Per la prima volta a Matera, gli specchi incisi da Lorenzo Ostuni, filosofo, psicologo, studioso del simbolo, autore e regista di origini lucane. Inaugurata nel pomeriggio nella Chiesa del Carmine del Museo di Palazzo Lanfranchi la mostra “Lorenzo Ostuni. Magia della luce” promossa dalla Direzione Regionale Musei Basilicata e dalla Fondazione Laurini – Istituto del Simbolo “Lorenzo Ostuni” in collaborazione con il Comune di Matera ed il Comune di Tito, con il patrocinio dell’Università degli Studi della Basilicata.
L’esposizione, diretta da Marta Ragozzino e Giancarlo Laurini e curata da Fiorella Fiore, porta per la prima volta a Matera, gli specchi incisi da Lorenzo Ostuni, filosofo, psicologo, studioso del simbolo, autore e regista di origini lucane vissuto e morto a Roma nel 2013. La mostra, dopo Matera, approderà a Tito, paese natio di Lorenzo Ostuni, nel Palazzo Laurini, sede dell’omonima Fondazione ed è parte di un più ampio e complesso progetto espositivo partito da Roma con la grande rassegna ospitata a Villa Torlonia nel 2017, a cura di Alessandro Orlandi.
La mostra e il progetto espositivo “Magia della Luce” si avvalgono del comitato scientifico composto da Adelaide Cuozzo, Giampaolo D’Andrea, Fiorella Fiore Ostuni, Giancarlo Laurini, Giuseppina Anna Laurino, KatrionaMunthe, Alessandro Orlandi, Angelica e Vincenzo Ostuni e Claudio Strinati.
Dal 1973 e fino alla sua morte, Lorenzo Ostuni si è dedicato alla creazione di un’arte che lo ha visto, per primo, incidere con un trapano a punta di diamante specchi anche di grandi dimensioni, con soggetti e temi estremamente complessi, legati in particolare al simbolo, al cui studio Ostuni ha dedicato tutta la vita. Gli specchi di Lorenzo Ostuni sono parte di una ricerca articolata che lo ha fatto diventare uno studioso di filosofia, di simbologia, delle religioni, della psicologia, tale da renderlo assimilabile a quell’uomo “universale”, tipico del periodo rinascimentale, in grado di studiare e fare proprie molte e diverse materie. Tutto questo, insieme alla sua profonda spiritualità, lontana però da ogni dogma, lo ha condotto a sperimentazioni e risultati del tutto inediti, proprio come l’incisione su specchio, tecnica di cui è stato sicuramente il pioniere. I dieci specchi in mostra offrono un affresco di questa complessità, legata in particolare allo studio delle costellazioni dello Zodiaco, della Kabbalah ebraica e del Biodramma, una struttura inventata anch’essa da Lorenzo Ostuni.
All’inaugurazione della mostra, che sarà visitabile fino al 20 agosto negli orari di accesso al Museo (9.00 – 19.00. Mercoledì 11.00-19.00), sono intervenuti Marta Ragozzino, Direttrice regionale Musei Basilicata; Giampaolo D’Andrea, Consigliere per gli affari istituzionali e le relazioni sindacali del Ministro MIBACT Dario Franceschini; Giancarlo Laurini, Presidente della Fondazione Laurini – Istituto del Simbolo “Lorenzo Ostuni”; il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri; il Sindaco di Tito, Graziano Scavone; l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Tito e Segretario Generale della Fondazione, Giuseppina Anna Laurino; Vincenzo Ostuni, consigliere della Fondazione; KatrionaMunthe, psicoterapeuta, allieva di Lorenzo Ostuni e presidente della società “La Caverna di Platone”; Alessandro Orlandi, curatore della mostra Magia della Luce di Roma e titolare della casa editrice “La Lepre” e Fiorella Fiore, curatrice della mostra.
In ottemperanza alle norme anti Covid-19, la partecipazione è consentita con la mascherina e nel rispetto del distanziamento fisico di 1 mt.
La mostra è stata finanziata dagli sponsor: Hitachi RailSpA (main sponsor), Vetreria Meliante, Zurich assicurazioni, L.T.R. Asphalt s.r.l., ElemasterSpA, S.M.E. elettronica srl, Gaptronic, Il Sorriso.
La fotogallery della mostra d’arte (foto www.SassiLive.it)