“FЯAGILE. Pensieri sul crinale”. E’ il titolo della mostra inaugurata questa sera nelle Scuderie Reali di Palazzo Malvinni Malvezzi in via Muro a Matera con le opere di Cesare Galluzzo, Elena Modorati, Maria Elisabetta Novello e Gianni Moretti (quest’ultimo assente per motivi personali), a cura del monzese Matteo Galbiati, docente dell’Accademia delle Belle Arti SantaGiulia di Brescia e della materana Alessia Pietropinto.
La mostra resterà aperta fino al 14 gennaio 2023 e si potrà visitare dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15:30 alle 19 con ingresso libero. È inoltre possibile, nelle giornate del sabato e della domenica, richiedere visite guidate per gruppi, da prenotare al seguente numero: +39 3275588703
“FЯAGILE. Pensieri sul crinale” è una mostra d’arte contemporanea collettiva – nata come progetto di Tesi Specialistica del Biennio di Comunicazione e Didattica dell’Arte di Alessia Pietropinto, laureanda dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia – che vede partecipi quattro artisti italiani già affermati con esperienze internaziona.
All’evento inaugurale, organizzato nella sala degli specchi di Malvinni Malvezzi, hanno partecipato i curatori, Matteo Galbiati (critico e curatore d’arte) e Alessia Pietropinto, il direttore del CSV Matera, Leo Iosca e l’assessore comunale alla cultura Tiziana D’Oppido.
“Le opere di repertorio e le installazioni site-specific di Cesare Galluzzo, Elena Modorati, Gianni Moretti e Maria Elisabetta Novello – spiega la curatrice Alessia Pietropinto – danno vita ad una concreta, ma evanescente, manifestazione dell’Io interiore, ad una lenta e graduale scoperta di una personale fragilità condivisibile e riconoscibile.” Gli artisti, mediante una serie di opere, differenti per tecnica, materiali e conformazione, reinterpretano il tema della fragilità non come manifestazione di una mancanza, bensì come principio dal quale attingere per estrapolare una sincera ed intima motivazione sensibile. Ad emergere è una indiscussa corrispondenza tra una temporalità senza fine – rappresentata dalla città di Matera – e una perpetua e lenta trasformazione di elementi, quali la cera, la carta, la polvere e il legno, la cui apparente impercettibilità e intangibilità racchiude e preserva segni di un tempo presente e passato. Il concetto cardine della mostra viene approfondito ulteriormente da Matteo Galbiati, critico d’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia: “La bellezza fragile, nobile e antica, di Matera si riflette nelle esperienze di questi artisti che nutrono le loro opere grazie a esperienze vive, diverse pur consimili tra loro, trascritte poi con quella delicata poesia che concede a ciascuna loro creazione la magnificenza del poco, la forza trattenuta dell’instabile, la riflessione profonda della precarietà esistenziale. Ogni intervento si rinnova nello spazio e nel tempo e ristabilisce la potenza dell’azione artistico-estetica che, in loro, diventa intimamente monumentale proprio nel gesto che vuole essere etico, colto e racchiuso in una perdurante forza che, in potenza, sembra cedere, appunto, alla propria “fragile” essenzialità esistenziale. La fragilità delle loro testimonianze concrete cerca, nel dialogo con l’altro, di suscitare e incontrare quel gesto di cura con cui salvaguardare le emozioni, le storie e le riflessioni umane di cui le stesse opere sono sempre attivo frammento.”
Pietro Iacovone, Presidente dell’Associazione di Volontariato Joven di Matera, spiega il progetto: “All’indomani del 2019, anno in cui la città di Matera è stata “Capitale Europea della Cultura”, e del successivo biennio caratterizzato dalle notevoli limitazioni imposte dalla pandemia, l’arte e la creatività tornano ad essere protagonisti nelle attività svolte dalle associazioni di volontariato, con l’intento di riprendere un percorso bruscamente ridimensionato che contempla la promozione del territorio e la sua coesistenza con il bello che crea l’arte e la cultura. Sono queste le principali ragioni che hanno generato il sostegno delle associazioni di volontariato per il progetto FЯAGILE. Pensieri sul crinale, che rappresenta un’iniziativa di enorme prestigio che affida all’arte contemporanea il compito di riconsegnare alla città un luogo – le Scuderie Reali di Palazzo Malvinni Malvezzi – recuperato dopo anni di abbandono e restituito alla comunità grazie ad un restauro che lo rende nuovo motore di cultura.” FЯAGILE. Pensieri sul crinale si presenta al visitatore come un suggestivo camminamento da compiere con devozionale rispetto, un mezzo comunicativo in grado di rievocare il passato, una reminiscenza necessaria e imprescindibile; ciò che permane è il ricordo, la rimembranza di un vissuto che non appartiene più ad una singola entità, il riflesso di ciò che è stato connesso con l’inafferrabilità di ciò che sarà. Concedono il loro Patrocinio la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, il Comune di Matera, l’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.
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La fotogallery della mostra FЯAGILE. Pensieri sul crinale” (foto www.SassiLive.it)