Lo Studio Arti Visive di Matera celebra la ricorrenza del bicentenario dell’Infinito di Giacomo Leopardi con la personale di Marisa Settembrini dedicata all’idillio del poeta di Recanati. La mostra, inaugurata nel pomeriggio, presenta quindici teleri e resterà aperta fino a domenica 23 giugno 2019 dalle 19 alle 21.
Come scrive Carlo Franza (Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Critico de “Il Giornale”): “la rappresentazione dell’infinito messa in piedi da Marisa Settembrini, illustre artista del Brera a Milano, anche nella sequenza della “Rosa” o del “Ritratto di Leopardi” va letta come indagine sulla transitorietà del tempo e delle cose, sul decrescere della rosa e sul suo sfiorire, come pure sul ritratto e il volto del poeta che ne contiene la sua vita vissuta. In questo movimento l’evento artistico della Settembrini si è venuto ad esaurire con l’atto stesso della creazione. Arte non è dunque la pittura eseguita ma l’atto di eseguirla. E se l’arte è eseguire un gesto, il valore artistico sta soprattutto nel gesto stesso, in secondo luogo nel prodotto di quel gesto. Tra i vari gesti simbolici della Settembrini, quello di raccontare e assemblare la tela riassume il concetto di rappresentazione dell’infinito. Questo atto si impone come azione di ricerca e apertura verso uno spazio fisico e reale (il bosco, il giardino, la siepe, i fiori, l’orizzonte, l’accavallarsi infinito di ore e giorni) anche se infinito. La superficie stessa dei teleri, tra vuoti e pieni, come scenari aggettanti, è entrata in rapporto diretto con lo spazio e la luce reali. Tutto è qui giocato su collage-dècollage, su racconti di simbologie mitizzate, con cui, specie la luce radente, sottolinea le soluzioni di continuità. “In-finitum” è non solo ciò che è senza fine, illimitato; ma anche non-finito, incompiuto. Visioni che mettono in gioco le categorie del tempo e dello spazio. Ecco che con i teleri espressi e lavorati da Marisa Settembrini ci viene proposto con questa mostra “Omaggio a Leopardi” sia un viaggio alla ricerca del concetto di infinito nelle sue diverse accezioni, che” l’espressione del “senso cosmico dell’infinito e il prevalere della natura su tutto, come nel caso dell’installazione del bosco-siepe, spoglio e disadorno ma anche vegetante.”
Tale progetto espositivo unisce idealmente la città di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 a Recanati nella comune celebrazione del Poeta cui la nostra regione ha dedicato in passato altre iniziative come la giornata di studi, tenutasi a Valsinni) nel maggio del 1996, sul tema della solitudine in Isabella Morra, poetessa lucana morta tragicamente, e Giacomo Leopardi, organizzata dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani e la Pro Loco di Valsinni, ed una mostra di documenti leopardiani allestita nel Castello dei Morra. Nello stesso 1996, promossa dallo Studio Arti Visive di Matera in collaborazione con la D’Ars di Milano, una mostra itinerante dal titolo “31 artisti per Isabella Morra” fu ospitata a Matera, Roma, Milano e Recanati.
La fotogallery della mostra di Marisa Settembrini (foto www.SassiLive.it)