La mostra che ha impressionato tutti gli addetti ai lavori e non solo tecnici e uomini di cultura, ha aperto questa mattina i suoi battenti a Potenza, al Museo Archeologico del rione Santa Maria, con una cerimionia di inaugurazione aperta dai saluti del Direttore del Museo, Enrico Spera.
A lui sono seguiti gli interventi di Christian Giordano, Presidente della Provincia di Potenza, Daniele Stoppelli, Sindaco di Maratea, Carmela Cafasso, Dirigente dell’IIS Giovanni Paolo II di Maratea, Barbara Improta, storico dell’arte funzionario SABAP Basilicata e Biagio Limongi, docente del Liceo Artistico di Maratea.
Presente all’incontro il Vice Presidente Rocco Pappalardo.
“L’allestimento propone in mostra gli elaborati progettuali originali dello Studio San Giorgio che progettò nei primi anni ’60 la monumentale opera del “Redentore”, foto d’autore e rilievi anche in 3D della statua gigantesca eseguiti dagli studenti del Liceo Artistico di Maratea ed è finalizzato alla conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione del monumento realizzato dall’artista Bruno Innocenti nel 1964″ hanno evidenziato i relatori dell’incontro, concluso dall’intervento del Presidente Giordano.
“Ospitare in questo luogo uno dei simboli più alti e nobili del territorio – ha sottolineato Giordano – dimostra la nostra convinzione che essi rappresentano il senso di una intera comunità pronti a sostenere gli sforzi delle amministrazioni comunali e stringere un patto comune di intenti che è nello spirito delle nostre azioni e del nostro impegno. Oggi e domani ancora”.
Scheda mostra
La mostra “Bruno Innocenti e il Cristo Redentore di Maratea” a Potenza dalla Provincia di Potenza anche con il patrocinio dell’UPI Basilicata.
La ricerca, sviluppata attraverso l’analisi di numerosi documenti progettuali provenienti dall’archivio della Fondazione “Cristo Redentore di Maratea”, è inedita e di immenso valore storico artistico.
Il progetto, che mira ad una attenta analisi e conoscenza dell’opera monumentale del grande artista fiorentino, ha l’ambizione di promuovere l’opera contestualizzandola all’interno della storia dell’arte del Novecento, senza tralasciarne l’importante azione edificatrice e progettuale che, per certi versi, potremmo definire oggi epocale.
Il percorso di studi e di ricerca, che ha caratterizzato la mostra, analizza la storia dell’opera monumentale approfondendo e analizzando il contesto sociale e culturale ospitante, lo studio dell’artista Bruno Innocenti, la committenza del Conte Stefano Rivetti di Val Cervo, lo studio storico-artistico dell’opera monumentale e, infine, gli aspetti architettonici e ingegneristici che hanno caratterizzato l’edificazione del colosso monumentale.
La mostra “Bruno Innocenti e il Cristo redentore di Maratea” costituisce il giusto riconoscimento ad un artista e ad un monumento che hanno connotato in maniera rilevante l’immagine e la storia del territorio lucano e della città di Maratea.