Le mostre sulla “Scuola di Parigi” e “Cangiante” di Giuseppe Capitano. Roberto Linzalone legge le poesie di Apollinaire, Prevert, Breton, Valèry, Aragon, Butor, Char, Cocteau, Eluard, Larbaud, Queneau, Reverdy, Tzara legati agli artisti della “Scuola di Parigi”.
Sabato 8 ottobre 2022, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, il Polo Musale di Castronuovo Sant’Andrea apre i propri spazi (MIG. Museo Internazionale della Grafica, Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”, Atelier “Guido Strazza” per la calcografia, Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, Museo della Vita e delle Opere di Sant’Andrea Avellino) per la XVIII Giornata del Contemporaneo AMACI.
Il MIG accoglie due mostre: La storia dell’“École de Paris” – la “Scuola di Parigi” raccontata attraverso una selezione della grafica del Novecento europeo (Picasso, Braque, Matisse, Bernard, Chagall, Severini, Magnelli, Legér, Zadkine, Archipenko, Bazaine, ZaoWou-Ki, Arp, Sonia Delaunay, Mirò, Poliakoff, Bazaine, Beaudin, Music, Le Moal, Manessier, Pignon, Singier, Tal-Coat, Villon, Hartung, Bram Van Velde, Man Ray, Dominquez, Matta, Bellmer, Lepatre, Masson, Vuillard, Marquet, Lurçat, Ernst, Dorotea Tanning, Dunoyer de Segonzac, Ubac, Soulages, Vieira da Silva, Gromaire, Goetz, Christine Boumeester, Bryen, Bissier, Bissière, Labisse, Lam, Charchoune, Fautrier, Dubuffet, De Chirico, Rebeyrolle, Mathieu, Messagier, Friedlaender, Campigli, Vasarely, Hayter, Herold) e “Cangiante” con un gruppo di opere su carta realizzate con le erbe da Giuseppe Capitano durante la residenza a Castronuovo dal 16 al 21 agosto 2022.
La prima mostra mette in evidenza come e perché Parigi, nella prima metà del secolo XX, fu lo spazio della pluralità, della creatività senza confini, dell’incubazione dell’arte moderna: un polo d’attrazione e di riferimento ineludibile che stimola oltre cinquecento artisti di trenta diversi paesi a risiedere nella città, a studiare nelle sue accademie, a formare sodalizi e reti di amicizie con letterati, critici, editori, galleristi, mercanti, stampatori, assegnando alla grafica un ruolo determinante per la diffusione, in tutto il mondo, dei sentimenti di un’epoca.
La mostradi Capitano fa parte di una ricerca perseguita da anni sul colore, con la volontà di combattere la finta cromia industriale che pigmenta di plastica il mondo. I disegni sono eseguiti strofinando foglie (a volte fiori, a volte frutti) su una carta non acida così da accogliere la materia organica della pianta che muta di colore nel corso del tempo virando da verde a giallo a marrone sino a volte a rimanere solo come un’impronta. Questo diveniremette in contatto il tempo biologico dello spettatore con quello dell’opera su uno stesso piano di mutamento. Da ciò la decisione di Capitano di vivere in campagna che, per quanto antropizzata, può correggere questa finzione.
Come da tradizione (ogni anno, per la giornata del contemporaneo, un artista, un critico o un poeta sono ospiti del Polo Museale), l’incontro con il poeta Roberto Linzalone metterà in luce caratteri e prospettive delle due mostre e di quanto si fa a Castronuovo per l’arte contemporanea. Per l’occasione, leggerà testi dei vari poeti (Apollinaire, Breton, Prevert, Valèry, Aragon, Butor, Char, Cocteau, Eluard, Larbaud, Queneau, Reverdy, Tzara) che hanno collaborato con gli artisti della “Scuola di Parigi”, costruendo, nel corso del ‘900, una serie di fondamentali libri d’artista.
Biografie
Giuseppe Capitano è nato a Campobasso nel 1974. Vive e lavora in Salento e a Roma dove nel 2004 e nel 2006 ha tenuto le sue prime mostre personali a L’Attico di Fabio Sargentini. In seguito, in ambito museale, ha esposto al Mart di Rovereto (2007) e al Musma di Matera (2012). Da segnalare, poi, la partecipazione a: Inchiostro indelebile. Impronte a regola d’arte, Macro, Roma (2003), Scultori al muro, L’Attico, Roma (2006), Italy 1970-2007, Tendencies of contemporaryresearch, Vietnam National Museum of Fine Arts, Hanoi (2007), OrtusArtis e Fresco Bosco, Certosa di Padula (2008), In Between. Une ètrangefamiliaritè, Musée de Nemours ed Epokhées (2009), Avvertenze Artistiche, Mercati di Traiano, Roma (2009), Lo sguardo di Giano, American Academy, Roma (2009), 54° Biennale Internazionale di Venezia (2011), “Periplo della Scultura Italiana Contemporanea 3” (Matera, 2012), Retrospection, Castello Carlo V, Lecce (2015), Visioni Animali, Ancona (2016). Tra le ultime personali, quella a La Nuova Pesa di Roma, nel 2016, dal titolo “Genesi”.
Roberto Linzalone (Matera, 1953), bibliotecario, nel corso degli anni definito poeta-cabarettista, agitatore culturale, poeta sovversivo, poeta di strada, poeta orale, poeta satirico, discende da quella fascia minoritaria di una cultura dell’opposizione rappresentata dai futuristi, i lacerbiani, Longanesi, Flaiano e Maccari cui fu legato da un profondo legame di amicizia. Scoperto da poeti come Michele Parrella, Leonardo Sinisgalli, Roberto Roversi, Tonino Guerra, Amelia Rosselli, ebbe un rapporto di grande continuità con Francesco Rosi, del quale sarà assistente alla regia nel film ” Cristo si è fermato a Eboli ” e aiuto-regista nel documentario “A sud di Eboli. Viaggio nel cinema di Francesco Rosi”, e col cantautore popolare Matteo Salvatore, presenza fondamentale nella rassegna “per via orale – vino e poesia nelle cantine di Matera” portata da metà degli anni ’80 in molte osterie d’Italia. Nel 1983 nasce la “lega italiana contro i maiali”, manifesto satirico affisso ovunque nel nostro paese.Ha portato racconti orali con satire e liriche, dagli anni ’70 in poi, nei teatri, nelle cantine e nelle piazze di tutta Italia. Ha pubblicato, tra l’altro: Nudo profilo, La Scaletta, Matera 1975, “chiu’chiu / non c’è chiu”, Edizioni Premio Cave per la Giovane Poesia Italiana, 1978, natura molta, con un’acquaforte di Assadour, L’Arco Edizioni d’Arte, Roma 1983, ore pro nobis, Matera 2003.