Il 2 novembre si è conclusa la mostra fotografica dell’artista Donato Fusco “luce e poesia della mia Basilicata” nell’imponente sede storica del Palacio de Justicia di Córdoba (Argentina).
Gli appuntamenti salienti della presenza dell’artista sono stati due il 10 ed l’11 novembre. Il primo appuntamento nell’importante cornice istituzionale del Ministero degli Affari Esteri Italiano, presso la sala conferenza dell’Istituto Italiano di Cultura della seconda città argentina più importante, antica capitale economica e industriale, si è svolta la conferenza “Basilicata: lingua e territorio” di Donato Fusco, intellettuale e fotografo lucano, introdotta dal sociologo clinico Sergio Bevilacqua dopo gli onori di casa svolti da Cesare Vaccani, reggente Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Córdoba.
L’occasione è stata quella della XII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, promossa dallo Stato Italiano presso le sedi diplomatiche di tutto il mondo per celebrare la grande ricchezza dell’umanità costituita dall’Italiano e diffonderne la cultura e conoscenza.
Fusco ha svolto una dotta e frizzante conferenza considerando la storia delle lingue lucane, con le loro speciali origini: le vie romane che portano il latino sulle preesistenze autoctone, il fondarsi di vere e proprie lingue romanze in conseguenza delle particolarità del territorio, il loro evolvere autonomamente, l’avvento dell’Italiano con l’unificazione, le importanti e avvedute esperienze culturali recenti quali quelle di Albino Pierro che, difendendo una delle lingue lucane, è stato capace d’inserirla con dignità nel flusso principale della Lingua nazionale.
Sergio Bevilacqua, ha poi fatto notare il valore del dialogo tra le lingue del territorio della Basilicata e la più musicale lingua del mondo, l’Italiano: la maturazione di popolo che l’Italia, e in essa la Basilicata, ha acquisito, favorirà il reciproco rafforzarsi di queste due ricchezze dell’immenso patrimonio italiano. Una, lingua del passato e del locale, l’altra, lingua del presente, del passato recente e ancor più del futuro, entrambe rispettose delle reciproche dimensioni e utilità.
La conclusione di Donato Fusco dell’importante occasione di chiarimento di fondamentali fattori di dialettica tra civiltà locale e civiltà nazionale italiana, si è conclusa tra gli applausi di un pubblico competente, per la lettura prima in tursitano e poi in italiano di un testo poetico di Pierro.
Il secondo appuntamento, nell’imponente sede storica del Palacio de Justicia, si è tenuto il vernissage della mostra “Luce e poesia della mia Basilicata”, con le foto di Fusco e la presentazione del saggio di Bevilacqua “Concettuale fotografico”, che fornisce la chiave di lettura dell’arte fotografica del lucano. 22 foto in una cornice di livello globale che fanno ricordare ai tanti conterranei emigrati a Córdoba la splendida Basilicata e donano al fruitore un’esperienza estetica, aprendo nuovi importanti scenari di qualificazione della fotografia come arte.
L’autore, Donato Fusco di Tursi (la Città di Albino Pierro), espone opere di rara finezza evocativa, basate sulla ripresa di panorami ed elementi socio artistici del territorio dell’intera regione.
L’ambiente istituzionale locale ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, tanto che l’amministrazione della storica città, capitale prima di Buenos Aires di colonizzazione e poi industria (si trova sulla via delle grandi risorse minerarie che hanno dato anche il nome al Paese), gli ha infatti attribuito questo importantissimo palcoscenico. Il fatto è stato rilevato con orgoglio dal Console italiano a Córdoba, Andrea Luca Lepore, un diplomatico di finissima cultura e di notevole coraggio d’iniziativa. Dopo una breve presentazione dell’esposizione per le personalità presenti, guidata da Sergio Bevilacqua, sociologo dell’arte e teorico dei nuovi orizzonti della fotografia (illustrati nel saggio “Concettuale fotografico”, IBUC Edizioni, presentato proprio qui), i numerosi partecipanti hanno potuto assistere alla descrizione del progetto estetico del fotografo lucano, introdotto dal Bevilacqua e poi sviluppato dall’artista stesso.
Donato Fusco ha mostrato la sua maturità e consapevolezza estetica sostenendo che “L’arte sboccia dentro la fruizione” e che il lavoro dell’artista non è altro che “…la preparazione della vera produzione artistica, che avviene nella mente dei fruitori”. Rarissimo incontrare artisti così sensati e concreti, capaci di argomentare sul vero ruolo che la realizzazione dell’opera ha nel grande evento che è quello dell’esperienza artistica dentro di noi senza cadere in erronei personalismi narcisistici.
La mostra circolerà poi per le diverse città argentine: previsto un primo passaggio a Mendoza, per poi arrivare anche nella capitale Buenos Aires.
L’occasione del vernissage ha permesso all’artista di portare all’attenzione delle istituzioni locali ed al pubblico di italiani, la candidatura della Città dei Sassi a Capitale della Cultura nel 2019, aprendo la strada ad ulteriori iniziative in Argentina per sostenerne la candidatura. Inoltre l’artista si è soffermato nel ringraziare la casa editrice IBUC, il Comune di Tursi, la Regione Basilicata, la Fondazione Eni Enrico Mattei, il Comitato Matera 2019 ed il Consorzio del Fagiolo di Sarconi per aver patrocinato l’iniziativa.
Complimenti all’amico Donato.
Luciano Nota