Il percorso espositivo del Museo nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi a Matera, e in particolare la sezione dedicata all’Arte sacra, si è arricchito, in questi giorni, di un nuovo capolavoro d’arte: il dipinto raffigurante La Madonna dei Mali, firmato da Giovanni de Gregorio [uno dei pittori più rappresentativi della cultura manierista del XVI secolo attivi in Basilicata], proveniente dalla Chiesa della Santissima Trinità di Potenza per la cui riapertura la nostra Soprintendenza, d’intesa con la Diocesi di Potenza e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, è particolarmente impegnata.
La considerevole produzione pittorica di Giovanni de Gregorio – meglio conosciuto come Pietrafesa, dall’antico nome di Satriano, sua terra natale -, fatta di dipinti su tela e di cicli di affreschi [ne sono un esempio i dipinti murali della chiesa Santa Maria degli Angeli di Brienza, della Cappella San Giovanni di Satriano, dell’Annunziata di Cancellara], è presente non solo in Basilicata ma anche nelle zone limitrofe del Vallo di Diano e del Cilento.
Il nostro dipinto, la cui firma e data risultano frammentarie, è probabilmente da considerarsi una delle prime opere del Pietrafesa, eseguito nei primi anni del Seicento. Ciò nonostante presenta una struttura compositiva moderna, aggiornata e mutuata dall’ambiente culturale napoletano della sua formazione nonché dalle componenti della pittura devozionale ancora presenti nella nostra terra nei primi anni della sua attività.
L’opera del Pietrafesa è stata sottoposta ad intervento di restauro conservativo nel laboratorio della Soprintendenza e collocata tra le opere che fanno parte dell’esposizione Restituzioni. Opere restaurate del territorio esposte al museo, che si è inaugurata lo scorso 20 giugno, visitabile fino al 15 settembre 2013.
Nel rispetto di una collocazione cronologica, la maestosa pala d’altare è stata inserita nella seconda sala dedicata alle opere provenienti dal territorio della nostra Regione, tra l’imponente polittico di Rivello, della fine del XVI secolo, attribuito all’artista siciliano Bernardo Azzolino, la Madonna con Bambino e San Leonardo firmata da Francesco Curia nel 1595 e il dipinto raffigurante l’Ostensione del Sacramento, attribuito – in questa prima fase degli studi – ad Ippolito Borghese.
E’ possibile visitare l’esposizione durante le ore di apertura del Museo.
Ago 09