Battesimo ufficiale a Roma per la mostra “Basilicata. Tradizioni, Arte e Fede” promossa dalla Regione Basilicata, dall’APT e dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, con il coordinamento della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata.
Alla conferenza stampa sono intervenuti oltre alle autorità vaticane, il Direttore generale dell’APT Giampiero Perri, il Direttore Regionale Attilio Maurano e il Soprintendente Marta Ragozzino.
Importante il ruolo svolto dalla Soprintendenza che ha messo in campo, per questa mostra, risorse professionali altamente specializzate e selezionato un cospicuo e significativo numero di opere d’arte di grande pregio e importanza. Nel Braccio di Carlo Magno, il percorso espositivo, articolato su due piani, inizia al piano terra con il grande Carro trionfale in cartapesta dipinta della Festa devozionale dedicata a Maria Santissima della Bruna, patrona di Matera, fatto realizzare in occasione della grande Mostra a Torino per il 150° dell’Unità d’Italia.
Il visitatore entra nella mostra attraverso una straordinaria fotografia dei Sassi di Matera scattata da Giuseppe Maino della Soprintendenza e viene attratto da una sequenza di grandi immagini fotografiche dove sono leggibili i segni del territorio, che documentano particolari ‘punti di vista’ del paesaggio naturale, architettonico e archeologico della Basilicata.
Il percorso continua al piano superiore: all’ingresso sono state riprodotte citazioni poetiche [Sinisgalli, Scotellaro, Pierro, Trufelli], che evocano la Basilicata ed un grande mosaico realizzato con suggestivi particolari delle più belle sculture lignee fotografate da Luciano Pedicini.
Al primo piano è allestita la sezione più importante della mostra, intitolata I segni del sacro: la scultura lapidea – la scultura lignea – l’affresco, in cui sono esposte rilevanti opere d’arte del Rinascimento lucano, tutte realizzate nel XVI secolo.
La sezione è aperta dal gruppo lapideo dell’Annunciazione di Aurelio Persio, contestualizzato da immagini di riferimento relative al Presepe in pietra di Altobello Persio e Sannazaro Panza d’Alessano conservato nella Cattedrale di Matera ed al Presepe lapideo della cripta di Santa Maria Maggiore a Tursi, attribuito alla bottega di Altobello Persio, seguono sei splendide Madonne lignee cinquecentesche provenienti dal territorio lucano (Pisticci, San Mauro Forte, Stigliano, Laurenzana, Tito, Marsico Nuovo), e due pannelli di affresco, Adorazione e Visitazione, pertinenti il ciclo di affreschi eseguito da Giovanni Todisco nel 1545 nel chiostro di Santa Maria d’Orsoleo a Sant’Arcangelo, staccati per problemi di conservazione nel 1973, che presto verranno ricollocati.
Scendendo al piano inferiore l’esposizione continua con la sezione dedicata alle espressioni della devozione popolare con le immagini, i filmati e gli oggetti (tra cui tre Cente provenienti dalla chiesa della Candelora di Lagonegro), riferiti alle principali feste e ai più importanti riti della tradizione popolare in Basilicata.
Il percorso espositivo continua con le immagini degli affreschi della civiltà rupestre tratte da alcune chiese dell’altopiano murgico materano: la cripta del Peccato Originale, la Madonna delle Tre Porte (di cui si espongono anche i quattro frammenti di affreschi strappati all’inizio degli anni Sessanta) e le chiese rupestri dei Sassi di Matera, San Giovanni in Monterrone, Santa Lucia alle Malve e Santa Barbara, e infine alcune testimonianze rupestri del Vulture, Santa Margherita a Melfi e Sant’Antuono ad Oppido Lucano.
La mostra si chiude con un’ampia selezione di fotografie del paesaggio lucano con alcuni importanti monumenti e suggestivi centri storici.
Si ringraziano le Diocesi di Matera-Irsina, Tricarico, Acerenza per aver concesso in prestito le opere d’arte esposte che insieme alle splendide immagini del paesaggio culturale della nostra Regione danno vita ad una narrazione efficace, accattivante ed esaustiva del percorso nella storia artistica della Basilicata, focalizzandone le emergenze sacre collegate al tema del Presepe del maestro lucano Francesco Artese esposto in Piazza San Pietro in occasione del Natale 2012.
La mostra resterà aperta fino al 3 febbraio 2013 [info tel. 06.68193064 / fax 06.68131673 / e_mail info@artifexarte.it] con i seguenti orari: dalle ore 10.00 alle 18.30. Chiuso il Mercoledì pomeriggio dalle ore 14.00 , i Festivi e le Domeniche, ad eccezione di Domenica 30 dicembre].
Ingresso libero.
Sindaco di Matera Salvatore Adduce: In Vaticano una mostra sulla nostra identità
“E’ una grande e indimenticabile emozione per un sindaco, ma anche e soprattutto per un materano e per un lucano arrivare in Vaticano da via della Conciliazione insieme a migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo, entrare in piazza San Pietro ed essere accolti dalla grande infrastruttura che copre il presepe di Franco Artese, da cui si scorgono le immagini della Cripta del Peccato Originale di Matera, e dal Carro della Madonna della Bruna posizionato sotto il porticato e ben visibile anche da lontano”. Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo stamane alla conferenza stampa di presentazione della mostra “Basilicata. Tradizioni, arte e fede” promossa dalla Regione Basilicata, dall’Apt e dalla Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici della Basilicata con il coordinamento della direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici, e allestita nel Braccio di Carlo Magno, in Vaticano.
“Per più di un mese – ha aggiunto Adduce – la Basilicata è sotto i riflettori del mondo con il presepe di Franco Artese e con questa mostra straordinaria che in modo suggestivo e limpido racconta la storia della nostra regione e il suo ricco patrimonio artistico e culturale. In questo percorso Matera, per le ragioni che tutti conoscono, viene messa in risalto sia in modo diretto, con la straordinaria rappresentazione nel presepe di Artese e con le immagini delle chiese rupestri del Materano, sia in modo simbolico con il Carro della Bruna posizionato proprio all’ingresso della mostra e ben visibile anche da lontano dai migliaia di fedeli che ogni giorno si recano a San Pietro”.
Nel ringraziare il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il direttore dell’Apt , Gianpiero Perri, e la Soprintendente, Marta Ragozzino, per aver voluto con forza e determinazione questa concentrazione di eventi , Adduce ha evidenziato come il protagonismo della Basilicata e di Matera in Vaticano, sia un fatto storico per la nostra regione e per il Mezzogiorno d’Italia. “E’ il caso di sottolineare che non si tratta – ha detto il sindaco di Matera – solo di uno straordinario evento di comunicazione a livello mondiale, ma anche e soprattutto di valorizzazione del nostro patrimonio che sarà in grado di generare nuovi flussi turistici e un più profondo e largo grado di consapevolezza del valore del nostro patrimonio culturale, della nostra identità”.
“Il carro della Bruna, dopo essere stato in mostra alle Officine Grandi Riparazioni di Torino in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia nel suo ritorno a Matera si è fermato in Vaticano per raccontare al mondo la storia di Matera e la sua identità. In questo modo, Matera, candidata a capitale europea della Cultura, con il suo carro ha unito la prima capitale d’Italia con l’attuale”.
Il sindaco ha quindi raccontato la festa della Bruna soffermandosi sullo strappo del carro attraverso la metafora del pane spezzato “capace di abbattere ogni differenza sociale”.
Ma il viaggio del Carro continua “unendo idealmente il Nord al Sud del Paese e raccontando la sfida di Matera a Capitale europea della Cultura nel 2019. In questo senso, nei prossimi giorni, individueremo un luogo capace di ospitare l’unico carro della Bruna che non è stato distrutto”.
Alla conferenza stampa erano presenti anche l’assessore alla Cultura, Alberto Giordano, e il direttore di Matera 2019, Paolo Verri.
“Il sacro con la sua rappresentazione – afferma Verri – sarà uno dei temi forti della candidatura di Matera a capitale europea della cultura. La mostra è un esempio importante di quanto potrà accadere se la nostra città vincerà questa sfida. Ma già ora avere a disposizione una mostra del genere ci consente di dialogare con partner come la città di Sofia che recentemente ci ha chiesto di scambiare i propri tesori con i nostri. Portare in Bulgaria quanto esposto in Vaticano e far continuare al carro il percorso che l’ha portato prima a Torino e ora a Roma sarà una delle attività che andremo a svolgere nei primi giorni del 2013”.
L’assessore regionale al turismo Marcello Pittella su inaugurazione a Roma mostra “Basilicata.Tradizioni, Arte e Fede”: “Si tratta di un cammino ad alto valore emozionale che conduce nella religiosità, nella natura, nell’architettura e nell’archeologia della nostra Basilicata.”
“La mostra ‘Basilicata Tradizioni, Arte e Fede’ inaugurata oggi nel Braccio di Carlo Magno in Vaticano rappresenta una grande opportunità per la nostra regione di mostrare, in un luogo così prestigioso, il suo volto più intimo e profondo della sua antica religiosità e dei suoi paesaggi incantati, fino a giungere alla particolarità delle sue tradizioni. L’allestimento è il risultato di un prezioso lavoro di collaborazione tra la Regione Basilicata, l’Apt, la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata”.
Lo dichiara l’assessore al Turismo Marcello Pittella che ha partecipato a Roma all’inaugurazione della mostra dedicata alla Basilicata che resterà aperta fino al 3 febbraio 2013.
“Si tratta – commenta Pittella – di un cammino ad alto valore emozionale che, introdotto dal grande Carro trionfale in cartapesta dipinta della Festa devozionale dedicata a Maria Santissima della Bruna patrona di Matera, conduce, attraverso suggestive sequenze fotografiche, nella natura, nell’architettura e nell’archeologia della nostra Basilicata. Un grazie và alla Soprintendenza che ha messo in campo professionalità in grado di selezionare un cospicuo e significativo numero di opere d’arte di grande pregio e importanza. Invitiamo tutti – aggiunge l’assessore Pittella – ad immergersi in questi giorni di festività natalizie in questo percorso lucano, arricchito anche da citazioni poetiche, da opere d’arte del Rinascimento lucano e delle più alte testimonianze della devozione popolare. Un grazie va anche alle Diocesi di Matera-Irsina, Tricarico, Acerenza che hanno concesso le opere d’arte esposte. Queste eccezionali immagini rappresentano bene la Basilicata e sono la giusta cornice al Presepe del maestro lucano Francesco Artese esposto in Piazza San Pietro”.
Complimenti! Ottima Iniziativa!
Si è messo pure in posa.
ma c’è capisc ch’era capa p’lata!!!
Ormai con la scusa del lavoro…passa weekend e giornate romantiche….arriverà il giorno che quel sorriso passerà… ottomila euro al mese non basteranno…
moooooooooooo e ci iè… napolèon? senza cappidd e capidd 😀