C’è anche l’artista materano Andrea Sansone, sì proprio l’autore di uno dei bozzetti che aveva partecipato al concorso per la realizzazione del Carro trionfale in cartapesta per l’edizione 2012 della Festa della Bruna, tra gli autori della mostra “Visioni impossibili – Botticelli, Leonardo e Raffaello: nuove tecnologie per vivere l’arte”, realizzata dalla Utet in collaborazione con Haltadefinizione e inaugurata sabato 3 marzo al Museo della scienza e della tecnologia di Milano.
Le opere non sono dei falsi ma semplicemente dei cloni, dei quadri riprodotti ad alta definizione attraverso moderne tecnologie che ne risaltano forma e colori. I visitatori potranno ammirare una serie di scatti ritoccati dalle sapienti mani artigiane di alcuni artisti italiani, pronti ad esaltare con l’aiuto della tecnologia alcuni capolavori dell’arte italiana.
La mostra offre anche una sezione video in cui è possibile scoprire le immagini dei quadri “clonati” per cogliere ulteriori particolari pittorici altrimenti invisibili all’occhio umano.
L’opera che probabilmente attirerà di più l’attenzione dei visitatori è “L’ultima cena di Leonardo da Vinci, riprodotta su un grande schermo collegato a un tablet che permette una visita guidata ai particolari dell’affresco del refettorio di Santa Maria delle Grazie. In mostra anche Primavera, Nascita di Venere e Madonna del Magnificat di Botticelli, Annunciazione, Battesimo di Cristo e Musico di Leonardo, Sposalizio della Vergine di Raffaello. La mostra resterà aperta sino al domenica 10 marzo 2012.
In esclusiva su SassiLive.it l’artista Andrea Sansone racconta l’esperienza che lo ha portato ad esporre tre delle opere che compongono la mostra “Visioni impossibili – Botticelli, Leonardo e Raffaello: nuove tecnologie per vivere l’arte”.
“Ho lavorato su tre opere, “La Primavera”, “La nascita di Venere” e “la Madonna del Magnificat di Botticelli”, utilizzando stampe ad altissima definiziione a grandezza naturale.
Il mio intervento comprendeva la “foderatura” su tavola o su tela (come da opera originale), la sistemazione tra le giunte (per le opere grandi anche stuccatura tra i fogli e ritocco col colore), il reintegro manuale delle dorature con foglia e polvere oro zecchino come è avvenuto le opere originali e la “resa materica” realizzata con un materiale da me ideato che riesce a riprodurre la sensazione di un dipinto fatto a mano e non più di una stampa. Il tutto rifinito con una verniciatura come accade sempre le opere originali. Si sono ottenuti dei ” cloni” di opere che non potrebbero mai uscire dal museo. La stessa Cristina Acidini, soprintendente della città di Firenze nonché espertissima di questi capolavori dell’arte italiana è rimasta letteralmente impressionata dal risultato ottenuto ed ha apprezzato moltissimo il mio lavoro di fronte ai dirigenti della UTET,che ha voluto anche incontrarmi. Naturalmente questo è solo l’inizio. Haltadefinizione è il top per le riprese di opere d’arte ed questa azienda mi ha chiamato per affidarmi la lavorazione delle loro stampe.”
A Milano la mostra “Visioni impossibili – Botticelli, Leonardo e Raffaello: nuove tecnologie per vivere l’arte” può contare anche sul lavoro di Andrea Sansone, che rifiuta l’appellativo di artista e preferisce definirsi un artigiano. Chi avrà modo di visitare questa mostra potrà apprezzare le sue eccellenti qualità professionali.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alle opere sulle quali ha lavorato Andrea Sansone (foto www.sassilive.it)