Presentate nel pomeriggio negli Ipogei Motta in via San Bartolomeo 46, in prossimità di via Ridola a Matera le maioliche istoriate di Giuseppe Mitarotonda, che illustrano la breve parabola materana del conte Giovan Carlo Tramontano, uno dei personaggi più controversi della storia della Città.
Il conte fece il suo ingresso a Matera nel 1497 e fu ucciso il 29 dicembre 1514, vittima di una congiura ordita dall’intera comunità cittadina stanca di sopportare le vessazioni fiscali e tributarie imposte dal Tramontano. I nomi degli esecutori materiali del delitto non furono mai resi noti, conferendo al fatto di sangue un carattere politico. L’anno successivo la Città ottenne l’indulto per il reato, che fu archiviato con il pagamento di 10.000 ducati. La presenza del conte a Matera è evocata ancora oggi dal Castello Tramontano, una delle più significative testimonianze architettoniche della storia cittadina, che è possibile ammirare nel rione La Nera. Il maniero, costruito per volere del conte, dopo la sua morte non fu mai terminato e rimase a lungo abbandonato.
Al conte Tramontano potrebbe attribuirsi anche l’origine della cavalcata che accompagna il il carro della Madonna della Bruna, protettrice della Città, durante i festeggiamenti in suo onore del 2 luglio.
L’iniziativa, organizzata dal Circolo La Scaletta, è un’anteprima della mostra permanente del ciclo di maioliche istoriate del Maestro Mitarotonda, che illustrano per episodi la storia di Matera dalle origini all’Unità d’Italia. L’esposizione sarà inaugurata nei prossimi mesi.
L’ incontro è stato introdotto dai saluti del presidente del sodalizio materano, Francesco Vizziello e dalla presentazione del giovane socio, Silvio Festa. Seguiranno gli interventi dello storico Giovanni Caserta e di Mario Maragno, progettista e direttore dei lavori di consolidamento e restauro del Castello Tramontano, che ha ricordato anche il lavoro svolto dal senese Francesco Di Giorgio Martino, l’ingegnere militare alle cui teorie si è ispirata la costruzione del Castello Tramontano. Di Giorgio Martino ha vissuto tra Siena e Urbino e dal 1491 al 1497 ha lavorato a Napoli, in Calabria e in Puglia. La presentazione delle maioliche istoriate è stata affidata allo storico dell’arte, Edoardo Delle Donne, che ha dialogato con l’artista.
Le opere saranno esposte presso gli Ipogei Motta dal 23 al 28 luglio 2019 con i seguenti orari: dal martedì al vener: 16-21 e sabato e domenica 10-13 e 16-21. Ingresso libero.
Biografia di Giuseppe Mitarotonda
Giuseppe Mitarotonda è nato a Matera il 7 aprile del 1939.
Dopo una breve esperienza nel campo del design industriale, ha frequentato l’Accademia di belle Arti di Brera a Milano. Ritornato a Matera, nel suo laboratorio ha sperimentato varie tecniche operative, privilegiando infine il mosaico, le vetrate e soprattutto la ceramica. Intensa è stata in questo campo la sua collaborazione con Josè Ortega durante il soggiorno dell’artista spagnolo a Matera. Mitarotonda può essere definito un cronista per immagini della storia della città e delle tradizioni popolari lucane che, attraverso il suo lavoro, cerca di recuperare e divulgare, donando una personale interpretazione a fatti storici e leggende.
La fotogallery delle maioliche dedicate al Conte Tramontano di Peppino Mitarotonda (foto www.SassiLive.it)