Sono trentacinque, per cominciare: diversi musicisti, molti appassionati di fotografia, altri di arte, poesia, letteratura, grafica, c’è persino una “faccia da carro”, uno dei ragazzi che lo scorso anno realizzò il meraviglioso Carro della Bruna.
Sono i soci fondatori della Sezione Giovani del Circolo Culturale “ La Scaletta”, che , con un passaparola di piazza prima ancora che di scuole e di Università, venerdì 24 gennaio si sono ritrovati nella storica sede di via Sette Dolori per dare vita a un sodalizio fresco e nuovo ma che profuma della storia della nostra città.
Cinquantacinque anni fa dei giovani straordinari- “nani sulle spalle dei giganti” si definivano- in una regione che era considerata, Matera in testa dopo la visita di De Gasperi, la “vergogna d’Italia” ma che viveva del respiro di menti eccelse come quelle di Rocco Scotellaro, Carlo Levi, Pasolini, decisero di non voler essere più considerati dall’opinione pubblica “figli della vergogna” e vollero provare a dimostrare di essere “figli della storia”. Iniziò così grazie a loro un percorso faticoso e meraviglioso di rivitalizzazione e conoscenza dell’ineguagliabile risorsa costituita dai rioni dei “Sassi”, dal territorio della Murgia e dalle chiese rupestri, percorso che è arrivato a rendere Matera patrimonio dell’Umanità e oggi una delle sei candidate alla prestigiosa carica di Capitale europea della cultura 2019.
Alcuni di coloro che la città prese a chiamare “i ragazzi della Scaletta” non ci sono più, altri non solo sono cantastorie della avventura condivisa ma continuano con energia e entusiasmo a essere protagonisti del fermento culturale che attraversa Matera. Due di loro, Ivan Focaccia, Presidente della Scaletta e Michele De Ruggieri, socio fondatore e componente del Consiglio Direttivo, hanno battezzato la nuova realtà con lo spumante e col racconto di un ideale, di ciò che significa sognare , farlo insieme e della gioia di vedere quei sogni realizzati.
I giovani a Matera sono stanchi di sentirsi dire che da questa terra bisogna andar via, vogliono seminare, costruire e inventare. E , nel solco tracciato dalla Scaletta, i ragazzi di cinquantacinque anni fa hanno invitato i nuovi soci dai quattordici ai venticinque anni a cavalcare la libertà di inventare nuovi modi di fare cultura, arte, pensiero che muove, idea che conquista e quindi prospettive, lavoro, futuro in questo luogo delle meraviglie.
Non sarà un ricambio generazionale, ma un affiancamento, uno scambio di idee, di esperienze, di prospettive e di cammino.
Per quanti ragazzi oggi abbiano letto o visto le immagini di quel che Matera era solo sessant’anni fa, la forza dei sogni non potrà che essere visibile, la tenacia nell’aver provato e essere riusciti a costruire le fondamenta di quel che all’epoca sembrava un castello un aria, ossia ridare vita e dignità a un luogo condannato dalla miseria e dall’abbandono e forse destinato alla distruzione.
La sezione giovani continua a ricevere , dopo solo due giorni, richieste di adesione e già i ragazzi cominciano a pensare alle prime attività da realizzare. E’ già stata aperta una pagina facebook, un link dedicato del sito della scaletta è in allestimento e il passaparola si farà presto virale.
E la Scaletta nella città di Matera e nell’intera Lucania , ma anche nell’ intero territorio Italiano, andrà sempre più in alto…
Feb 05