Gli oggetti d’arte e d’arredo in alabastro di Gloria Giannelli realizzati nella sua bottega e gli oggetti d’arte di arredo in cristallo di Luciano Bandinelli, titolare della Grotta del Cristallo a Colle Val D’Elsa. Sono i protagonisti di questo fine settimana a Matera per la promozione dell’artigianato artistico toscano, inserita nell’ambito della rassegna “La Basilicata incontra la Toscana” a cura dell’agenzia di comunicazione Più Design Group di Monica Bartalozzi e con il sostegno di Litocart di Bruno Vanzi. L’iniziativa, che si è svolta per oltre un mese attraverso una serie di incontri culturali e gastronomici all’interno di Casa Cava è inaugurata con la mostra d’arte “I ritratti di Sergio Vacchi”, il maestro dell’informale, artista considerato uno dei protagonisti più importanti della pittura italiana del ‘900. Le opere d’arte si possono ammirare a Casa Cava fino al 6 maggio 2018.
Gloria Giannelli spiega i prodotti che ha deciso di portare a Matera per questa iniziativa: “Il mio prodotto è veramente tipico di Volterra perchè l’alabastro è una pietra di Volterra che si lavora dal tempo degli Etruschi. Si tratta di un prodotto unico che viene promosso in una città unica come Matera. E’ un prodotto totalmente fatto a mano, in tutte le fasi della lavorazione. Per i miei oggetti utilizzo il miglior alabastro presente sul mercato, lo seleziono e lo lavoro interamente a mano. Prima si lavora al tornio, si fanno le forme e le basi. Poi si fanno le decorazioni o i mosaici a seconda degli oggetti da realizzare. Io prevalentemente realizzo oggetti d’arredo, perchè l’alabastro è una pietra ornamentale e un oggetto in alabastro deve essere bello. L’alabatro è una pietra porosa, abbastanza facile e quindi gli oggetti in alabastro devono essere da guardare e da ammirare e devono essere belli, un po’ come Matera, tutta da ammirare e da scoprire”.
Luciano Bandinelli, titolare della Grotta del Cristallo, illustra i prodotti che ha scelto per questa esposizione: “Ho avoluto portare prodotti tipici toscani sopratutto per quanto riguarda l’enogastronomia. Avendo dei vini importanti come il Brunello di Montalcino e il Chianti dell’area fiorentina e senese ho pensato di portare dei calici da degustazione, lavorati a mano, molati, incisi. Questa è la tradizione della nostra famiglia, io sono alla seconda generazione. La nostra manifattura è sempre stata da sempre il taglio, l’incisione, la molatura, quelle opere di decorazione che arricchiscono il calice con decorazioni particolari che rappresentano il vino, il grappolo dell’uvo, il contesto della Toscana. Essendo questa manifestazione che presenta un binomio tra Basilicata e Toscana ho pensato di portare un po’ di Toscana nel bicchiere, non solo dentro ma anche fuori, ovvero nel disegno, nella rappresentazione dell’uva e del contesto del vino. Inoltre presento altri oggetti di mia produzione, che sono delle piramidi scolpite che assomigliano a stalattiti e stalagmiti legate alle grotte e un dispenser per calici, un contenitore sul tavolo di calici. Anzichè rinchiudere i calici dentro una vetrinenetta è bello pensare di condividere con amici e parenti oltre al vino anche il bicchiere. E averlo a disposizione sul tavolo pronto per l’uso e da servire il vino, credo che sia un modo diverso di avere una tavola arricchita e adornata e avere la facilità e la bellezza dell’oggetto lavorato a mano”.
Michele Capolupo
La fotogallery della promozione dell’artigianato artistico toscano – rassegna “La Basilicata incontra la Toscana” (foto www.SassiLive.it)