Sabato 29 luglio 2017 alle ore 19 a Marconia presso la sede dell’associazione culturale “Ce.C.A.M’ in piazza Elettra è in programma l’inaugurazione dell’esposizione di sculture e lavori artistici in legno dal titolo “ L’arte lignea”, di due artisti e scultori associati del Ce.C.A.M, animati dalla passione di plasmare il legno e regalarli un’anima: Michele Lo Tito e Gioacchino Salvatore Grieco. La mostra resterà aperta con ingresso libero fino al 7 agosto con orari di apertura dalle 18,30 fino alle 21,30.
Michele Lo Tito, origine potentina ma da diversi anni a Marconia, uomo schivo, umile di animo, sperimenta vari tipi di opere scultoree, lui predilige le radici di quercia strettamente legate al territorio, materia difficile da lavorare ma sicuramente belle da vedersi con particolari suggestive venature che rendono le sue opere originali, utilizzando l’ulivo come materia, certamente più facile da lavorare, oppure le radici fascicolate, da cui i fittoni partono svariate radichette, suggeriscono all’artista l’immagine di capelli di piccoli esseri a metà tra farfalla e metà elfo. Non mancano opere con richiamo religioso come madonne e crocefissi, oppure della civiltà contadina con l’uomo con bue e l’aratro oltre ad utensili lignei di uso nella stessa, dandoli ad essi un nome come:“Airone” oppure il volto di una donna da lui chiamata “Cristina” ed anche l’opera che lui stesso ama è “l’Universo”.
Gioacchino Salvatore Grieco, di Marconia, anche lui come Lo Tito ha un elemento comune, quello dell’umiltà d’animo, tanto che lui stesso definisce i suoi lavori sulla sua pagina facebook : “modesto passatempo”. Le sue opere sono realizzate completamente a mano, senza il supporto di macchine, tranne il trapano per forare, ed un seghetto ad arco e coltello e carta vetro per plasmare e darne forma. Realizzazioni certosine, se si ammirano i particolari riportati in scala. Esporrà in questa mostra circa sessanta pezzi, molti simili fra di loro, come : “l’uomo che spinge un grosso masso”, “biciclette; tricicli; velocipedi” e macchine quasi da “Leonardiana” memoria, carretti e carriole, cavalli a dondolo, carri, carrozze in stile Western, orologi con cavalli animati ed altre. Per sua scelta non ha voluto dare un nome alle stesse, lasciando spazio alla fantasia dei visitatori, molti di questi sono dinamici, animati da meccanismi che creano movimenti, all’interno degli stessi quasi nascoste piccole bielle e manovelle, in un mix di genialità e fantasia.
Lug 27