Sabato 25 novembre 2017 alle ore 15 nella Greenhouse presso Unicredit Pavilion in Piazza Gae Aulenti a Milano l’artista materana Ciriaca + Erre presenta in anteprima mondiale il nuovo video “Suspended Witches 2017.
a seguire dialogo a tre voci:
Il corpo dell’Arte tra identità e giustizia
intervengono l’artista Ciriaca+Erre,
le critiche d’arte e curatrici Ginevra Bria e Francesca Guerisoli
Il WeWorld Festival – Con Le donne. Per i loro diritti, organizzato dalla Fondazione WeWorld ONLUS, è lieto di presentare, in anteprima mondiale, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’opera video “Suspended Witches” dell’artista Ciriaca+Erre,
A seguire un dialogo a tre voci: Il corpo dell’Arte tra identità e giustizia
Intervengono: l’artista Ciriaca+Erre che, per il suo ultimo video, si è spinta alla ricerca di villaggi sperduti in west Africa dove vengono tuttora isolate le streghe. La critica d’arte e sociologa Francesca Guerisoli autrice del libro “Ni una Mas” Arte e attivismo contro il femminicidio. La critica e curatrice d’arte Ginevra Bria, che ha curato con Adelina Von Fustenberg la recente mostra Africa. Raccontare un mondo al Pac.
Un dialogo a tre voci che affronta il tema dell’affermazione dell’identità femminile attraverso differenti epoche e culture: dall’Africa, all’America Latina, all’Occidente.
La nuova opera video di Ciriaca+Erre, che sarà presentato, in prima mondiale, sabato 25 novembre 2017 alle ore 15 presso l’Unicredit Pavilion a Milano, implode ed esplode in un mosaico di immagini, è una visione quasi antropologica sull’evoluzione umana che riflette sui comportamenti dominanti umani e sulla rinascita dell’identità femminile, in una sorta di viaggio simbolico dove si stratificano e interagiscono luoghi, tempi, personaggi ed eventi molto contrastanti.
Il video si apre con la frase di un indigeno che ha accompagnato l’artista in questi villaggi sperduti: “Non ho tradotto le tue domande, tu non puoi capire perché sei una donna bianca. Per noi loro sono streghe.”
“Lui non lo sa’ ma io sono nata con i marchi della strega” così prosegue l’opera video, con una nuova confessione intima dell’artista che ne sottolinea il fil rouge del suo lavoro dove “tutto è uno, tutto è connesso”. Dalle immagini che si sovrappongono si capisce che è l’artista che parla e i segni delle streghe di cui parla sono i capezzoli soprannumerari riportati nel Malleus Maleficarum, un libro scritto da due frati domenicani tedeschi nel 1487, definito “il libro più pericoloso e più dannoso della letteratura mondiale”.
Nel caleidoscopio di immagini, al contempo poetiche e disturbanti, create da Ciriaca+erre ritroviamo le immagini che lei stessa ha girato negli ultimi anni, dai villaggi delle streghe in Africa alla purezza della natura, animali e insetti veri insieme ad automi, da luoghi ed eventi popolari religiosi quanto consumistici, a estratti dalle sue performance, con l’aggiunta di immagini storiche riguardanti la stregoneria, le suffragette, le amazzoni, alcuni spot sessisti, l’isteria femminile, i piedi di lotus, i corsetti, la prima comunità vegetariana, anarchica e utopica, nata sul Monte Verità in Svizzera, guidata dalla femminista Ida Hofmann e dal suo compagno.
Significative gli omaggi e le citazioni di alcune personaggi femminili, solo per citarne alcune:
– il disegno su un’ anfora che racconta uno dei più antichi stupri storicamente travisati come una sorta di innamoramento, quello di Achille e Pentesilea;
– l’assassinio di Ipazia, matematica, astronoma e filosofa della Grecia antica;
– Lise Meitner fisica austriaca che per prima ha spiegato la fissione nucleare alla quale è stato precluso il Nobel come anche l’università al tempo vietata alle donne;
– la prima donna di colore, Margaret Alice Murray, egittologa e antropologa che ha scritto il Dio delle streghe
– Emmeline Pankhurst elemento cruciale e guida del movimento delle suffragette,
– l’ingegnere medico ex ufficiale Mae Jemison, prima donna afroamericana a varcare le soglie dello spazio,
– l’esploratrice, antropologa fotografa Alexandra David Neel prima occidentale riuscita ad entrare a Lhasa, città vietata agli stranieri, in Tibet nel 1924, donna indomita e avventuriera che a 100 anni rinnovò ancora una volta il suo passaporto a poche settimane dalla sua morte.
info:
Suspended Witches 2017
Video, 6’66”
sabato 25 novembre 2017 ore 15.00
Greenhouse c/o Unicredit Pavilion
Piazza Gae Aulenti Milano
Biografia Ciriaca+Erre (Matera – 1973) vive e lavora tra Londra e Lugano.
Le sue opere spaziano dalla performance al video, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’istallazione.
La sua ricerca, caratterizzata da una visione antropologica, parte dalla natura dicotomica del reale e della natura umana, rispecchiata anche nel suo nome d’arte che somma due identità.
Specchio di questa realtà divisa, le sue opere sono un’analisi profonda del sé, un’esplorazione di un’identità intima che giunge a riflettersi in una prospettiva più ampia che coinvolge il sociale.
“Guardo il microcosmo umano come paradosso del macrocosmo dove tutto è collegato, Tutto è Uno” – dichiara l’artista.
Nel suo lavoro affronta tematiche impegnative, dall’identità femminile ai diritti umani, dall’ambiente alla psicologia quantistica.
In particolare le sue ultime opere riflettono questa ricerca di identità in luoghi, fisici e temporali, sospesi, molto vicini alle “eterotopie” teorizzate dal filosofo Michel Foucault, che l’artista definisce “una sorta di specchi che nel loro essere luoghi fisici restituiscono un effetto di straniamento, una rappresentazione virtuale e allo stesso tempo tangibile dell’esistenza” come i villaggi delle streghe in Africa che lei stessa ha filmato.
Le sue visioni generano smarrimento visivo ed emotivo creando “percorsi labirintici dove- come lei stessa afferma – è necessario perdersi per poi ritrovarsi”.
Numerosi i premi e riconoscimenti, tra cui: finalista al Mostyn Visual Arts Centre / Galles (UK) (2015), Menzione Speciale del Premio Terna (2010), Finalista Premio Cairo (2001). I suoi lavori sono stati esposti insieme a quelli di artisti come Bruce Nauman, Nam June Paik, Marina Abramović, Vito Acconci, Merce Cunningham, Jan Fabre, Shilpa Gupta ed altri.
Ha partecipato al Padiglione Tibet, evento parallelo della 55° Biennale d’Arte/Venezia (2013). Ha esposto in prestigiosi musei e gallerie: Buchmann galerie/Lugano (2014), Mostyn Visual Arts Centre / Wales- UK (2015), MAMM – Multimedia Art Museum / Moscow (2012), Museo Macro Testaccio / Roma (2012), Museo della Permanente / Milano (2012), Festival Europeo della Fotografia / Reggio Emilia (2012), Palazzo Collicola / Spoleto (2011), Palazzo Bagatti Valsecchi / Milano (2010), Fondazione Stelline (2005)/ Milano, Istituto di Cultura Italiano / Berlino(2005). Le sue performance hanno animato sedi artistiche importanti quali la Mama’s Theatre / New York (2011), l’Istituto italiano di Cultura/Los Angeles (2011), Palazzo Reale / Milano (2010).