Sono stati annunciati in mattinata a Milano i risultati dell’ottava edizione del censimento I Luoghi del Cuore. La notizia è stata comunicata ai giornalisti con una conferenza stampa nazionale.
Anche quest’anno il successo del censimento è stato sorprendente:
ancora una volta è stata superata la soglia del milione e mezzo di voti, un risultato straordinario, un vero movimento di popolo.
A raggiungere questo importante traguardo hanno contribuito oltre 300 Comitati attivi su tutto il territorio nazionale, supportati da Delegazioni, Gruppi FAI e Gruppi Giovani.
Come per ogni edizione del censimento, la partecipazione della Rete Territoriale del FAI è stata preziosa e strategica:
un lavoro di squadra che ha portato alla nascita o al consolidamento di sinergie virtuose sul territorio e alla riscoperta dei luoghi amati dai cittadini.
Importanti i risultati del censimento anche in Basilicata.
La Chiesa di Santa Maria della Valle è stato il luogo del cuore più votato in Basilicata con quasi 18.000 voti ed è il tredicesimo classificato a livello nazionale.
La Chiesa, per la sua peculiarità e il valore storico-artistico, è stata presentata in conferenza stampa con altri luoghi del cuore simbolici votati in questa edizione del censimento.
Il ringraziamento del FAI va alla intera città e a tutti coloro che hanno contribuito a conseguire questo risultato.
Risultati finali dell’ottava edizione de “I Luoghi del Cuore” in Basilicata, il commento di Rosalba Demetrio, Vice Presidente FAI Basilicata e Capo Delegazione FAI Matera.
Quando più di un milione e mezzo di Italiani spende un frammento di tempo per votare un luogo della memoria, che rappresenta la propria identità, significa che gran parte del nostro Paese ama la propria terra ed è pronta a difenderla dalle calamità naturali, dalla miopia degli uomini, dal silenzio a cui spesso porta l’oblio.
Il censimento nazionale “I luoghi del Cuore”, promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo e giunto all’ottava edizione nel 2016, da metà maggio a fine novembre ha messo in moto ancora una volta un esercito di volontari innamorati della bellezza, che hanno sostenuto i propri beni e reso note le storie che li raccontano.
Naturalmente una firma, mille firme o 18.000 non bastano a salvare un luogo, a sottrarlo al degrado e al silenzio. Il FAI punta i riflettori e mette in luce moltissimi luoghi dimenticati, che vanno restituiti alla gente e alla vita, grazie ad una consapevole sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni e soprattutto grazie a un intervento concreto teso alla valorizzazione del bene.
Matera, sostenendo la Chiesa di Santa Maria della Valle (Vaglia), che ha ottenuto 17.992 voti e la tredicesima posizione nella classifica nazionale, attraverso la voce del FAI ha riaffermato l’esistenza di un luogo straordinariamente significativo nella storia della città, un luogo che dimora immobile nel silenzio della periferia urbana, da tempo escluso alla fruizione collettiva, voce del passato che avrebbe ancora tanto da raccontare se declinato in chiave contemporanea. Una storia tutta da scrivere, non semplice.
Con la Delegazione FAI di Matera, che rappresento, ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito con un piccolo gesto a dare un segnale forte per la chiesa rupestre della Vaglia. A marzo un bando del FAI ci chiederà di intervenire ancora, questa volta con un progetto concreto, da immaginare e da condividere.
Nella classifica regionale Santa Maria della Valle occupa il primo posto, ma vorrei ricordare anche i 3.032 voti al Monumento funebre per Rocco Scotellaro a Tricarico, sede di un Gruppo FAI afferente alla Delegazione di Matera e il Castello Ruggero a Lauria in provincia di Potenza con 2.105 voti. Tanti altri luoghi sono stati votati in Basilicata, come si può leggere nel sito ufficiale del FAI, segno di una sensibilità crescente verso il patrimonio storico della regione e di una nuova consapevolezza culturale.
Rosalba Demetrio, Capo Delegazione Fai Matera
I Luoghi del Cuore del FAI, il bilancio dell’iniziativa
Ogni luogo racconta una storia, ma non per tutti è la stessa: ciascuno di noi aggiunge un sentimento, un ricordo, un’emozione che rende quel luogo unico e prezioso, fino a farlo diventare per sempre una parte di sé. Un luogo indimenticabile, ma che la memoria da sola non può difendere. Il censimento“I Luoghi del Cuore” promosso dalFAIin collaborazione con Intesa Sanpaoloè un’occasione unica per “restituire” con un gesto concreto tutto l’amore che questo luogo ci dà. E anche quest’anno, per l’ottava edizione, l’adesione degli italiani è stata eccezionale:più di un milione e mezzo di voti.
Dietro all’impressionante mobilitazione che ha coinvolto1.573.032 cittadini e agli oltre 33.000 luoghi oggetto di segnalazione da parte di singole persone, che hanno partecipato spontaneamente all’iniziativa, o che hanno fatto parte dei319 comitati che si sono attivati in occasione del censimento raccogliendo le firme,ci sono tante storie.Quella dell’apicoltore che ha raccolto i voti dei clienti in un mercato rionale di Milano.Quella di unbardi Assisi diventato un improvvisato quanto efficace comitato. Quella di un visitatore che durante una tappa della FAImarathon a Romaha chiesto alla volontaria FAI di firmare per il luogo di cui era promotore.
Sono solo alcuni deimodi in cui si è manifestata la passione che alimenta il censimento: una passione che può trasformarsi in un intervento concreto. Perché riuscire a entrare nella lista dei più votati“luoghi del cuore”, dopo quindici anni di vita del progetto, è ormai un riconoscimento ambitissimo, visto che permette di far ascoltare ad amministratori e media la voce di chi vuoleveder protetta, recuperata e valorizzata l’Italia più bella – quella custodita nella memoria, in una pagina di diario, in un album di fotografie o nel racconto di una bella avventura – e a cuiè legata la propria identità. Segnalazioni che sono lo specchio di un Paese caratterizzato da un patrimonio tanto ricco quanto diversificato e troppo spesso in pericolo.
Al primo posto con 50.141 voti, lo straordinario Castello di Sammezzano a Reggello (FI), capolavoro di arte eclettica, circondato da un parco di 190 ettari, già tenuta di caccia in epoca medicea. La sua veste attuale risale alla seconda metà dell’Ottocento e si deve al marchese Ferdinando PanciatichiXimenes che riprogettò il castello in stile orientalista, rendendolo un edificio senza pari in Italia, rievocando capolavori dell’arte moresca come l’Alhambra e il TajMahal. Di proprietà privata, dopo il tentativo di trasformarlo in resortdi lusso, il castello è chiuso al pubblico e in stato di abbandono e il comitato che ha raccolto i voti ne chiede da anni il recupero e auspica che possa diventare patrimonio di tutti. Al secondo posto con 47.319 voti l’imponente Complesso di Santa Croce a Bosco Marengo (AL), il convento voluto da papa Pio V nel 1566, anno della sua elezione a pontefice: tra gli artisti che hanno preso parte ai lavori, Giorgio Vasari di cui si conserva nella chiesa l’affresco del Giudizio Universale. Due chiostri e una splendida biblioteca a tre navate ricca di volumi rari caratterizzano il convento che nel 1860 venne chiuso e riconvertito in riformatorio minorile fino al 1989. I votanti segnalano che il bene necessita di lavori di recupero e di un piano di valorizzazione che lo faccia conoscere. Al terzo posto con 36.789 voti le Grotte del Caglieron a Fregona (TV), costituite da un singolare insieme di antri che si sono formati nei secoli in seguito a processi di erosione e all’opera dell’uomo. Il complesso è nato da una profonda forra incisa dal torrente Caglieron su strati alternati di conglomerato calcareo: sulle pareti della forra si aprono delle grandi cavità artificiali, ottenute con l’estrazione dell’arenaria, la tipica “pietra dolza” (pietra tenera) che forniva il materiale per la costruzione di stipiti e architravi. La raccolta voti, in collaborazione con il Comune, punta a far conoscere e valorizzare il luogo. Segue al quarto posto con 31.223 voti l’Area archeologica di Capo Colonna a Crotone, tra le aree sacre più note dell’intero bacino del Mediterraneo, incentrato attorno al Santuario di Hera Lacinia del V secolo a.C. di cui oggi rimane una sola colonna. Il comitato attivo per la raccolta fondi denuncia la trascuratezza dei percorsi espositivi, l’inaccessibilità di alcune zone e i rischi a cui è sottoposto il contesto. Al quinto posto con 31.069 voti la Ditta Guenzati, fondata nel 1768, il “negozio più antico di Milano specializzato in accessori per abbigliamento e tessuti anglosassoni”. La mobilitazione spontanea nasce a causa dello sfratto che costringerà il negozio a cambiare sede: i cittadini chiedono che questo pezzo di storia milanese possa continuare a vivere nel palazzo di via Cordusio.
È bello constatare come si siano riattivati comitati che avevano già partecipato nelle edizioni precedenti, per gli stessi luoghi – dal Forte San Felice di Chioggia (VE), alla Chiesa di San Michele Arcangelo a Pegazzano (SP), al Ponte romano sull’Ofanto a Canosa di Puglia(BT)- o che lo hanno fatto per altri luoghi del cuore, come per la Cripta del Padre Eterno di Otranto (LE), il cui comitato si è mobilitato dopo aver constatato che i voti raccolti per l’Abbazia di San Nicola di Casole nel 2014 avevano portato all’apposizione del vincolo da parte della Soprintendenza.
Oltre a castelli, aree archeologiche e naturali, conventi, negozi storici sono varie le categorie più segnalate: chiese, giardini, palazzi, testimonianze di archeologia industriale. Tuttavia, si può individuare un filo rosso che quest’anno lega i luoghi votati: l’acqua. E lo fa in tutte le sue declinazioni. L’ambientefluviale del Masso delle Fanciulle a Pomarance (PI)è minacciato da un progetto geotermico di captazione delle acque, su un corso già moltissimo sfruttato dal punto di vista energetico. Le Cateratte Ximeniane di Vicopisano (PI)create nel 1757 raccontano una preziosa testimonianza di ingegneria idraulica storica.Un’opera eccezionale, come l’emissario di Claudio-Torlonia in Abruzzo, realizzato nel I secolo d.C. sotto l’imperatore Claudio per regimentare il livello del lago Fucino e completato nell’Ottocento dal principe Alessandro Torlonia. Ancora acqua e luoghi in parte invisibili con il Naviglio della Martesana(MI)a tratti interrato e la Grotta sudatoria di Acquasanta Terme (AP), con la sua piscina naturale oggi molto degradata e chiusa al pubblico, ma che proprio grazie alla mobilitazione per ilcensimento potrebbe rinascere.E luoghi che vivono del rapporto con il mare, dalla Tonnara di San Vito Lo Capo (TP) all’Area archeologica di Capo Colonna a Crotone, dal Santuario internazionale dei cetacei Pelagostra Sardegna, Toscana, Liguria al Semaforo di Capofigari in Sardegna, legato ai primi esperimenti radio di Marconi.
Lombardia, Puglia, Veneto e Toscana sono state le regioni più sensibili al censimento; i votanti – di età media intorno ai 47 anni – sono stati al 61% donne al 39%uomini; la tipologia dei luoghi più votati è quella delle chiese/santuari/cappelle, seguite da aree archeologiche e aree naturali.
La filiale di Intesa Sanpaolo che ha raccolto più segnalazioni è quella di San Donaci (BR) che ha collaborato con il comitato attivo per il Tempietto di San Miserino a cui sarà destinato un contributo di 5.000 euro da legare a un progetto di tutela o valorizzazione.
Certamente la concretezza del progetto attestata dai 68 interventi varati in dodici anni in 15 regioni italiane contribuisce ad attrarre le energie di tanti cittadini (vedi scheda allegata con aggiornamento). Nei prossimi mesi si aprirà una nuova, importante fase di lavoro: i primi tre classificati, in qualità di vincitori del censimento,se ne avranno i requisiti,riceveranno un contributo a fronte della presentazione di un progetto da concordare. Inoltre i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 1.500 voti potranno candidare al FAI, attraversoil bando che verrà lanciato a marzo 2017, una richiesta di intervento, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che garantisca un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni precedenti, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori in collaborazione con il MiBACT.
Il FAI si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni su tutto il territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché tengano in considerazione i luoghi che “muovono” il cuore dei cittadini, sensibilizzando in particolare i Sindaci di tutti i 6.003 Comuni coinvolti.
La partecipazione collettiva al bene comune è un principio che il FAIcondivide pienamente con Intesa Sanpaolo, vicina alla Fondazione dal 2004, un interlocutore attento e sensibile che – attraverso le 4.100 filiali del Gruppo in tutto il Paese – dà un contributo capillare e decisivo all’affascinante progetto di restituire agli italiani alcuni dei luoghi votati.
Come sempre, migliaia di luoghi e di storie che si intrecciano. Una delle più particolari ce l’ha regalata Padre Renato, il frate cappuccino che due anni fa vinse il censimento con il “suo” Convento di Monterosso: a settembre, in pellegrinaggio a Gerusalemme, ha conosciuto per caso il capocomitato del Forte San Felice di Chioggia e, oltre ad aver spronato il vescovo a raccogliere voti, lo ha fatto lui stesso. Perché i Luoghi del Cuore, ci ha scritto, sono di ognuno e di tutti.
La dedica
L’ottava edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” è stata dedicata all’archeologo Khaled al-Asaad, direttore del sito siriano di Palmira, patrimonio dell’Unesco, ucciso dall’Isis per non aver rivelato il nascondiglio di alcuni reperti romani. Un uomo che si è speso per promuovere la conoscenza di un luogo fondamentale per la sua storia e per quella del suo popolo, fino a difenderlo a costo della vita. Un gesto di amore e di coraggio, che rappresenta nel modo più drammatico ed estremo i principi del censimento “I Luoghi del Cuore”: infatti ognuno di noi ha un luogo da difendere, da salvare, da far conoscere per proteggere, insieme con esso, la propria storia.
RISULTATI FINALI DELLA 8ª EDIZIONE DE “I LUOGHI DEL CUORE”
CLASSIFICA DEI LUOGHI PIU’ VOTATI IN BASILICATA*
*luoghi che hanno ottenuto almeno 1.500 voti
Posizione in classifica nazionale
VOTI
LUOGO DEL CUORE
13° 17.992 Chiesa di Santa Maria della Valle o della Vaglia, Matera
102° 3.032 Monumento funebre a Rocco Scotellaro, Tricarico (MT)
140° 2.105 Castello Ruggero, Lauria (PZ)
Tra i luoghi più votati a Matera e provincia
Con 17.992 voti, la Chiesa di Santa Maria della Valle o della Vaglia a Matera è una fra le più significative del Parco archeologico storico-naturale delle chiese rupestri del Materano, che si estende sull’altopiano della Murgia, per circa 80 km quadrati. Posta strategicamente lungo la via Appia in un punto di passaggio e di scambi commerciali, la chiesa, fra le più grandi del territorio, è scavata nel tufo a 3 km da Matera. La chiesa originale, cripta di quella attuale, risale al periodo longobardo, forse all’VIII secolo, mentre l’imponente edificio soprastante venne probabilmente scavato nel Duecento e ingrandito successivamente. L’elemento di maggior rilievo è la sua anomala facciata, che corrisponde al fianco esterno della navata destra. Ne fu autore probabilmente lo scultore Leorio da Taranto, il cui nome si leggeva sulla facciata insieme alla data 1283 ancora nell’Ottocento. L’edificio venne ampliato rispetto alla costruzione longobarda quando divenne la principale sede dei Benedettini a Matera, ma la sua elaborazione continuò anche in seguito: la Vaglia era una chiesa importante e non furono pochi a commissionare opere d’arte per arricchirla. La facciata cede il passo a un interno ampio e suggestivo, con due cappelle e tre navate, due delle quali terminano in un’abside. Lo spazio è scandito da possenti pilastri; l’essenzialità del tufo si stempera nelle molteplici pitture murali, appartenenti a epoche diverse, dal XIII XVII secolo. Ciononostante, dal Quattrocento la chiesa e la sua comunità subirono un progressivo declino, fino ad arrivare alla soppressione nel 1756. La chiesa, di proprietà privata, è stata oggetto di diversi restauri negli anni Duemila ma resta chiusa al pubblico e in stato di totale abbandonobenché abbia segnato la storia di Matera. Per questo è stata votata fin dal 2010 al censimento e la cittadinanza vorrebbe che fosse recuperata e restituita alla pubblica fruizione.
Con 3.032 voti, il Monumento funebre a Rocco Scotellaro a Tricarico (MT) fu realizzato nel 1957 dal noto studio d’architettura milanese BBPR – già autore di importanti progetti come la Torre Velasca e il restauro del Castello Sforzesco – su proposta di Carlo Levi e finanziato da Adriano Olivetti. Circondato da un basso muretto a secco, vuole rendere omaggio al grande intellettuale lucano richiamando in sé elementi tipici della sua poesia. Dietro alla lapide, infatti, si erge un piano verticale formato da blocchi di pietra sovrapposti, che vanno quasi a congiungersi verso l’alto per creare un finto arco che inquadra uno scorcio della Valle del Basento, molto presente nella poesia di Scotellaro. Sul paramento murario si trovano incisi i versi finali della sua poesia più nota,Sempre nuova è l’alba, definita da Carlo Levi “la Marsigliese contadina”. Rocco Scotellaro fu una presenza fondamentale per Tricarico, sua città natale, e in generale per la Lucania. Attivo in politica nel Partito Socialista, fu anche eletto sindaco di Tricarico e si impegnò soprattutto per migliorare le precarie condizioni dei contadini, soggetti privilegiati anche della sua attività letteraria. Un comitato locale che vuole promuovere e valorizzare la figura del poeta ne ha fatto votare il Monumento Funebre all’ottavo censimento dei Luoghi del Cuore.
Tra i luoghi più votati in provincia di Potenza
Con 20.105 voti, il Castello Ruggero a Lauria (PZ)
Sulla vetta di un monte roccioso che domina il vallone Caffaro, si ergono i resti delle torri, delle fondamenta e delle mura del Castello di Lauria, la cui fama è legata alla figura di Ruggero di Lauria, celebre ammiraglio navale al servizio degli aragonesi, distintosi nel corso del conflitto con gli angioini, in particolare durante i Vespri Siciliani (1282). Edificato in pietra locale, in posizione dominante e completamente inespugnabile, era una rocca che sorgeva a guardia e a minaccia della valle, a memoria della forza di Ruggeroe del fascino del suo antico casato. Oggi, lo stato precariodi conservazione e l’ampia vegetazione che lo ricopre rendono difficile ricostruirne l’aspetto originale, anche se si suppone che fosse di pianta ottagonale, a più piani, struttura che ricorda vagamente il noto Castel del Monte federiciano. Per salvaguardare ciò che resta del castello e procedere con i necessari interventi di consolidamento e recupero, i cittadini si sono attivati al censimento facendo votare il castello.
RISULTATI FINALI DELLA 8ª EDIZIONE DE “I LUOGHI DEL CUORE”
I NUMERI
1.573.032 voti
Chi ha votato?
Donne: 61%
Uomini: 39%
Età media: 47 anni
Luoghi votati
33.264
Comuni coinvolti
6.003 comuni
Classifica delle prime 10 categorie di luoghi
Chiesa/santuario/cappella
Area archeologica
Area naturale
Palazzo/dimora storica
Edificio civile
Abbazia/convento/monastero
Archeologia industriale
Museo
Castello/rocca
Edificio militare
Classifica regionale per numero di voti: le prime 10
Lombardia 189.671
Puglia 161.733
Veneto 160.072
Toscana 144.946
Sicilia 141.312
Piemonte 130.253
Lazio 105.552
Campania 85.008
Calabria 74.268
Sardegna 71.200
Intesa Sanpaolo: classifica delle filiali più attive
San Donaci (BR) – Intesa Sanpaolo (via Galileo Galilei, 11) voti raccolti per
Tempietto di San Miserino
Pescara – Intesa Sanpaolo (corso Vittorio Emanuele II, 68) voti raccolti per
Lago di Campotosto, Campotosto (AQ)
Caltanissetta (CL) – Intesa Sanpaolo (viale Trieste, 158) voti raccolti per
Palazzo Russo Caprini, Nicosia (EN)