Giovedì 20 aprile 2017 alle ore 18 a Roma, nello straordinario complesso archeologico delle Case Romane del Celio (Clivo di Scauro) sarà inaugurata la mostra “Pietas” di Corrado Veneziano a cura di Raffaella Salato.
La mostra – aperta tutti i giorni, dal giovedì al lunedì, con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00 (costo di ingresso al pubblico: intero 8 euro, ridotto 6 euro – richiesto accredito via mail per la stampa) – rimarrà aperta fino a martedì 2 maggio.
In esposizione dieci tele di lino firmate dall’artista Corrado Veneziano, artista originario di Tursi, che, riprendendo la struttura visiva della Sacra Sindone, rappresentano alcuni tra i dittatori più sanguinari del ventesimo secolo (da Hitler a Mussolini, da Videla a Gheddafi, da Bin Laden a Pinochet) immaginati nella loro posizione mortuaria con le palpebre chiuse, le mani congiunte sotto il ventre e i tratti del viso trasfigurati e colti in una dimensione eterea e astratta come solo la percezione della morte può produrre.
Evidente, in tutte le opere, il lavorìo intenso eseguito dalla mano dell’artista, ma anche il segno prodotto dal colore e la percezione della consunzione tipico delle immagini funebri. A rafforzare la sensazione di pìetas generata da ciascun pezzo sia l’accostamento con una delle immagini più note e controverse del Cristianesimo, sia la solennità del luogo scelto per l’esposizione.
Recensito entusiasticamente più volte in passato da Marc Augé, Achille Bonito Oliva e Derrick de Kerckhove, Veneziano dimostra, anche in quest’occasione, che le sue opere, per usare le parole del noto critico, “massaggiano il muscolo atrofizzato della memoria collettiva”.