“Materia tra cielo e terra”. Questo il tema della mostra d’arte di Irene Albano, a cura dello storico dell’arte Fiorella Fiore e inaugurata sabato 21 novembre a Matera presso lo Studio Arti Visive diretto da Franco Di Pede. La mostra resterà aperta tutti i giorni fino al 30 novembre, dalle 17.00 alle 20.30 con ingresso libero.
Irene Albano, artista prolifica, presenta le opere prodotte nel 2015, sempre in linea alla poetica del binomio Arte-Natura, ma ricche di nuovi spunti e sperimentazioni tecniche che testimoniano l’evoluzione della sua ricerca. Alla terra, ai fiori, alle foglie, elementi propri del linguaggio dell’artista, si aggiungono stratificazioni materiche date da tessuti e da reti, in grado di modulare il colore con nuovi effetti di luce: la pittrice crea una superficie fortemente espressiva, attraverso un procedimento lungo, laborioso, a metà tra il mero dipingere e lo scolpire. Il fuoco, elemento che da sempre caratterizza la tecnica di Irene Albano, viene utilizzato nella fase finale come una firma che, attraverso l’arte, denuncia la distruzione che l’uomo opera sull’ambiente. Come scrive Angelo Bianco, critico d’arte: “aperta così alle dimensioni astratte della mente e a quelle liriche dell’intimo, l’opera funziona secondo gli effetti dello spaesamento e adotta il linguaggio enigmatico dell’artificio. Questo, rinunciando alla naturalità, rende precario ogni equilibrio tra forma e senso, figura e significato; così l’essenziale si annulla e la figurazione non vale più per sé, ma come escamotage per mettere in atto le strategie dello sguardo poetico o la sostituzione di codici o la disarticolazione delle regole percettive. Disegno, pittura, scultura, si fondono, il pensiero prende corpo nelle tracce segniche, nelle macchie cromatiche, nella materia modellata”.
Durante il vernissage, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Matera Raffaele De Ruggeri sono intervenuti il Presidente dello Studio Arti Visive, Franco di Pede, il critico d’arte Angelo Bianco e la curatrice della mostra, Fiorella Fiore.
Nell’occasione Franco Di Pede ha voluto ricordare la figura e l’opera dell’ex Soprintendente ai monumenti della Basilicata Michele D’Elia, che all’indomani del terremoto del 1980 recuperò tante opere d’arte affinchè non andassero perdute. Inoltre Di Pede ha ricordato la studentessa italiana valeria Soresin, uccisa dai terroristi a Parigi. Franco Di Pede ha sottolineato lo sforzo profuso nel corso degli anni dallo Studio Arti Visive fin dal 1964. “Dall’anno della sua fondazione, ha ricordato Di Pede, ha dato vita ad attività culturali che nel corso degli anni si sono rivelate di ampio respiro e capaci di inserire Matera nel contesto nazionale e internazionale. Lo Studio Arti Visive è stato seriamente impegnao nella comunicazione, nella selezione dei valori, nella valorizzazione delle energie locali e nazionali degne di ogni considerazione. In oltre 50 anni di attività non si è limitato a recepire il pensiero degli artisti allestendo mostre personali e collettive, rassegne di rilievo, conferenze, dibattiti, incontri ma ha scandagliato l’animo e l’intelligenza degli stessi artisti, conducendo con le loro opere presso centri di cultura, di educazione, di ricreazione e di lavoro, di soggiorno e turismo, effettuando, per la prima volta in Italia, questo tipo di esperimento. Iniziative come “Matera Oggi” e “Artisti materani a Trento” hanno creato una osmosi tra nord e sud, facendo conoscere le esperienze più significative dei nostri artisti nei centri più qualificati d’Italia. Di particolare rilievo è l’azione che da sempre lo Studio ha condotto e conduce per la conoscenza, la salvaguardia, la conservazione e il recupero degli antichi rioni Sassi. Altra esperienza significativa e qualificante, a tal proposito, è stata quella di inserire nel contesto della mostra “foto e progetti” dei Sassi, presentata in tutto il mondo, a cominciare dal post terremoto 1980, quella delle opere grafiche di artisti lucani, cartelle tra l’altro conservate nel museo di Castelvecchio di Verona e del Castello Sforzesco di Milano. Lo Studio ha inoltre favorito l’inserimento degli artisti lucani negli spazi pubblici come l’Istituto di Spiritualità Sant’Anna, il Decamerone di Timmari e il borgo La Martella e ha denunciato l’assenza in Basilicata di un archivio degli artisti che operano sul nostro territorio”.
Michele Capolupo
La fotogallery della mostra di Irene Albano e uno scatto con Michele D’Elia e sua moglie che risale ad un incontro promosso presso lo Studo Arti Visive di Matera (foto www.SassiLive.it)
Biografia di Irene Albano
Irene Albano nasce a Pisticci in provincia di Matera il 28 gennaio del 1950.
Laureata in Lettere Moderne è esperta di storia dell’arte moderna e contemporanea.
Dopo gli inizi come artista figurativa con colori intensi e decisamente mediterranei, inizia a sperimentare tecniche e materiali, sino ad arrivare alla tecnica mista attuale. Seguendo un progetto fondato sul binomio Arte-Natura, tratta materiali, segni e colori con il fuoco che diverrà sempre più uno degli elementi caratterizzanti della sua produzione. Decide di utilizzare i suoi quadri come strumento di denuncia e crea le combustioni, tavole a tecnica mista, dove gli elementi naturali applicati vengono sottoposti all’azione distruttrice del fuoco, così come avviene nella realtà con incendi e devastazioni varie.
Ha esposto in diverse città italiane con mostre personali e rassegne regionali e nazionali e nel 2013 ha partecipato anche al Present’Art Festival di Shanghai in Cina.
Ultime mostre personali:
2012 – Combustioni /Opere 2011-2012, Palazzo dell’Annunziata, Matera
2013 – I segni accesi della mente, Museo Provinciale,Potenza
2014 – Segni materici / Opere 2011-2013, Marcello Sassone Arredamenti, Marconia
Sedimenti, Sala Consiliare, Pisticci
Opere Scelte 2001- 2014, Circolo La Scaletta, Matera
2015 – Opere scelte 2015, Palazzo del Comune, Pisticci