L’opera “Capannone” dell’artista materano Mimmo Centonze esposta a Venezia presso la Fondazione Giorgio Cini in occasione del progetto artistico globale “Imago Mundi: Mappa dell’arte nuova”, che raccoglie artisti provenienti dai cinque continenti e mette in mostra a Venezia il volto migliore del mondo.
Nel tempo presente delle utopie arenate, degli attacchi al patrimonio culturale, degli attentati all’immaginazione e alla conoscenza, il progetto artistico globale di Luciano Benetton presenta l’esposizione “Mappa dell’Arte nuova”, che propone l’arte senza confini che rompe il silenzio, supera le diversità, sospinge in avanti la civiltà.
La mostra comprende le collezioni di più di 40 Paesi e popoli nativi, in rappresentanza dei cinque continenti, per un totale di 6.930 artisti con opere 10×12 centimetri. Inedita e unica per qualità e quantità di protagonisti, illustri ed emergenti, opere, linguaggi e idee.
“Questa mostra alla Fondazione Giorgio Cini ha un significato molto speciale – sottolinea Luciano Benetton – La vastità di artisti presenti riproduce in un certo senso il mondo ideale che vorrei. Un mondo senza confini e barriere politiche, ideologiche o religiose. Dove si lavora per il bello. E dove la libertà e diversità di espressione sono vissute come una grande ricchezza. Fosse per gli artisti, come dico spesso, non ci sarebbero guerre. Per questo ogni nuovo autore, collezione, popolo, nazione di Imago Mundi aggiunge una tessera creativa e appassionata a quella mappa dell’arte nuova che auspichiamo possa comprendere anche i luoghi dell’Utopia, della speranza e della pace”.
Il dipinto di Centonze, entrato a far parte della prestigiosa Collezione d’arte di Luciano Benetton, è stato già presentato nella mostra “Praestigium – Contemporary Artists from Italy” inaugurata in anteprima mondiale a Torino presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. “Praestigium – ha dichiarato Luciano Benetton – parte dall’orgoglio per le nostre radici culturali ma intende essere, soprattutto, la rappresentazione orgogliosa di un nostro possibile futuro, artistico, sociale, morale al tempo stesso. L’impegno, la sensibilità, il coraggio di guardare avanti, lo spirito di ricerca dei nostri artisti rappresentano segnali di italianità positiva inviati nel mondo”.
“Solo dando forma al mondo riusciamo a regalargli un senso: è a questo che serve l’arte”. “Imago Mundi” ha fatto proprie le parole dell’artista Anselm Kiefer per esprimere concretamente l’idea di Luciano Benetton di costruire e portare nel futuro una mappa artistica delle tante culture umane. “Imago Mundi” parte dall’omogeneità del formato (10×12 centimetri) per realizzare, coinvolgendo in modo volontario e senza fini di lucro, migliaia di artisti affermati ed emergenti di tanti Paesi, un caleidoscopio di storie, colori, interpretazioni e dimensioni quasi infinite.
Sotto l’egida della Fondazione Benetton Studi Ricerche, “Imago Mundi” è un progetto democratico, collettivo e globale che guarda ai nuovi orizzonti artistici in nome dell’incontro e della convivenza delle diversità espressive: i paesi coinvolti saranno 100, più di 20.000 gli artisti. “Imago Mundi” li promuove internazionalmente attraverso i cataloghi, la piattaforma www.imagomundiart.com, la partecipazione a rassegne ed esposizioni, in collaborazione con istituti privati e pubblici, in tutto il mondo: da Venezia (Biennale 2003) al Senegal (Dak’Art Off 2014), da Roma (Museo Carlo Bilotti 2014/2015) a New Orleans (NOMA, 2014/2015) e Vienna (Belvedere & Winter Palace 2015).