“L’arte contemporanea spiegata ai giovani”. Questo il tema della Lectio magistralis che l’artista Mimmo Centonze ha tenuto in occasione dell’inaugurazione del FAI Giovani presso la Tenuta Visconti a San Teodoro Nuovo. Il FAI – Fondo Ambiente Italiano è una Fondazione nazionale senza scopo di lucro che ha la missione di promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia.
Mimmo Centonze è stato scelto come testimonial speciale dell’evento, visti gli straordinari consensi ottenuti alla sua giovane età. Nel giro di pochissimi anni la fama dell’artista è cresciuta esponenzialmente. Le sue opere, oltre ad aver ricevuto importanti premi e riconoscimenti pubblici, come il Premio Speciale Fondazione Roma, sono state esposte nelle più prestigiose sedi nazionali ed internazionali dedicate all’arte contemporanea, quali la Biennale di Venezia e il Palazzo delle Esposizioni di Roma, che ha ospitato un rigorosa esposizione monografica dedicata esclusivamente alle opere dell’artista.
Rivolgendosi ai giovani, Centonze ha esordito: “L’arte non esiste. È solamente una parola alla quale abbiamo associato un concetto. In realtà esistono gli artisti, che poi hanno realizzato delle opere. Quindi esiste Leonardo, che ha dipinto la Gioconda. Così noi, grazie all’opera di Leonardo, comprendiamo che esiste anche l’arte. Attraverso l’opera risaliamo in questo modo al concetto di artista (che è colui che esiste nella realtà) e all’arte stessa, che noi identifichiamo con le innumerevoli opere che sono state realizzate nei secoli, soprattutto in Italia.
Il concetto di ‘contemporaneo’ implica diverse sfaccettature e può essere applicato sia agli artisti che alle loro opere. Nel primo caso, il termine può essere applicato a due artisti viventi nello stesso momento, ad esempio Michelangelo e Raffaello che, avendo operato nello stesso periodo di tempo del Rinascimento, sono stati appunto artisti contemporanei tra loro. Ma non si possono definire contemporanei due artisti che hanno vissuto in epoche diverse, almeno per quanto riguarda le loro persone. Ad esempio Michelangelo non può essere contemporaneo, in quanto persona, ad un artista di oggi come Cattelan, perché appunto è vissuto in un momento diverso. Tuttavia le opere di questi stessi artisti possono sì essere contemporanee, anche se realizzate in secoli diversi. Infatti l’opera d’arte può essere ‘contemporanea’ in due diversi sensi. In un primo caso, quando si tratta di opere realizzate nello stesso periodo. Ad esempio, Michelangelo ha dipinto la Cappella Sistina contemporaneamente a Raffaello che dipingeva la Stanza della Segnatura. Entrambe sono quindi opere contemporanee tra loro in quanto realizzate negli stessi anni. Nel secondo caso, che costituisce il netto vantaggio che ha rispetto all’artista che l’ha prodotta, l’opera d’arte può invece essere contemporanea anche rispetto ad un’opera realizzata secoli dopo. A differenza di un artista morto che non può essere contemporaneo di un artista successivo oppure vivente, un’opera d’arte realizzata secoli fa è presente ancora oggi. Se andassimo al Louvre di Parigi per ammirare la Gioconda di Leonardo da Vinci e poi prendessimo l’aereo, dopo qualche ora potremmo già guardare un’opera di un artista contemporaneo in un museo o in un’asta di arte contemporanea. Quindi potremmo cercare un’opera di Cattelan e, nelle stesse ore, osservarne una di Leonardo.
Quindi, è tramite l’opera che risaliamo all’esistenza dell’arte e dell’artista. Di conseguenza, nella stessa maniera in cui diamo per scontata l’esistenza di Leonardo da Vinci solamente osservando una sua opera in un museo, dovremmo accettare di buon grado l’esistenza di Qualcuno che abbia creato tutto quello che ci circonda ovvero le imponenti ed incomparabili opere d’arte della natura, alla quale Leonardo stesso si è ispirato così tanto nella creazione delle proprie opere.
Di sicuro, il FAI ci permetterà di sentire maggiormente nostre, e perciò custodire ancora meglio, sia le opere d’arte realizzate dall’uomo sia quelle presenti in natura”.