“La cultura, con il suo carico di identità, tradizione einnovazione rappresenta, di fatto, una risorsa per la crescita a tutti i livelli.È una risorsa anzitutto per la costruzione e lo sviluppo della comunità. Non vi può essere una comunità senza un substrato culturale che ne fondi in maniera profonda il suo essere. È intorno alla nostra cultura che si è generata nel tempo la nostra identità, il nostro essere lucani”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, all’inaugurazione del progetto espositivo “LucaniaTerraMadre, Nuove visioni di una terra antica”, la collettiva di opere pittoriche degli artisti Maria Ditaranto, Giovanni Spinazzola e Dino Ventura.
Cicala, dopo aver ringraziato gli esponenti istituzionali presenti alla manifestazione e, in particolare, gli artisti, il critico e giornalista Rino Cardone, e la gallerista e curatrice della mostra Grazia Lore, si è soffermato sul valore delle radici e dell’identità “Solo se ne siamo consapevolipossiamo aprirci al mondo, relazionarci con il resto dell’universo senza temere che questo atteggiamento di apertura possa in qualche modo rendere meno solida la nostra visione del mondo stesso. Si tratta di una via per vivere la modernità consapevoli che si possa andare incontro al futuro con il carico di storia e tradizione che nei secoli siamo riusciti a costruire”.
“Questa iniziativa ricca di significati e simboli- ha sottolineato Cicala – momento che avevamo sperato di vivere in un contesto ben diverso, si incornicia al meglio in questo difficile anniversario dei cinquant’anni della Regione. Nonostante tutto abbiamo voluto tener fede al nostro impegno, per rendere omaggio ai tre artisti e soprattutto per offrire ai cittadini lucani un ulteriore pezzetto della propria cultura e della propria storia.Chi visiterà il Consiglio regionale avrà come cartolina qualcosa di bello. Io sono convinto che la bellezza renda migliori, elevi dalla quotidianità e dai suoi inciampi. Di fronte ad un bel quadro, per goderne fino in fondo, siamo costretti a dedicare del tempo.In una società che corre ed è tendenzialmente distratta, l’arte, foriera di creatività, sviluppo, nuove idee e nuovi progetti, ci costringe alla riflessione”.
Soffermandosi poi sul valore economico della cultura, il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata ha ricordato quanto riconosciuto dallo statuto regionale a tal proposito: “La cultura è una risorsa per la crescita”. Ricordando le parole del Ministro Franceschini di qualche giorno fa: “Investire in cultura rappresenta anzitutto una scelta economica”, Cicala ha citato alcuni dati: “L’Italia è il Paese che ha investito più risorse del PNRR, quasi 7 miliardi, nel settore della cultura.Ancora, il report annuale della Fondazione Symbola “Io sono Cultura”, dello scorso agosto, ha aggiornato i dati per il 2020: il sistema produttivo culturale e creativo vale 84,6 miliardi di euro, corrispondenti al 5,7% del valore aggiunto italiano ed attiva complessivamente 239,8 mld di euro.Parliamo cioè di una fonte significativa di posti di lavoro e ricchezza, un motore di innovazione per l’intera economia che agisce come un attivatore della crescita di altri settori, soprattutto legati al turismo. I numeri dimostrano che la cultura è uno dei motori dell’economia italiana.Di fronte a questi dati resto convinto che tutto questo possa realizzarsi anche in Basilicata, attraverso l’implementazione di un nuovo modello economico, fatto di salvaguardia dell’ambiente, protezione del territorio, cura dei luoghi, attenzione al bello, investimenti nel patrimonio storico, artistico ed architettonico. Come Consiglio regionale, vogliamo dare il nostro contributo a questo grande progetto.E stasera lo facciamo attraverso l’arte pittorica e il bello”.