Nella chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi a Matera si è svolto nel pomeriggio un talk con L’artista iraniana Shirin Neshat ospite nel pomeriggio nella chiesa del Carmine annessa al Palazzo Lanfranchi a Matera per un talk con la direttrice del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino, il direttore MAXXI Arte Bartolomeo Pietromarchi e il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Paolo Verri. L’incontro ha preceduto l’inaugurazione delle sue opere video.
Shirin Neshat è nota a livello internazionale per i suoi lavori fotografici, video e film che riflettono sulle complessità della società e della cultura islamica, indagando inparticolare la diseguaglianza di genere e l’identità femminile. La biografa dell’artista ha un ruolo centrale nella sua ricerca espressiva: per motivi di studio si trasferisce giovanissima negli Stati Uniti dove sarà costretta a rimanere in esilio a causa della rivoluzione di Khomeini che impone in Iran una repubblica islamica sciita alla fine degli anni Settanta. Neshat torna nel suo paese solo quindici anni dopo e la constatazione dei profondi cambiamenti sociali causati dal nuovo regime ne segnerànel profondo l’esistenza riversandosi nella sua ricerca artistica.
Dalla prima e iconica serie fotografica intitolata Women of Allah (1993-97), composta da ritratti femminili in bianco e nero con sovrapposte iscrizioni in lingua farsi (persiano), il lavoro di Neshat si amplia presto al video e ai film che le faranno ottenere importanti riconoscimenti come il Leone d’Oro alla Biennale d’arte del 1999, con la video installazione Turbulent (1998), e il Leone d’Argento alla mostra del Cinema di Venezia nel 2009 con la sua prima opera cinematografica intitolata Women Without Men, dedicata all’Iran nel 1953. Per la prima volta in Italia, Neshat presenta a Matera due nuovi lavori tratti dal suo ultimo lungometraggio Looking for Oum Kulthum (2017).
La fotogallery delle nuove opere video dell’artista iraniana Shirin Neshat e del talk in sala Levi (foto www.SassiLive.it)