Inaugurata nel pomeriggio nella sede della Fondazione SoutHeritage, nei Sassi di Matera l’esposizione dedicata all’artista Tommaso Lisanti nell’ambito del calendario Genius Loci, volto a riscoprire protagonisti e vicende tra le più significative per la storia artistica del territorio. La mostra resterà aperta fino al 2 novembre 2024 dal martedì al sabato dalle 17 alle 20. Ingresso gratuito. Di seguito i particolari.
Con questo progetto espositivo Fondazione SoutHeritage ribadisce un aspetto del suo operato culturale basato sulla cura della relazione con il patrimonio del territorio come atto di cultura contemporanea. Nell’ambito del programma denominato Genius Loci – volto a riscoprire alcuni degli episodi culturali più innovativi originati in ambito regionale e/o a portare all’attenzione degli operatori del settore e del pubblico artisti storici attivi in Basilicata – la fondazione presenta un progetto espositivo che apre lo sguardo sull’universo creativo di un artista che, grazie alla peculiarità del suo stile e delle sue ricerche, si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica del panorama artistico nazionale e internazionale.
In questo quadro progettuale, che riflette sul territorio creativo della Basilicata come “terroir” generatore di particolari estetiche, dopo i precedenti focus sulle ricerche artistiche di personalità quali: Francesco Marino di Teana, Gerardo Cosenza, Donato Linzalata, Antonio Paradiso, Riccardo Dalisi, Salvatore Sebaste e Franco Di Pede, nella cornice dell’attuale sede della fondazione, sita in un contenitore dall’alto valore artistico e architettonico nel cuore dei Rioni Sassi di Matera (Palazzo Viceconte – già Venusio), l’esposizione presenta una selezione di lavori dell’artista Tommaso Lisanti (Ferrandina – MT, 1956 > Roma, 2023) in cui figurazione e astrazione convivono in suggestive rappresentazioni futuribili.
Nell’esposizione, che omaggia con rinnovata attenzione questo straordinario protagonista della pittura italiana che ha sempre avuto una propensione particolare verso le avanguardie e le concezioni spazio-temporali sviluppate nel campo delle arti visive nella prima metà del Novecento, sono presenti 20 lavori che esplorano nuovi mondi e sollecitano i meccanismi dell’assurdo. Attraverso un’accurata scelta di opere rappresentative, attraversate da personaggi ignoti o abitanti di galassie lontane che si manifestano alla visione come una rappresentazione cifrata di un enigma, il progetto espositivo intende far emergere la scelta dell’artista di usare un sistema visivo “primitivo” (più adatto alla descrizione di una realtà differente e alternativa) in cui è ricorrente la sua attenzione per autori come Giotto, i pittori fiamminghi del Quattrocento e soprattutto per i pittori più attenti al recupero, anche concettuale, della tradizione e alle citazioni dal grande repertorio della storia dell’arte.
L’esposizione, partendo anche dal paradigma che la scienza sia un asse fondante del nostro quotidiano ma che l’immaginario che essa produce sia piuttosto poco esplorato, propone la figura di un artista innovatore che ha precorso un nuovo rapporto tra fantascienza e arti visive, un anticipatore di una “linea”, di una tendenza, che vede nel genere cinematografico e letterario della science fiction un preciso modello di riferimento. Lisanti è stato infatti uno dei primi artisti ad entrare in un dialogo diretto e dichiarato con la fantascienza, usando le iconografie provenienti dal cinema, dall’illustrazione e dal fumetto, a cui l’artista ha saputo infondere una vita diversa, creando ex novo un suo mondo pittorico ed edificando, con una qualità quasi medianica, immagini che sembrano trasmesse da altre galassie, fino ad anticipare a sua volta, con le sue architetture, i suoi alieni e i suoi paesaggi di pianeti sconosciuti, molte soluzioni figurative dei film e dei cartoons contemporanei.
Grazie alla drammaturgia della mostra e all’allestimento che alimenta un percorso di lettura in cui le opere si rispecchiano l’una nell’altra, i visitatori, con il programma di mediazione della fondazione denominato “Le (d)istanze del pubblico”, potranno fruire di una visione comparativa approfondita in specifici spazi intercalati da attività rivolte al pubblico in cui si potrà riscoprire l’opera di uno dei maggiori artisti visionari italiani degli ultimi decenni.
Il progetto espositivo, redatto da Angelo Bianco Chiaromonte, coordinato da Roberto Martino e Francesca De Michele in collaborazione con Angelo Lisanti e Anna Carella, è prodotto con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Basilicata, Palazzo Viceconte – Cultura, Bgreen – Agricoltura e Partecipazioni e con il patrocinio ed il contributo della Città di Matera.
Biografia di Tommaso Lisanti (Ferrandina, 1956 > Roma, 2023)
Trasferitosi negli anni Ottanta a Roma e entrato in contatto con i più importanti attori della scena contemporanea dell’epoca legata al movimento della Transavanguardia, l’artista alimenta e sviluppa la sua personale ricerca tanto da essere selezionato tra gli artisti dell’Undicesima Quadriennale di Roma del 1986. Nei decenni successivi a questa importante rassegna, si aggiungono premi, riconoscimenti e mostre (collettive e non) che hanno accresciuto e supportato il lavoro del pittore. Tra le principali mostre personali e collettive: 1983_Galleria Pio Monti Roma; 1986_Hirshhorn Museum, Washington; 1992_Galleria Nazionale d’Arte Moderna Repubblica di San Marino; 1994_Pinacoteca Provinciale Bari; Trevi Flash Art Museum Trevi; 1996_Palazzo Ducale Mantova; 1999_Palazzo Forti Verona; 2000_Castello Colonna di Genazzano, Roma; 2002_Museo Michetti Francavilla al Mare; 2003_Parlamento Europeo, Bruxelles; 2004_”Farnesina” Roma.
La mostra rientra nel progetto promosso da Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea redatto da Angelo Bianco Chiaromonte, coordinato da Roberto Martino, Francesca De Michele in collaborazione con Angelo Lisanti, Anna Carella e prodotto con il supporto di MiC – Ministero della Cultura, Regione Basilicata, Palazzo Viceconte – Cultura, Bgreen – Agricoltura e Partecipazioni e con il patrocinio e il contributo della Città di Matera.
La fotogallery della mostra (foto www.SassiLive.it)