principio dell’asettica scatola bianca. Oggi immerso in un paesaggio di sorprendente solitudine e bellezza, il castello, in cerca di una vocazione, si trova infatti su uno dei primi terreni di scontro e incontro tra normanni e bizantini, in un punto di snodo tra Nord ed Est Europa che ha cambiato i destini dell’umanità.
Nei dieci giorni del premio si riporterà quindi il castello all’attenzione della comunità e del territorio, anche grazie all’apporto di visite mirate sul territorio per gli artisti partecipanti ed eventi aperti al pubblico. In particolare, sabato 18 con il concerto/performance di Inga Liljeström (Australia/Finlandia) e Marwan Nahlé (Libano/Stati Uniti), e sabato 25 settembre con due importanti performance di danza contemporanea dal programma di Città delle 100 Scale festival: Marco Di Nardo / Frantics Dance Company&Moloty e Ares D’Angelo / Martina Martinez Barjacoba.
Gli artisti finalisti in mostra.
Per la categoria pittura: Alieh Abedini, Maryam Andaz, Akram Baghi, Åse Birkhaug, Rochu Chiu, Bruno Di Lecce, Shaghik Edvartezarian, Samantha Inman, Pedram Javani, Lila KB, Kevin Kuenster, Roberta Marconi, Faezeh Mohammadi, Marwan Nahlé, Carmine Palladino, Sabina Romanin, Giuseppe Rossini, Zahra Zolfaghari Sinjani, Nahid Kaka Tafti, Faeze Talashan, Hamid Zare.
Per la categoria scultura e istallazione: Marco Fiume, Giulietta Gheller, Niko Kapa, Donato Linzalata, Nisio Lopergolo, Francesco Mestria, Claudia Olendrowicz, Carmine Palladino, Nemanja Popadic, Beatrice Summa, Daniele Venturi, Cristiana Vitartali, Federica Zianni, Sara Zunino.
Per la categoria fotografia e video arte: Giulietta Gheller, Jun-Yuan Hong, Davide Iotti, James Johnson-Perkins, Salvatore Laurenzana, Massimo Lovisco, Selina Mayer, Roger Moukarzel, Mariano Silletti, Giuseppe Sinatra, Sara Valle.
Per la categoria grafica e illustrazione: Bernardo Bruno, Karmil Cardone, Giulia Huober, Ilaria Moscardi, Vincenzo Suscetta, Ling-Li Wang.