Antonio Pace è un artista materano a tutto tondo che predilige nella pittura la tecnica incisoria. Il 20 febbraio scorso ha esposto “Gli ultimi spiccioli della lira”, olio su tela eseguito nel 1997 nella mostra collettiva di Sanremo. La sua pittura è ricca di colorie quindi di un cromatismo dinamico che non stanca mai la visione. La sua eleganza nasce dalla capacità di tracciare segni con garbo e così vengono fuori opere di grande spazio (mt 1,5 x1) come l’affaccio Guerricchio che permette di ammirare in prospettiva anche la Cattedrale attraverso colori tenui che esaltano la bellezza artistica. Pace si è fatto apprezzare anche per un murales su tela che contempla la vita, la quotidianità e poi ancora con lo stupendo scenario cromatico che riesce a dare nell’opera relativa alle montagne lucane. Nella sua galleria non ogni quadro è osservato con quella gratificazione visiva. Negli immensi spazi c’è la originalità del pensiero artistico dell’autore che innova, innventa, crea. Un insieme di mele verdi la cui opera ha avuto grande sucesso di critica recentemente nella Galleria di Sanremo e poi ancora la rappresentazione grafica del Castello di Salandra, quello di Pietrapertosa e poi ancora una cilindro da cui fuoriescono gomitoli di lana, metafora dlla vita che va vissuta senza costrizioni e chiusura. L’animo di Pace esprime sensibilità autentica ed esalta il connubio tra arte pittorica e poesia.
In Antonio Pace l’incisione e l’inchiostro di china hanno avuto anche una configurazione artistica di grande effetto e sempre improntati sulla estrema leggerezza della sua mano. Interessante la figura umana della donna, rappresentata da un albero, che rappresenta l’albero della vita e da una bottiglia con le sembianze di una figura femminile. Significativa anche l’opera che raffigura la Striscia di Gaza in cui la guerra è rappresentata da carri armati la guerra mentre le farfalle fanno pensare alla speranza che si possa evitare uno spargimento di sangue. Praticamente Pace evidenzia con questa opera la positività e l’ottimismo. Diversi sono i premi conseguiti dall’artista Terni, a Cesena, a Sanremo dove ha conquistato il premio della critica per “L tavolozza”, a Bologna e all’estero: in Francia al Salone del Consolato Italiano di Grenoble, in Giappone, in Brasile oltre a quelli ricevuti nella città di Matera.
Carlo Abbatino