La Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici della Basilicata, nell’ambito di un intenso programma di iniziative culturali finalizzate a promuovere l’Arte contemporanea attraverso nuovi linguaggi e forme di comunicazione, ha sostenuto e coprodotto -grazie al Piano dell’Arte Contemporanea del MiBACT- la TAVOLA CELESTE ideata e creata dall’Associazione ‘La luna al guinzaglio’ con la quale la Soprintendenza ha avviato un intenso e proficuo rapporto di comunicazione e scambio, iniziato la scorsa estate con la Mostra delle Patamacchine. Il progetto prende forma in relazione ai concetti chiave su cui si fonda il processo di candidatura per Matera 2019 con l’obiettivo, fondamentale per la Soprintendenza, distimolare e valorizzare le energie creative presenti sul nostro territorio.
L’opera e’ stata presentata giovedi’ 10 luglio al Laboratorio di Restauro della Soprintendenza [Zona Paip 1 – Via della Tecnica]. Presenti il Soprintendente Marta Ragozzino, il Sindaco di Matera Salvatore Adduce, Paolo Verri, Direttore di Matera 2019, Rossana Cafarelli dell’Associazione La luna al guinzaglio.
La Tavola Celeste è un’installazione interattiva che trae la sua ispirazione dal testo di Francesco Niccolini Il Grande Orologiaio per mettere in scena e raccontare un viaggio poetico nell’Astronomia attraverso un lungo tavolo costellato di oggetti provenienti dal “mondo della Cucina”. Sentimentalmente legata alle scatole di Joseph Cornell e ai tableaux di Daniel Spoerri, l’installazione reinterpreta creativamente quattrocento anni di studio del cielo, del tempo, della navigazione ricordando e giocando con i tentativi e gli errori, gli uomini e le scoperte che dal 1300 al 1700 hanno segnato la nostra visione del mondo.
La Tavola Celeste è un luogo in cui il tempo trova bivacco, come un viandante che decide di riposare sotto le stelle; è uno strumento per convincere il tempo a fermarsi e dialogare con tutti per il tramite di oggetti familiari.
La tavola è da sempre luogo di raduno, di rituali collettivi, di condivisione.
Muovendo da questa consapevolezza, la Tavola Celeste rappresenta il piano di lavoro di un grande cuoco che, con un’armoniosa danza di strumenti ed utensili, cucina il tempo, apparecchia gli anni, ricerca ed inventa portate da offrire al sapere popolare, in una dimensione in cui il “sapere” è anche un “aver gusto”.
La Tavola Celeste intende risvegliare lo spirito dell’esploratore più che quello dello spettatore; stuzzicare la disponibilità a mettersi in gioco invece di alimentare il distacco dell’osservazione, offrendo un percorso di interazione con le cose fondato sul piacere derivante dagli stupori e dagli spiazzamenti che la quotidianità apparentemente più banale è in grado di offrire.
La Tavola Celeste è stata ideata e realizzata dall’Associazione Culturale La luna al guinzaglio nella sua officina creativa Il Salone dei Rifiutati ed è co-prodotta dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata con il desiderio di potenziare i processi di promozione e fruizione dell’arte contemporanea.
Da tempo la ricerca artistica de Il Salone dei Rifiutati si muove sulle rotte della relazione tra l’uomo e l’oggetto dimenticato, al fine di ritessere i legami tra l’ambiente e le comunità.
Il recupero delle cose che La Tavola Celeste ospita, ad esempio, è avvenuto grazie ad una serie di riflessioni collettive con i cittadini e nell’ambito dei laboratori didattici tenutisi lo scorso anno nel Museo di Palazzo Lanfranchi, al fine di approfondire insieme le problematiche del riciclo e, nello specifico, il binomio Cucina e Astronomia.
L’opera è una testimonianza dello sforzo collettivo profuso dalla Città e dalla Regione per il raggiungimento dell’importante obiettivo di Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Si potrà visitare la Tavola celeste fino al 31 ottobre 2014 tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle ore 19.00.
Ingresso gratuito.