Inaugurata nel pomeriggio nell’ipogeo MateraSum in recinto XX Settembre 7 a Matera la mostra d’arte contemporanea “Identità?” di Angelo Aligia, a cura di Andrea Romoli Barberini. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19. Per informazioni contattare i seguenti numeri +39.0835.336852; +39.366-2859653 o inviare una mail info@ipogeomaterasum.com
Di seguito parte della prefazione a cura dii Andrea Romoli Barberini.
L’evento espositivo presenta tre installazioni inedite, realizzate dal maestro calabrese a partire dal 2019. Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra documenta una nuova fase di ricerca dell’artista basata sulla sperimentazione di nuovi materiali plastici utilizzati per dare forma visibile ai concetti che da sempre sostanziano il suo lavoro: la memoria e la salvaguardia di valori antropologici e identitari che rinviano, sovente, alle culture rurali.
Nell’analizzare l’installazione, Identità?, la più imponente della mostra, Andrea Romoli Barberini, curatore della mostra, osserva: “[…] Sono umani simulacri, figure ieratiche, stanti, ma la loro arcaica fissità e la sommaria e reiterata caratterizzazione fa pensare, anche, a epoche distanti, iconiche rappresentazioni di lontane esistenze, di eroi e semidei, consumate in remote culture. Riduttivo considerarle il frutto di una ricerca plastica che ha trovato l’ennesimo punto di tangenza tra una certa idea di scultura e le seduzioni degli arcaismi mediterranei di pregreche civiltà. […] Sono l’effetto dell’annichilimento, di certezze smentite, quesiti irrisolti, dubbi indissolubili, angosce riemerse dalle più intime e comuni profondità; e la fissità delle posture non basta a dissimulare dietro l’apparente, rassegnata impotenza, la forzata e sofferta compostezza che tutte le caratterizza. […] Anche in quest’opera, tuttavia, Aligia, con un semplice ma efficace gioco di luci aggiunge una ulteriore e insospettabile possibilità di lettura, quasi una speranza celata nel buio. E’ nelle ombre di queste figure, infatti, che sembra di ritrovare quella vitalità negata nella fisica tridimensionalità di quegli stessi simulacri. Un’energia che può trasformare un mesto rito della memoria intriso di malinconica nostalgia in concreta riflessione su valori antichi ed eterni, pensiero funzionale all’azione, tensione al futuro.”
Biografia dell’artista
Angelo Aligia è nato a Maierà (Cosenza) nel 1959. Giovanissimo, dotato di una spiccata inclinazione per il disegno, si dedica alla scultura, in cui trasferisce l’esigenza di un rapporto con un principio originale e antropologico, come condizione autentica vitale dell’essere umano oltre le differenze individuali e storiche. Le sue sculture precedenti gli anni Ottanta, riconducibili ad alcune esperienze dell’avanguardia storica, si sono sviluppate nel tempo in composizioni più libere e sperimentali. L’area della sua ricerca si colloca sin dagli esordi nell’ambito poetico del recupero del primario cui aggiunge una sensibilità architettonica che lo ha portato a indagare inizialmente nel mondo delle forme geometriche solide regolari realizzate con antiche tecniche (muro a secco) che rinviano alle culture rurali. Quest’ultimo ambito fa da sfondo a quasi tutta la sua produzione artistica a partire dai primi anni duemila. Ha esposto in numerose mostre, in Italia e all’estero, in spazi pubblici e gallerie private. Tra queste si segnalano le personali “Il canto delle pietre silenziose” (S. Ivo alla Sapienza, Roma, 2006); “In attesa del vento” (Complesso monumentale del Vittoriano, Roma, 2008); “Terra, vento, pietra” (Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone, Cosenza 2010). Ha preso parte alla 54° Biennale d’arte di Venezia, Padiglione Italia, Villa Genovese Zerbi (Reggio Calabria). Vive e opera a Diamante (Cs).
La fotogallery della mostra d’arte contemporanea “Identità?” di Angelo Aligia(foto www.SassiLive.it)