In Basilicata nell’agosto 2023 si è tenuta la personale pittorica di Eva Fischer, strutturata come Mostra Diffusa in quattro luoghi distanti sul territorio ma che per programmazione degli uffici cultura e amministrativi e unendo forze e intenti si è ben ottenuta per dare continuità a un progetto importantissimo in corso dal 2015 per volere dello scrittore, storico, giornalista e curatore d’Arte Alan David Baumann: presidente della fondazione “ABEF” e del giornale “L’Ideale” entrambi a Roma.
La rilevante Mostra è dedicata all’Artista storicizzata – pittrice del 900 con indiscussa creatività e talento frequentemente rapportati a quelli di altri big del secolo menzionato. Nella famosa Via Margutta a Roma ai tempi si incontravano nel locale preferito i Maestri Picasso, Dalì, Chagall, De Chirico e altri nomi portentosi della storia dell’Arte.
Spesso con loro c’era Eva Fischer – e forse pochissime altre donne pittrici – a dialogare, a confrontarsi e a generare progetti e attività non solo ricreative. Fu un periodo artistico molto produttivo quello romano del 900 e ne conserviamo ancora stima e ammirazione.
Della Pittrice si potrebbe scrivere ancora tantissimo per raccontare le sue vicissitudini tristi e dolorose legate al periodo storico della guerra e della Shoah. Tutte le traversie per salvare se stessa e i pochi membri della sua famiglia scampati al Nazismo. Terrore e distruzione: orrendi crimini da menzionare per evitare altre simili ingiustizie. Protagoniste del suo fare per sfuggire fisicamente e intellettualmente alle tragedie umane, sono state la bicicletta e la pittura. La prima per muoversi o lavorare liberamente in città e l’Arte per necessità varie tra cui l’importante produzione di tele/documenti tutte sullo sterminio dell’Olocausto come storie figurative della tragica guerra. Una sorta di diario segreto che nascose per 5 decenni ed è ora eredità culturale ed emozionale da tramandare per non cancellare la memoria dei tempi bui e distorti, affinché mai più si ripropongano.
La Mostra qui da noi diffusa ha avuto come denominazione “La strada lucana dei colori” e ha riscosso attenzione e successo anche se la regione è piccola, i borghi che l’hanno accolta: Ruoti, Avigliano, Muro Lucano e il capoluogo Potenza rimarcheranno sempre la particolarità degli eventi. Le litografie e le incisioni selezionate per le date estive raffigurano esempi di vita serena, propositiva e colorata. Allestendo ho spesso incrociato lo sguardo di Alan bambino, ragazzo e poi uomo nei vari dipinti. Eva ritraeva il figlio e lo teneva a sé facendogli seguire le fasi pittoriche dall’inizio alla fine. Ora il modello di un tempo è consapevolmente il regista di questo film realistico e artistico.
Per Ruoti, primo borgo del tour d’Arte, il grande valore da mettere in evidenza è stata l’accoglienza per quasi cinque anni al deportato ebreo da Montecatini – passando per Avellino e poi Potenza – Alessandro BAUMANN, colui che divenne in seguito il suocero di Eva Fischer e il nonno di Alan David che ormai da qualche anno ci racconta passo passo della vita dei suoi famosi genitori, pronunciando i soli nomi come se parlasse di amici cari e costantemente presenti.
La curatela delle esposizioni per la Mostra Diffusa Eva Fischer in Basilicata si è avviata, come è accaduto per altre città italiane ed estere, da Roma. Per la Basilicata ha contribuito l’associazione EDM ARTELIER di Potenza.
L’idea attuale di BAUMANN figlio si svilupperà negli anni per far ricordare o conoscere la grande pittrice, ma soprattutto per collegarsi al tema delicato e ben memorizzato tra i più: la Shoah.
Terribili pagine di storia segnate tra righe e immagini col sangue degli assassinati, giustiziati e dispersi. Inconcepibili misfatti che a raccontarli ripropongono brividi e lacrime con grida di proteste.
Eva Fischer dipinse quelle pagine atroci della guerra contro gli ebrei per moltissimi anni. Alan David custode delle opere, afferma che per molti anni Eva ha dipinto e poi nascosto numerosi oli di grandi dimensioni, ognuno con una rappresentazione della Shoah e dei ricordi a essa collegati.
Mi sono permessa di chiedere se poteva utilizzare così tanto spazio dipingendo nel suo studio. Non c’era tanto spazio nella loro abitazione a Trastevere, no! Ma lei era brava a catalogarli e ad accatastarli, nonostante – come tutti gli Artisti – fosse disordinata. Nonostante donna super indaffarata, riuscì a trovare il tempo per la sua passione diventata anche un ottimo lavoro, e la costanza l’ha poi premiata e gratificata tra tutti gli amici Artisti del tempo.
In allestimento a Ruoti con il validissimo assessore Felice Faraone e vice sindaco Maria Troiano, e poi ad Avigliano in presenza dell’assessore Angela Maria Salvatore nel bellissimo chiostro antico, di seguito a Muro Lucano nell’accogliente nuova sede Unitre, rapportandomi con la presidente entusiasta e affabile Milena Nigro e l’ex presidente Cosimo Ponte coadiuvato dalla moglie, ho più volte pensato che le Artiste potentine e Lucane avrebbero gioito per questi appuntamenti d’Arte dedicati a una donna con un passato intenso e doloroso. Ero certa che da pittrici in un tempo storico disordinato, ci sarebbe stata forte collaborazione e intesa. Partecipazione dovuta per rispetto al ruolo di donna che ancora oggi soffre di conflitti e violenze. Poteva esserci più comprensione e complicità. Quel che è stato ce lo faremo bastare e non è poco.
Accadrà in futuro con più consapevolezza e razionalità.
Intanto ho avuto la fortuna di conoscere tantissime belle persone tra i vari sindaci, assessori e operatori, doppia conferma tra le autorità potentine – stimo da tempo l’assessore Stefania D’Ottavio e non è una novità – infine apprezzo i collaboratori comunali dello IAT e del Palazzo Cultura in Largo Pignatari per la loro disponibilità e pubblicità dell’evento.
La fortuna più grande che ho vissuto in questa ulteriore esperienza è aver conosciuto e dialogato con BAUMANN ideatore della Mostra Eva Fischer nonché persona gentile e attenta di spontanea signorilità.
I tantissimi visitatori hanno commentato con entusiasmo e ricercatezza l’ottima riuscita delle Mostre. Mi avvalgo di seguito della recensione di un professionista per far ben comprendere l’iniziativa.
Dalla penna del Professor Francesco V. Calabrese, noto storico e critico potentino:
“Nei giorni d’agosto passati ho trascorso una piacevole mattinata presso il Palazzo della Cultura di Potenza e ho ammirato la Mostra Pittorica di Eva Fischer: un mondo affascinante e carico di mistero. Quante emozioni attraverso la potenza e la sostanza del colore. L’Arte ne esprime la complessa personalità ed è una vita scandita da importanti frequentazioni.
Intellettuali e Artisti quindi rappresentano un binomio inscindibile.
Di grande importanza l’amicizia con Ennio Morricone, Picasso, Dalì e De Chirico.
Il Cubismo, Il Surrealismo e la Metafisica hanno costituito le più significative avanguardie del Novecento, secolo breve e intenso al tempo stesso.
Nei dipinti sono ben chiare le radici culturali dell’Artista, l’Ebraismo è il filo rosso e si armonizza con il tema del viaggio. È una storia di libertà nell’ora più buia, quella delle persecuzioni razziali.
Colore vuol dire delicatezza, eleganza serenità e sospensione del tempo in un ineffabile universo di rose.”