L’artista materano Nicola Lisanti ha pubblicato “I sogni colorati” affidando all’amico e artista Pietro Paolo Tarasco l’apertura testuale, espressa con grande partecipazione e soprattutto con una certa emozione. Il libro racchiude “I sogni colorati” di Nicola Lisanti, una sessantina di pagine in cui è racchiusa la sua essenza cromatica eccellente.
“La pittura di Lisanti, che conosco da più di un trentennio – spiega Tarasco – mi ha sempre inebriato per i suoi colori brillanti, per le opere in cui si ha la visione che tutto sia in movimento e che vorresti fermare per poter meglio osservare l’opera”.
In effetti è così ma bisogna aggiungere che Lisanti è un artista dinamico, tempestivo, rapido e non è un artista statico che si lascia decantare. La sua duttilità è quella che si recepisce se fai scorrere in velocità il catalogo, ricco di opere dedicate ai Sassi di Matera, di dimensioni che variano dal 40×50 al 50×70, al 100×150, intitolate Emozioni in via Ridola, Fuga tardiva, Mia madre, Nel mio studio, Il barcone di Lampedusa, un acrilico denso di persone, uomini e donne e bambini con una espressione di speranza che l’artista dal cuore umano quale Lisanti trasmette attraverso il suo disegno al cuore degli altri.
Le tavole rappresentano un diario della quotidianità intrisa di sentimenti, emozioni e vibrazioni. Sfogliare la raccolta significa operare un compendio di tante situazioni che sono anche la memoria dell’artista che da il “tu” al colore interpretandone in maniera logica con le intensità variabili dal giallo al rosso, dal bianco al grigio, dal blu all’azzurro in schizzi non solo il dinamismo dell’uomo ma anche quella staticità quale “il riposo sulla spiaggia” o l’attesa nell’opera “aspettando San Lorenzo”.
Le tavole colorate dall’intensità dell’artista mi affascinano e mi tengono attratto in una contemplazione continua e osservarle mi richiamano quell’intensità visiva che avverto quando ammiro i Sassi dal’affaccio “Guerricchio” in piazza VittorioVeneto, dall’affaccio “Pascoli” in via Ridola, dall’affaccio di Sant’Agostino o dal muro della Cattedrale, dove è possibile osservare e ascoltare i rintocchi dell’orologio di Piazza Vittorio Veneto. Ecco quindi che le opere pittoriche di Lisanti diventano anche memoria e quindi vita e forte socialità e soprattutto grandi emozioni.
Voglio ringraziarlo per avermi menzionato, nelle note critiche del suo testo “I sogni colorati” insieme a Giovanni Caserta, Franco Palumbo, Pasquale Totaro Ziella, Rocco Zagaria, Antonio Pallottino, Pino Nicoletti, Antonio Giampietro ed altri. La raccolta è edita dalla Tipografia Antezza di Matera.
Carlo Abbatino