Con una cerimonia ufficiale promossa in mattinata nello spazio antistante il Palazzo della Provincia di Matera in via Duni è stato ufficialmente consegnato alla città di Matera il busto in bronzo di Giovanni Pascoli, poeta e professore di latino e greco che ha vissuto proprio nella città dei Sassi la sua prima esperienza da insegnante al liceo Classico, all’epoca ospitato nei locali di Palazzo Lanfranchi. Una data non casuale visto che proprio oggi ricorre il 106° anniversario della scomparsa del poeta di San Mauro di Romagna, oggi San Mauro Pascoli, scomparso a Bologna il 6 aprile del 1912. Il busto del Pascoli, che poggia su un pilastro in marmo sul quale sono stati scolpiti versi di celebri poesie o frasi che ricordano Matera, è stato realizzato dall’artista materano Raffaele Pentasuglia, che ha partecipato alla cerimonia in compagnia del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e degli assessori Nicola Trombetta, Paola D’Antonio, Mariangela Liantonio e Adriana Violetto, del consigliere comunale e presidente della Fondazione Matera 2019, Salvatore Adduce, del sindaco di San Giovanni Pascoli, Luciana Garbuglia e dell’assessore comunale di Viggiano, Rosita Gerardi. Presenti anche un gruppo di studenti del Liceo Classico Duni e alunni delle scuole materane Pascoli, Minozzi e Nitti, accompagnati dai rispettivi docenti. Il busto, suggerito da Giovanni Caserta quando era in carica la giunta Adduce per ricordare anche a Matera il poeta che aveva insegnato nel liceo Duni, viene collocata sei anni dopo la sua realizzazione da parte dell’artista materano Raffaele Pentasuglia, che aveva realizzato due copie identiche, una già installata a Viggiano, l’altro centro lucano in cui ha insegnato Giovanni Pascoli.
Dopo il ritrovo di autorità e cittadini la cerimonia è stata avviata con letture di poesie di Giovanni Pascoli a cura di Massimo Lanzetta.
A seguire gli interventi del sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri e di Luciana Garbuglia, sindaco di San Mauro Pascoli (Cesena-Forlì), il paese che ha dato i natali al poeta romagnolo e dell’assessore comunale di Viggiano, Rosita Gerardi. P. Un incontro che ha sancito anche il gemellaggio tra le due città e l’avvio del progetto “I luoghi di Giovanni Pascoli”, che coinvolge Matera, San Mauro Pascoli e Messina. La cerimonia, allietata dalle note del complesso bandistico “Città di Matera Francesco Paolicelli”, si è conclusa con l’intervento dello storico materano Giovanni Caserta, che ha voluto fortemente l’installazione del busto di Giovanni Pascoli e la scopertura del busto, avvenuta mentre il complesso bandistico eseguiva la marcia “La gioiosa”, composta da Nunzio Vincenzo Paolicelli e ispirata da una sua poesia.
“Il progetto “I luoghi di Giovanni Pascoli” – è stato ricordato durante la cerimonia – prende vita dalla visione complessiva di MaterAcademy, che, grazie al Patrocinio morale delle due Amministrazioni Comunali di Matera e San Mauro Pascoli, ha creato le condizioni per agevolare il dialogo e quindi presentare uno scenario di solidale integrazione tra i Territori e le Istituzioni, coinvolgendo il Museo Pascoli e l’Accademia Pascoliana (con sede presso l’Università di Bologna), cogliendo i suggerimenti della sagace ed esperta figura dello storico materano Giovanni Caserta, che ha sottolineato la scelta “pedagogica” del luogo scelto per l’installazione. “Quando gli alunni attraverseranno via Duni per raggiungere la Minozzi potranno ammirare il busto di questo illustre poeta che ha insegnato al Liceo Duni, in quello che prima era il seminario Lanfranchi e che oggi ospita il museo d’arte medievale e moderna, dall’ottobre 1882 all’agosto del 1884. Nel 1886 raggiunge anche Viggiano, che fu definita dal poeta l’Antissa della Lucania, per le similitudini riscontrate con la sua Romagna. A Viggiano fu ammaliato anche dalla tradizione dell’arpa che ancora oggi viene tramandata dai musicisti che suonano questo strumento.
Perchè proprio qui il busto di Pascoli? “Dove adesso c’è la Provincia di Matera, all’epoca c’era una villa fatta costruire da Enrico Mele, che insegnava Scienze e Tecnica al Liceo Duni. Fu qui che incontrò Giovanni Pascoli. Nello spazio antistante la Provincia dove oggi abbiamo inserito il busto del Pascoli c’era un orto botanico e proprio nel punto in cui lo ricordiamo probabilmente si è seduto per pensare alla sua Romagna e comporre i primi versi dedicati alla sua terra contenuti nella sua nota poesia. I versi furono pubblicati sulla Cronaca Bizantina e quando lo avvisarono Pascoli ricordò al suo interlocutore che a Matera non si vendevano i giornali. Qui le condizioni di vita erano misere ma comunque sempre dignitose, anche se, come ha ricordato Caserta, nella sua angusta stanza dove abitava durante il soggiorno a Matera sentiva trombettare le zanzare e il rumore dei topi. Il pellegrino della vita e cavaliere errante ha sempre amato i fanciulli e fu proprio nella città dei Sassi che imparò ad insegnare. Pascoli, che ha sempre amato i suoi allievi e ha trasferito questa sua passione nelle favole dedicate ai bambini, a Matera ha portato il vento del nord, l’insegnamento di Carducci e ha scoperto il genio del materano Nicola Festa”.
Con il patrocinio e il supporto delle Amministrazioni comunali, del Museo Giovanni Pascoli di San Mauro, dell’Associazione Sammauroindustria che organizza ogni anno il Festival Pascoliano e le celebrazioni dedicate all’insigne Poeta, con il contributo scientifico di esperti studiosi e letterati amanti delle opere e della figura del Pascoli, MaterAcademy si propone di organizzare convegni, seminari e rappresentazioni pubbliche dedicate a celebrare la figura dell’illustre poeta, unendo la Romagna e Matera in molteplici e durature iniziative. Il ruolo attivo e propulsore di MaterAcademy permetterà di realizzare una solida cooperazione culturale e letteraria, ma anche iniziative volte allo sviluppo dell’interscambio commerciale e turistico tra le città ed i territori. Prossimo atto sarà infatti la organizzazione di un convegno dal titolo “I luoghi di Giovanni Pascoli” in cui saranno presenti anche le altre città elettive del poeta, ovvero Messina e Barga di Castelvecchio, proseguendo poi per la celeberrima rappresentazione del Festival Pascoliano da portare a Matera e nelle altre città, sempre con la unitaria regìa dell’Associazione Sammauroindustria, dando spessore ulteriore e più esteso alle splendide tradizioni agostane della città natale del Poeta, San Mauro Pascoli.
L’omaggio al poeta Giovanni Pascoli è cosa buona e giusta ma che ha fatto “arretrare” l’opera d’arte dell’artista materano Franco Di Pede già installata da alcuni anni proprio nel punto dove oggi c’è il busto dedicato al poeta romagnolo. Una scelta che secondo l’artista Di Pede ha messo in ombra la sua opera denominata “La cultura” e che quindi sarebbe stato più giusto installare questo bronzo nella piazzetta adiacente il Palazzo Lanfranchi e già intitolata a Giovanni Pascoli. “Con questa decisione – dichiara Di Pede – l’aiuola antistante la sede della Amministrazione Provinciale di Matera diventa un deposito di opere d’arte. E’ doveroso ricordare infatti che nel 2006 l’assessore provinciale alla cultura in carica, Rosa Rivelli, volle fortemente installare in questo spazio verde tre opere dell’artista Franco Di Pede denominate “Il lavoro”, “Il gioco”, “La cultura”. Oggi, in una delle tre aiuole, è stato inaugurato un busto dedicato a Giovanni Pascoli, mettendo in posizione arretrata quella dell’artista Franco Di Pede, proprio quella dedicata alla cultura e documentata nel catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea edito nel 2014, di cui copia è depositata nella Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani di Matera”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’inaugurazione del busto di Giovanni Pascoli nell’aiuola antistante la Provincia di Matera (foto www.SassiLive.it)