Il 2015 è stato un “anno d’oro” per i musei italiani. Lo ha ribadito il Ministro per i beni e le attività culturali e del turismo Dario Franceschini in occasione del tradizionale incontro con gli esperti del settore.
In questo panorama si è distinto anche il Polo Museale Regionale della Basilicata che ha registrato un aumento esponenziale di visitatori e di incassi, collocandosi al secondo posto nella graduatoria nazionale, dopo il Piemonte, per aumento in percentuale del numero di presenze nei musei.
Tra i musei del Polo la differenza l’ha fatta Palazzo Lanfranchi che con i suoi 39.208 visitatori (+ 23.15%) risulta il museo più visitato con un trend di crescita continuo e significativo: 21.674 visitatori nel 2013; 31.839 presenze nel 2014 (grazie alla grande mostra Pasolini a Matera. 50 anni dopo il Vangelo secondo Matteo che da sola, da luglio 2014 ad aprile 2015, ha fatto 35.209 presenze).
Viene confermata la strategia culturale del museo casa comune della cultura aperta ed inclusiva, uno dei motori del processo Matera – Basilicata 2019 e punto di riferimento per la vita culturale di Matera e del territorio.
Ricordiamo sinteticamente le tappe fondamentali del percorso compiuto dal Polo Museale e in particolare dal Museo di Palazzo Lanfranchi nell’anno appena concluso:
in occasione della scomparsa del grande regista cinematografico Francesco Rosi – fortemente legato a Matera e alla Basilicata dove ha girato tre film (C’era una volta, 1967; Cristo si è fermato a Eboli, 1979; Tre fratelli, 1981) – è stata organizzata la rassegna Il cinema della verità, con la proiezione di 5 film e il documentario di Roberto Andò sulla vita del regista.
Per il finissage della mostra Pasolini a Matera. 50 anni dopo il Vangelo secondo Matteo, sono stati proiettati i film che compongono la “trilogia della vita del regista, poeta, cineasta e intellettuale friulano: Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte.
Ad aprile è stato inaugurato il nuovo allestimento della Collezione d’Errico, a cui ha fatto seguito la mostra Dal Paesaggio ideale al pittoresco. Trentadue dipinti della collezione di Camillo d’Errico, tenutasi a Palazzo San Gervasio nella storica dimora del fondatore, consolidando in questo modo un rapporto di proficua collaborazione istituzionale del Polo Museale con il Comune di Palazzo San Gervasio e l’Ente Morale Camillo d’Errico.
E’ stata rinnovata la collaborazione con il Festival della Città delle 100 Scale, presente a Lanfranchi con una performance di danza internazionale che ha visto la partecipazione di Lali Ayguadé e Nicolas Ricchini in Incognito, su coreografia Lali Ayguadé; Physical Momentum Project Scenic con Hector Plaza e Francisco Lopez Juan in Postskriptum, su coreografia di Francisco Cordova Azuela; Ayala Frenkel e Gil Kerer in Beetwen Us, coreografia Gil Kerer.
Nel campo della musica si è dato vita a un progetto di rilevanza internazionale che ha posto al centro la valorizzazione dell’organo rinascimentale della Chiesa di Sant’Antonio di Salandra (un raro esemplare che conserva l’originaria strumentazione meccanica), dove il M° Francesco Cera ha eseguito le musiche del compositore lucano Giovanni Maria Trabaci [Irsina 1575 ca. – Napoli 1647].
Nel mese di settembre al Museo Nazionale Archeologico della Siritide a Policoro, in collaborazione con l’Associazione Culturale i Colori dell’Anima è stata allestita la mostra Carlo Levi tra memoria e presente 1935 – 2015, in occasione delle celebrazioni per il 40° anniversario della scomparsa dell’Autore del Cristo si è fermato a Eboli.
Grande attenzione è stata riservata alla fotografia con l’organizzazione di ben tre importanti mostre: Ludovicu di Mariano Silletti, un lavoro che che ha ottenuto il riconoscimento della Commissione del WRA – World Report Award che all’unanimità ha attribuito il premio all’autore delle fotografie per «la qualità del racconto che è riuscito a unire il mondo reale della cronaca ad un mondo lontano, fatto di terra, persone e luoghi nascosti».
A distanza di pochi giorni ha fatto seguito la mostra I Sassi di Matera. Viaggio in Lucania di Carlo Levi di Mario Carbone, fotografo e documentarista – particolarmente interessato all’indagine sociale – che realizzò nel 1960 un’ampia campagna fotografica in Basilicata, accompagnando Carlo Levi nel viaggio preparatorio per il grande telero Lucania 1961 (per il centenario dell’Unità d’Italia), esposto nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi.
L’ultimo appuntamento è stato con un autore materano, architetto e fotografo di professione: Nico Colucci che con la mostra Paesaggi probabili (ancora aperta) ha compiuto un’operazione di decostruttivismo fotografico.
A settembre i Musei Archeologici di Venosa, Potenza e Metaponto hanno ospitato la rassegna: Remix the Cinema – Il Vangelo secondo Pasolini tra memoria e futuro che aveva esordito a Palazzo Lanfranchi. Una produzione commissionata dal Polo Museale a Action30 e finanziata dal Mibact nell’ambito del progetto Expo e territori tesa a valorizzare il patrimonio culturale nazionale iscritto nella lista UNESCO.
Un ulteriore momento d’incontro con l’arte contemporanea è stata l’esposizione (ancora in corso) nella Chiesa del Carmine della mostra di Elisabetta Benassi – In gran multitudine a cura di Bonito Oliva che ha chiamato a raccolta oltre quaranta artisti internazionali per un grande progetto espositivo, L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte, dislocato su tutto il territorio nazionale. La mostra, voluta dal Polo Museale della Basilicata, si svolge con il patrocinio di EXPO 2015 e la collaborazione del MiBACT e del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
In dicembre c’è stata anche l’esposizione del Presepe preghiera di Raffaele Pentasuglia, allestito in una delle sale d’Arte Sacra di Palazzo Lanfranchi.
L’anno si è chiuso con la mostra Intorno ai viaggi in Lucania di Ernesto de Martino realizzata in occasione del 50° anniversario della morte del grande etnologo e antropologo napoletano, a cura di Marta Ragozzino. La mostra (anche questa ancora in corso) apre con 40 fotografie di Arturo Zavattini scattate a Tricarico nel giugno 1952, durante il primo viaggio di Ernesto de Martino in Lucania. E’ possibile vedere brani da documenti video come Lamento funebre di Michele Gandin (che accompagnò de Martino in un successivo viaggio), la Passione del grano di Lino dal Fra’, Nascita e morte nel meridione di Luigi Di Gianni insieme a scene tratte dal film Il Demonio di Brunello Rondi e stralci di contributi video e importanti interviste di Rocco Brancati. Sulla parete principale di una grande scatola visivo-sonora, al centro della mostra, i visitatori possono assistere alla proiezione di Magia lucana, documentario diretto da Luigi di Gianni con la consulenza scientifica di Ernesto de Martino; sulle pareti laterali scorrono immagini dal forte potere evocativo tratte da diversi documentari di Di Gianni realizzati in Basilicata e da altre fonti visive. All’interno della scatola è possibile ascoltare il radio-documentario di Ernesto de Martino trasmesso nel 1954 dal canale nazionale di Radio 3 RAI. Il montaggio delle immagini è stato curato da Luca Acito/StudioAntani.
«Come ha ricordato il Ministro Franceschini, nel 2015 i risultati del Polo museale della Basilicata sono stati ottimi – ha dichiarato il Direttore del Polo Marta Ragozzino – ma noi non ci accontentiamo, dobbiamo fare ancora meglio. In questi mesi abbiamo completato la consegna delle strutture museali che compongono il Polo museale lucano senza smettere di portare avanti una programmazione culturale innovativa ed inclusiva, capace di coinvolgere la comunità locale ma anche di stimolare ed incuriosire i visitatori, che sempre più numerosi raggiungono la nostra città e la nostra regione anche grazie al forte richiamo di Matera-Basilicata 2019 e che vogliamo considerare dei cittadini temporanei, in linea con il metodo definito dal Dossier di candidatura. Dobbiamo essere consapevoli, conclude Ragozzino, della grande responsabilità che abbiamo e procedere con entusiasmo lavorando ancora meglio e soprattutto tutti insieme».