Pittura, scultura e fotografia per celebrare il Sommo Poeta Dante Alighieri. Inaugurata nel pomeriggio nello Studio Arti Visive in via delle Beccherie a Matera la mostra “A Dante Alighieri”, visitabile fino al prossimo 19 luglio.
Dopo lo stop imposto dalla pandemia per la mostra che celebra la riapertura dell’attività l’artista Franco Di Pede ha pensato di proporre ai cittadini materani ed a quanti vengono a visitare la nostra città nel periodo estivo un omaggio a Dante che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni, che si stanno tenendo su tutto il territorio nazionale, per i 700 anni dalla nascita del Sommo Poeta.
Un omaggio costruito, in collaborazione con l’Associazione MIP Matera International Photography, attraverso l’uso di tre differenti linguaggi artistici (collage, scultura e fotografia) con l’obiettivo di coniugare la poesia dantesca con aspetti, immagini, luoghi e segni della città di Matera e del suo territorio.
Le sculture ed i collages di Franco Di Pede (che racchiudono un percorso artistico e culturale lungo oltre 55 anni) e le fotografie di Antonello Di Gennaro traggono diretta ispirazione dai versi della Divina Commedia e si nutrono di chiare ed evidenti suggestioni e richiami che provengono da quel particolare ambiente naturale (l’habitat rupestre, le chiese, le cave di tufo e i Sassi) che spesso, proprio per le sue caratteristiche, ha generato accostamenti spontanei all’opera di Dante.
L’analogia tra la Divina Commedia e i Sassi di Matera è evidenziata dalla toponomastica che identifica alcune zone della città antica.
L’artista Di Pede con il tufo e i collages rievoca i Canti dell’Inferno (via Fiorentini), del Purgatorio (via San Giovanni Vecchio) e del Paradiso (Via Sette Dolori).
A completare il percorso espositivo il testo critico a firma di Salvatore Longo che contiene anche preziosi ed interessanti rimandi tra l’opera di Dante ed alcuni luoghi della città.
Custodita in vetrina anche la copia più antica della Divina Commedia che risale al 1861, donata a Franco Di Pede dal canonico Giuseppe Antonio Loschiavo, un francobollo di 60 lire con l’immagine di Dante Alighieri e un uovo in tufo che ricorda un aneddoto raccontato da un giovanissimo Dante Alighieri. Un anziano gli aveva chiesto quale fosse il piatto più completo e Dante aveva risposto l’uovo. Qualche anno dopo per testare la sua memoria lo stesso signore aveva chiesto a Dante come si doveva mettere per renderlo più saporito, senza però fare riferimento all’uovo e Dante gli suggerì di mettere un po’ di sale.
Al termine dell’inaugurazione Luigi Mazzoccoli e Angela Milici, guide turistiche professioniste hanno offerto un percorso guidato, della durata di circa 2 ore che, partendo dallo spazio espositivo, ha condotto i partecipanti alla ri-scoperta dei luoghi della città che rimandano direttamente o indirettamente alla Divina Commedia di Dante.
La fotogallery dell’inaugurazione della mostra d’arte “A Dante Alighieri” (foto www.SassiLive.it)