Riportiamo di seguito l’intervista di “Musei Matera” al curatore del Museo MUDIC, Mimmo Centonze.
Il museo ripartirà con una proposta di Centonze sull’attribuzione di un dipinto di un grande autore del ‘600, che sarà esposto in anteprima assoluta a Matera.
Una mostra di fotografie di Fedele Toscani (padre di Oliviero) su un tema speciale e con il ritorno di “Art from the world” con nuove opere di artisti da tutto il mondo.
“Faremo anche meglio di prima, per certi versi – afferma fulmineo Centonze. Potrebbe essere un’occasione preziosa per far affezionare ancora di più il pubblico ai musei, dopo questi due mesi di reclusione forzata da Coronavirus in cui potevi vedere le opere di Van Gogh solo sotto forma di pixel. Un aiuto certo, ma questo ha creato un grande vuoto che ha fatto avvertire a molti quanto sia fondamentale un contatto diretto con l’opera. Inoltre ci potranno essere anche più visitatori di prima”
Mimmo Centonze prosegue la sua “fase 2” nella casa di Matera tra dipinti, libri, musica e il suo studio tra l’odore di colori ad olio, pennelli e..dipinti antichi. Già, perché dopo i recenti approfondimenti sull’arte del passato, tra lezioni in pubblico su Leonardo, sulle opere degli Uffizi raccontate dal vivo, e le varie date dello spettacolo che ha scritto e interpretato su Caravaggio a teatro, riaprirà il Museo MUDIC ripartendo proprio dall’arte antica.
Si tratta di una sua proposta di attribuzione di un dipinto ad un autore del Seicento, secondo solo a Caravaggio, che sarà esposto in anteprima assoluta a Matera al MUDIC, sia prima che dopo il restauro.
Di cosa si tratta?
“L’opera è di proprietà di un collezionista privato, che a breve potrebbe finalmente decidere di sbloccarne il prestito, dopo quasi dieci anni di ripensamenti. Pagherò io stesso un restauro completo per questa tela di rilevante qualità poetica e pittorica – afferma Centonze. Il restauro darà spero altri segnali confortanti. Per il momento non posso rivelare altri particolari”.
Ma il MUDIC non è un museo di arte contemporanea?
Si chiama Museo Diffuso Contemporaneo. Diffuso sia nello spazio, con la diffusione dei propri progetti in vari luoghi di Matera, com’è successo negli ultimi progetti espositivi che hanno visto il coinvolgimento di altre istituzioni culturali o spazi in vari punti della città, che nel tempo: nessun problema ad esporre un’opera del ‘600 in uno spazio che è nato nel ‘500, e quindi anche più antico.
Quali sono gli altri progetti in programma?
“Sto preparando anche una mostra di fotografie di Fedele Toscani (padre di Oliviero) concentrando la selezione dei suoi scatti su un tema davvero unico e meno noto della sua carriera”.
Ci sarà altro?
“Tornerà inoltre la rassegna “Art from the world”, per continuare la ricerca, la valorizzazione e per dare una maggiore visibilità alle opere di artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo”.
Ma come ha intenzione di fare meglio, anche rispetto a prima della quarantena? I musei si lamentano già da adesso sul calo inevitabile delle presenze e sulla mancanza dei turisti..
“Vista l’emergenza Covid-19, le inaugurazioni si terranno dal vivo nel museo solo per un piccolo gruppo di persone che avranno prenotato in anticipo e gratuitamente un posto a sedere, alla debita distanza, e continueranno per tutto il giorno fino a tarda sera, con ingressi scaglionati. E inoltre le presentazioni delle mostre si potranno seguire anche dal proprio telefono, pc o tablet tramite video sul Web. Non ci saranno grosse differenze rispetto a prima dell’emergenza: se prima del Covid avevamo 150 presenti quasi tutti insieme durante le due ore dell’inaugurazione di una mostra, da ora in poi potranno raggiungerci le stesse 150 persone ma nell’arco di un’intera giornata, e forse saranno anche di più. Siamo stanchi di stare tutte queste ore a casa, visitare un museo, scoprire le emozioni che un dipinto ti può dare, capire che l’arte può esserti molto più vicina di quanto sembri, può diventare un’attività irrinunciabile”.
Mimmo Centonze un mese prima dell’emergenza Covid-19, mentre racconta dal vivo i dipinti del Museo degli Uffizi, e durante una lezione su Leonardo e Caravaggio al Museo MUDIC.