I capolavori fotografici di Luigi Gattinara a Matera nella Gallery Saxart in via Fiorentini 233 nei Sassi di Matera. La mostra d’arte, promossa e illustrata durante il vernissage Maria Lorena Franchi, presidente dell’associazione culturale MaterArt , resterà aperta fino al 16 agosto 2019 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20.
Le opere sono stampate utilizzando inchiostri certificati “Pigmented Fine-Art Giclée” con tecnica “giclée” su carta cotone 100% a PH neutro La tiratura delle singole opere è a 1 / 10 autenticata.
Luigi Gattinara ha fatto della natura morta una forma d’arte rivisitandola attraverso la lente di una macchina fotografica. La sua abilità ricrea come per incanto la sospesa atmosfera che troviamo nelle nature morte dei grandi maestri, dai pittori olandesi del diciassettesimo secolo alle luci-ombre caravaggesche.
Il suo teatro di posa ricorda il tavolo di studio dove il pittore collocava i propri oggetti per poi riprodurli sulla tela anche se il suo realismo ottico subisce una trasformazione sottile, modificato dalla sorprendente luce e dalle sfumature di colore che diventano una fonte di fascino e rendono difficile distinguere l’immagine fotografica da quella pittorica.
Unendo una vibrante sensibilità visiva a una ricca e puntigliosa cultura storica, il gusto rievocativo a un estetismo di assoluta godibilità, Gattinara propone immagini allo stato puro: la bellezza del vedere, la bellezza che assumono le cose nell’essere viste.
Non sono oggetti reali rappresentati, sono oggetti divenuti immagine.
Luigi Gattinara espone in sedi prestigiose e importanti gallerie in Italia e all’estero (Parigi, Berlino, New York, Singapore, Tokyo), da quarant’anni. È fondatore e Presidente della Triennale della Fotografia Italiana.
Di seguito l’intervista concessa per SassiLive da Luigi Gattinara a Michele Capolupo: “Le mie origini sono piemontesi, la mia famiglia era di Torino ma io sono nato a Roma e per me è stata una fortuna perchè fin da bambino ho vissuto con la luce di Roma che è una luce molto particolare. Ho sempre amato la fotografia. Quando ero piccolo andavo con una piccola macchina fotografica, la Commet 2, sulle rive del Tevere a fotografare piccoli oggetti che prendevo da casa, l’orologio di nonno per esempio. All’epoca non fotografavo le persone perchè sostenevo e sostengo anche adesso che le persone hanno un’anima mentre le cose no e quindi ho sempre preferito dare la mia anima alle cose. Con il passare degli anni ho cominciato a fotografare un po’ per gioco le persone, ho ripreso a farlo però con uno spirito diverso. Cerco di fotografare la loro anima, io ci metto la luce e loro mi danno l’anima. Le ombre invece sono tutta la parte migliore di noi, sono le nostre emozioni, che vogliamo tenere nascoste, un po’ per timidezza, un po’ per paura e un po’ per pudore”.
Gattinara per la prima volta espone a Matera, come è nata questa mostra? “Questa mostra nasce da Maria Lorena Franchi che mi segue da tanto tempo. E’ stata lei a portarmi qui a Matera due anni fa e mi ha detto che dovevamo fare una mostra nel 2019, nell’anno di Matera capitale europea della cultura. Mi ha parlato di questa galleria stupenda dicendo che era il posto ideale per accogliere le mie foto e quindi è nata questa mostra. E’ stato bello, emozionante, stupendo installare le mie opere fotografiche in questo luogo, dove la gente di Matera è di una piacevolezza incredibile, anche loro con le loro luci e le loro ombre, come è tutto il Meridione, fatto di luci e di ombre. Devo dire che è stata una grande emozione. E’ più bello fare una mostra qui che a Parigi, è più vera, ha più senso”.
Michele Capolupo
La fotogallery della mostra d’arte di Gattinara (foto www.SassiLive.it)