E’ dedicata al cinema e si chiama “La grande illusione”: è la mostra realizzata dal poliedrico artista di origini argentine e materano d’adozione Alejandro Pereyra, che ha sviluppato negli ultimi due anni la sua passione per la tecnica del papier collé, collage che prevede l’accostamento di pezzi di carta ricavati da quotidiani, periodici o manifesti pubblicitari di tutto il mondo. La mostra si inaugura a Matera sabato 27 giugno alle ore 19 presso lo Spazio Opera in Piazza Duomo 16 ma le opere di Pereyra sono allestite anche nella Galleria Opera di Via Ridola.
“La grande illusione” è una mostra organizzata da Opera Arte e Arti di Enrico Filippucci in collaborazione con CRACC srl Spin-off Università del Salento e con il contributo del main sponsor Mediolanum.
La mostra, patrocinata dall’Ambasciata d’Argentina, propone gli ultimi lavori dell’artista Alejandro Pereyra, argentino di Buenos Aires che ha scelto di lasciare il suo Paese alla fine del 2003 per trasferirsi con sua moglie nella città dei Sassi. Pereyra si è subito innamorato di Matera e utilizzando la sua professionalità specializzata nelle nuove tecnologie ha realizzato un progetto denominato 360Matera, che dava la possibilità alle attività economiche insediate negli antichi rioni Sassi o nel centro storico di realizzare un virtual tour implementato in un portale di forte richiamo turistico. Il progetto non è stato mai finanziato dagli enti locali e Alejandro Pereyra ha dovuto rinunciare ad un’iniziativa sulla quale aveva investito tante ore di lavoro oltre a risorse economiche private.
Alejandro Pereyra si è formato in Argentina nel campo del cinema, della sceneggiatura e della fotografia. Quindi ha deciso di abbandonare la pittura per sperimentare un nuovo linguaggio tecnico-stilistico basato su materiali e modalità esecutive ed espressive originali.
Avvalendosi di ritagli di giornale, brochures, manifesti pubblicitari di epoche e provenienze geografiche diverse, ricrea e ricompone, con la tecnica del papier collè, scene di film e ritratti di personaggi che hanno fatto la storia del cinema italiano e straniero.
Marilyn Monroe, Sofia Loren, Rita Hayworth, Marcello Mastroianni, Massimo Troisi, Charlie Chaplin, Pier Paolo Pasolini, Humphrey Bogart, scene di film come Pulp Fiction, Metropolis, Vacanze Romane, Django e Quarto Potere, cult indiscussi, sono tra i soggetti delle opere esposte in mostra.
Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università del Salento e curatore della mostra, descrive lo stile di queste opere molto originali: “In un’epoca in cui l’omologazione artistica e le tendenze à-la-page lavorano esclusivamente con le nuove tecnologie, le ricerche digitali, sempre più virtuali, la manualità guidata da un atteggiamento concettuale di Alejandro Pereyra costituisce l’ultima declinazione di un’espressione che usa un linguaggio antico e offre al tempo stesso nuovi stimoli non solo puramente “retinici”, ma mentali, riflessivi. Un segnale importante che merita certa considerazione nel panorama artistico d’oggi”.
La mostra, gestita e coordinata dalla Cooperativa Cave Heritage. Arte, Cultura e Turismo resterà aperta nelle due sedi di piazza Duomo e via Ridola fino al 27 luglio 2015 tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19,30. Resterà chiusa nei giorni festivi e il lunedì. L’ingresso è libero. Per informazioni contattare il numero 0835 256473 o inviate una mail a: info@operait.com .
Enrico Filippucci per Opera Arte e Arti e il curatore della mostra Massimo Guastella sono già al lavoro per presentare nelle prossime settimane anche un prezioso catalogo delle opere esposte a Matera da Alejandro Pereyra.
Il progetto della mostra “La grande illusione” di Alejandro Pereyra
Con una solida formazione nel campo del cinema, della sceneggiatura e della fotografia, la produzione artistica di Alejandro Pereyra, argentino di nascita, attinge a piene mani nel mondo della celluloide, dello star system, dei VIP, restituendoci delle icone sorprendenti per i materiali e le modalità di esecuzione. I suoi ritratti in primo piano di personaggi celebrati dell’età contemporanea non sono, tuttavia, esito del “fare pittura”, come a una prima distratta osservazione potrebbe sembrare, e tanto meno di eccessi virtuosistici di tecniche analogiche.
Un “pittore” che abbandonati i materiali pittorici “dipinge” con la tecnica del collage, così potremmo definire l’opera di Alejandro Pereyra, che mutua il suo media dalla lezione avanguardistica, storica del papier collé di George Braque, dal concettuale pionieristico Merzbild del tedesco Kurt Schwitters e sino ai decollages dei manifesti pop artistici di rotelliana memoria. Senza recidere il cordone ombelicale con la tradizione figurativa, Pereyra opta per l’utilizzo di materiale cartaceo che sapientemente, combina ricomponendo volti di personaggi noti. Affatto sono le riviste datate dagli anni 30 agli anni 90, alcuni periodici dei giorni nostri e poi ancora manifesti strappati nei giorni di pioggia ed anche biglietti, brochure o flyers, prelevati, quali ready made duchampian, in Italia ma anche in una distribuzione geografica internazionale, Argentina, Polonia, Israele, Germania, Francia, Uk che restituiscono immagini di donne e uomini. Ne scaturisce una somigliante ritrattistica da Marylin Monroe a Sofia Loren, da Pasolini a Marcello Mastroianni, da Che Guevara a Julio Cortázar, da Totò a Massimo Troisi, le cui forme sono date unicamente dall’uso delle carte stampate. In un’epoca in cui l’omologazione artistica e le tendenze à-la-page lavorano esclusivamente con le nuove tecnologie, le ricerche digitali, sempre più virtuali, la manualità guidata da un atteggiamento concettuale di Alejandro Pereyra costituisce l’ultima declinazione di un’espressione che usa un linguaggio antico e offre al tempo stesso nuovi stimoli non solo puramente “retinici”, ma mentali, riflessivi. Un segnale importante che merita certa considerazione nel panorama artistico d’oggi.
Biografia dell’artista
Alejandro Pereyra nasce a San Isidro, Buenos Aires nel 1970. La sua formazione inizia sui set degli spot pubblicitari a Buenos aires, dopo incomincia la carriera nel cinema nel’ università di Buenos Aires, parallelamente suona in diversi gruppi e frequenta il circuito underground, (negli anni ottanta il punk, dal 2000 al trip hop). La sua prima personale e stata nella galleria Bond street (buenos aires), altre mostre anche collettive al congresso de la nacion, galleria under El Argentino, en Palermo (buenos aires) e nel 2000 con lo scambio culturale di artisti del comune di Capri. Negli ultimi anni la sua produzione si concentra sulla tecnica del Papier collè, frammenti di vecchie riviste e giornali di ogni parte del mondo, anche quella più nascosta, vanno a comporre sue opere. Ogni quadro ha la sua identità rappresentando una realtà che crediamo di conoscere, ma se ci si avvicina si possono vedere le porte che aprono altri livelli di comunicazione. Da diversi anni vive e opera in Italia collaborando attualmente con la Galleria Opera Arte e Arti, di Matera. Le sue opere sono conservate all’interno d’importanti collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.
La fotogallery della mostra di Alejandro Pereyra (foto www.SassiLive.it)