In occasione della festa della donna, nella casa di riposo Brancaccio a Matera è stata inaugurata nel pomeriggio la mostra fotografica “MATER Matera – la parola più bella sulle labbra dell’umanità”, dove alle immagini in bianco e nero di una Matera degli anni passati, verranno affiancate ed esposte quelle a colori di una Maputo attuale, creando un suggestivo parallelismo convergente e proponendo quindi stimoli di riflessione attuali fortemente visivi e sociali. L’evento è stato organizzato dall’Associazione “Lino Perrone”, in collaborazione con l’Associazione Basilicata Mozambico ODV.
Le fotografie esposte sono dell’archivio Genovese, realizzate da Marisa Antonucci -scomparsa lo scorso Luglio ad 85 anni, prima fotografa nella città di Matera dagli anni ’50, è stata parte attiva e operativa insieme al compagno di una vita Rosario, con l’idea di ripercorrere, attraverso l’occhio di una materana d’adozione, antesignana dell’emancipazione femminile in un contesto culturale e lavorativo fortemente connotati al maschile, la storia di una città e della sua cultura, in bilico tra pregiudizi di genere e riscatto- e le fotografie a colori del laboratorio multimediale “A Mundzuku Ka Hina”, la scuola/laboratorio di fotografia, grafica, scrittura e comunicazione, destinato ai giovani che raccattano la sopravvivenza nella discarica di Maputo, a orfani, a bambini di strada.
All’inizio dell’appuntamento, il Presidente dell’Associazione “Basilicata-Mozambico”, don Angelo Tataranni ha illustrato il progetto ed il lavoro svolto da Roberto Galante nel quartiere della discarica di Maputo e le attività dell’Associazione. Di seguito Eustachio Nicoletti, neo Segretario Generale S.P.I. – CGIL Matera, ha raccontato ai presenti alcune storie al femminile tramandate degli antichi rioni sassi, facendo rivivere i tempi passati. L’evento è stato concluso con i canti popolari materani e le musiche tradizionali di Rino Locantore, che ha coinvolto e riportato gli ospiti della Residenza in un nostalgico ma allegro passato. L’Associazione “Lino Perrone” ha donato per l’occasione, mimose e le foto incorniciate in bianco e nero del calendario da apporre nelle stanze degli anziani ospiti.
“Con la cooperativa sociale il Sicomoro – commenta il Direttore Luca Iacovone – abbiamo già potuto verificare in altri progetti la straordinaria efficacia del binomio Cultura-Sociale. La proposta dell’Associazione Lino Perrone ci sollecita ad immaginare ora anche la Residenza Brancaccio come luogo di produzione culturale, oltre che di assistenza e riabilitazione: gli anziani che qui vivono sono vere enciclopedie viventi che attendono di essere sfogliate e consultate. Abbiamo accolto con piacere questa sfida e speriamo possa inaugurare un nuovo percorso anche per la Residenza”
“Pensiamo che questa iniziativa – spiega Guido Galante, vicepresidente dell’Associazione Lino Perrone – possa coniugare la diffusione di una maggiore cultura e conoscenza del territorio, con un gesto concreto e fattivo: sensibilizzare a 360 gradi sia le problematiche dei nostri cari anziani, che quelle dei giovani mozambicani.”
La mostra fotografica sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 1 Aprile e sarà anche un’occasione da non perdere per dare il proprio contributo di solidarietà.
La fotogallery della mostra fotografica “MATER Matera – la parola più bella sulle labbra dell’umanità” (foto www.SassiLive.it)