Sabato 6 maggio alle ore 19:30 presso la sede del Distretto del Mobile imbottito, in via Sette Dolori n. 12 a Matera nel Sasso Barisano è in programma la mostra di Maurizio Boiani, in esposizione fino al prossimo 31 maggio.
La mostra, come quelle dei mesi scorsi dedicate agli incisori associati di Matera, ad Alfredo Bartolomeoli, a Guido Navaretti, a Roberta Zamboni, a Bonizza Modolo, a Gianni Favaro, a Vladimiro Elvieri e Maria Chiara Toni, rientra nella celebrazione dei quarant’anni di attività della “Grafica di via Sette Dolori” di Matera.
Maurizio Boiani nasce a Caselle di Crevalcore ( Bologna) il 18 Novembre 1945. Vive e lavora a San Pietro in Casale ( Bologna)
Fra le sue passioni, che si sono concretizzate, bisogna annoverare anche la pittura, disciplina che ha fatto sua sin da bambino.
Si considera un autodidatta anche se ha frequentato, saltuariamente, lo studio del pittore Pietro Scapardini.
Nel 1994 si è avvicinato all’arte della calcografia.
I suoi maestri sono stati Clemente Fava e Manuela Candini.
Boiani fa parte dell’ A.L.I. “Associazione Liberi Incisori – Luciano De Vita” di Bologna e dell’A.I.E. “Associazione Italiana Ex Libris” di Somma Lombardo (VA).
Sue opere sono presenti nei volumi: “Repertorio degli Incisori Italiani” vol. III, IV, V, VI – ed. Edit Faenza.Catalogo , “Borghi e Frazioni in Musica – opere incise, immagini della campagna bolognese, San Pietro in Casale e Comuni limitrofi” ( 2004) e “Incisori Italiani Contemporanei”, a cura dell’Associazione Nazionale Incisori Italiani, Vigonza (PD) 2006 .
Visitare una mostra di Maurizio Boiani e avere la possibilità di dialogare con lui sul suo percorso artistico – scrive Luigi Samoggia – è un’esperienza di straordinario interesse per diversi motivi. L’entusiasmo interiore col quale presenta il suo instancabile lavoro e ogni sua singola opera, grafica o pittorica, traspare dalle sue parole con il fervore che anima il neofita che ha risposto alla sua più autentica vocazione, celata da lungo tempo, finalmente scoperta ed abbracciata per corrispondervi con appassionata dedizione.
Ed è ciò, come egli racconta, che gli è occorso in età non più giovanile ma ancora in grado di compiere scelte che incidono in maniera determinante e duratura. Il cammino per impossessarsi degli strumenti dell’arte figurativa non ha avuto per Boiani un traguardo di breve respiro; quanto poteva essere utile per assecondare soltanto un non impegnativo o marginale interesse non corrispondeva certo alla volontà di chi intendeva invece dedicarsi, con seria e determinata intenzione, ad esprimere con adeguata preparazione una propria originale creatività.
Così è stato. E, anche senza fare riferimento ai primi diretti maestri ai quali si è affidato, si avverte che la conoscenza e l’attento studio di quanto la scuola contemporanea bolognese di pittura ha espresso, e soprattutto la conoscenza della grafica prodotta dai maggiori artisti, abbiano avuto un ruolo determinante nella formazione di Boiani. Uno studio e un apprendistato veramente severi si rendono inoltre evidenti nella straordinaria abilità operativa acquisita nell’uso delle più complesse tecniche di incisione e stampa.
Sorprende constatare come in un tempo relativamente breve, la “bella avventura” da lui intrapresa abbia consentito di pervenire a risultati di abilità pratica e a sensibilità espressive raggiungibili, di norma, soltanto dopo lunga rigorosa disciplina e costante applicazione.
Maurizio Boiani, come ogni appassionato della propria creatività, non può riservare a sé i segreti del suo studio: sulle orme degli antichi e più moderni autentici maestri sente tutta l’urgenza di condividere le proprie esperienze e le costanti conquiste con altri che sappiano comprendere il rigore del suo straordinario artigianato, e soprattutto mettersi in “ascolto” del suo sensibile linguaggio artistico.
Quella dell’incisione è un’arte che permette di andare a ritroso nel tempo, dove l’antica manualità diventa base di ricerca di un’arte dalle possibilità infinite, dai mille contenuti, che sa esprimere la poetica del nostro vivere. Le esposizioni curate dall’associazione “Grafica di via Sette Dolori” hanno mostrato l’esito finale di un’arte che, per gli esperti maestri fondatori Vittorio Manno e Angelo Rizzelli, non ha segreti da custodire. Nello spirito della divulgazione dell’arte incisoria, sono stati organizzati due corsi di xilografia, il primo già tenuto da Alfredo Bartolomeoli, l’artista che ha aperto la rassegna dei maestri incisori italiani. Il secondo corso intensivo “Dalla xilografia al libro d’artista”, sulla tecnica di realizzazione di un’edizione d’arte, sarà diretto da Marina Bindella, artista e docente di Storia della Grafica, dal 5 al 12 luglio 2017 in concomitanza con la mostra delle sue opere, che chiuderà la ricca rassegna di artisti incisori. Le iscrizioni sono aperte fino ad un massimo di 15 corsisti.
La mostra dedicata a Maurizio Boiani resterà aperta dal 6 al 31 maggio 2017
L’esposizione è visitabile dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 dal lunedì al sabato, la domenica previo contatto telefonico.
Per informazioni e contatti sulla mostra e sul corso “Dalla xilografia al libro d’artista” :
Vittorio Manno 3478032495, Angelo Rizzelli 3286310675, Daniela Cataldi 3203926454