Immagini sacre raffiguranti santi e madonne, espressione di una religiosità che ha radici profonde e che, nella città dei Sassi, “Civitas Mariae”, è testimonianza pregnante della devozione mariana, che trova la sua massima manifestazione nel culto in onore della patrona Maria Santissima della Bruna il 2 luglio.
Le edicole votive a Matera, alcune delle quali oggetto di un prezioso lavoro di recupero e restauro da parte di Corazza Assicurazioni, in modo da restituirle allo splendore originario, sparse a decine tra gli antichi rioni del Caveoso e del Barisano e lungo il Piano, sono, a pieno titolo, elemento distintivo di questa manifestazione di fede.
Oltre l’aspetto iconografico, tuttavia, queste immagini devozionali poste tra i vicoli in tufo, rappresentano un tassello forse meno appariscente ma comunque rilevante del patrimonio artistico di una città, Matera, che con la bellezza dei suoi monumenti e lo straordinario habitat rupestre racchiude perfettamente l’intreccio millenario tra l’uomo e la natura in un luogo, i Sassi, dal 1993 sotto la tutela dell’Unesco.
Il recupero di questi elementi architettonici è, idealmente, l’emblema di un percorso che ha portato la Capitale europea della cultura 2019, nei decenni, ad affrancarsi dal degrado e dalla miseria e costruire il suo futuro partendo dal recupero e dalla valorizzazione dei Sassi, mirabile esempio di rigenerazione urbana.
Il “Rinascimento” culturale, adesso, trova nuova linfa grazie allo slancio dell’iniziativa privata, nella consapevolezza che preservare e tutelare i luoghi del “vicinato” e la memoria contadina vuol dire anche generare opportunità di crescita e sviluppo a beneficio dell’intera comunità e del territorio.
Sono due le edicole votive, l’una di fronte all’altra, sull’arco di accesso da via Ridola a vico Case Nuove, restaurate grazie all’impegno di Michele Corazza e che il prossimo 21 giugno, attraverso una cerimonia pubblica, verranno svelate in tutto il loro splendore ai residenti ed ai visitatori della città di Matera.
Rita Padula, Maria Immacolata Tarantino e Mariella Monteleone di Ocra srl si sono occupate degli interventi di ripristino della muratura e del recupero degli affreschi del ‘700 posti lungo le abitazioni della stessa epoca, costruite ad uso dei prelati di istanza al Seminario Lanfranchiano.
Le due edicole votive di Vico Case Nuove, che la famiglia Ferrandina ha donato al Comune, sono uno dei luoghi di preghiera della Processione dei Pastori il giorno della Madonna della Bruna, proprio per la presenza di una immagine che, sul lato destro della parete ritrae al centri di tre ovali a tempera proprio la Vergine, mentre ai lati sono raffigurati la Sacra Famiglia e Sant’Eustachio, compatrono di Matera.
«Forti di una esperienza quasi trentennale che ci vede impegnati quotidianamente nel prestare servizi e consulenze alle imprese e alle famiglie – dichiara Michele Corazza – siamo orgogliosi di poter restituire qualcosa di importante alla città. Si tratta di un senso di gratitudine per la fiducia ricevuta.
Questa iniziativa, che parte dalla generosità di Tommaso Ferrandina, proprietario del dell’immobile sul quale in passato sono staterealizzate le edicole votive e resa possibile grazie alla collaborazione tra più istituzioni, è lo sprone per altre forze economiche e produttive della città affinché contribuiscano in presa diretta a riportare alla luce scrigni nascosti o che giacciono nell’incuria.
Sarebbe il modo migliore – prosegue Corazza – non soltanto sostenere il percorso di Matera 2019 ma anche l’opportunità per offrire un aiuto tangibile al territorio, coniugando la nostra storia ed un futuro ricco di sfide ambiziose.
Attraverso il restauro delle edicole votive guardiamo alla Capitale europea della cultura nell’ottica della solidarietà, della condivisione e, perché no, anche della resilienza, un tema che ha visto Groupama assicurazioni, compagnia partner di Corazza Assicurazioni, promuovere una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale».