In India la Maha Kumbh Mela (“Grande” Kumbh Mela) è un rito Hindu di purificazione che si celebra ad Allahabad, nell’Uttar Pradesh, ogni 12 anni. Nel 2001 parteciparono circa 60 milioni di fedeli, rendendo l’evento il più grande raduno umano mai svolto nel mondo.
Quest’anno è previsto l’arrivo di circa 80 milioni di pellegrini. Una marea umana che affolla le rive del Gange fino a trasformarlo in un coloratissimo fiume umano.
Per riportare le emozioni e i colori dell’incredibile celebrazione, c’è il fotografo materano Gaetano Plasmati che, nell’ambito di un programma d’incontri con i maggiori esponenti della fotografia asiatica, ha fatto tappa ad Allahbad, dove si incontrano i tre fiumi sacri dell’India: il Gange, lo Yamuna e lo Sarasvati. La cittadina indiana è il nucleo dell’imponente manifestazione e sulle rive dei tre corsi d’acqua si svolgono i riti di purificazione collettiva che caratterizzano la manifestazione.
L’itinerario orientale di Gaetano Plasmati prevede, oltre alla tappa sulle rive del sacro fiume per testimoniare l’entusiasmante manifestazione religiosa, alcuni workshop fotografici a Varanasi, in India, e Dhaka nel Bangladesh.
Nella capitale bengalese parteciperà ad alcune manifestazioni organizzate dalla NPC (Narayangonj Photography Club, un’associazione fondata dal pluripremiato fotoreporter G.M.B. Akash), tra le quali alcuni workshop fotografici (uno, in particolare, coinvolgerà attivamente i bambini di uno slum di Dhaka) e una mostra fotografica dedicata al fotografo materano che porterà la Basilicata, le sue ricchezze naturali e le sue tradizioni popolari, al centro della capitale del Bangladesh, una metropoli di 7 milioni di abitanti che sta vivendo una formidabile crescita economica e culturale.
Gli eventi saranno seguiti dal rinnovato sito internet del magazine Intransit (www.intransit.it), il periodico free press che porta la Basilicata nel mondo.
Nell’arco dei suoi tre anni di vita, Intransit ha raccontato, attraverso la fotografia, storie che connettono la cultura lucana al resto del mondo: le civiltà rupestri, i riti arborei, le migrazioni, per citarne alcune.
Nomi prestigiosi della fotografia nazionale e internazionale hanno contribuito ad arricchire, con i loro fotoreportage pubblicati sulla rivista, e disponibili tra breve anche sul sito internet, quella miscela interculturale che relaziona, integra e apparenta la civiltà lucana con le mille civiltà che compongono la cultura globale.
La rivista e il sito internet di Intransit completano e realizzano il progetto della Galleria di Porta Pepice (a Matera in Via delle Beccherie, 55), che intende offrire mezzi che possano rendere la Basilicata fruibile, attraverso le immagini, anche da parte di culture distanti.
Uno dei punti di forza del magazine e del sito internet, è senz’altro rappresentato dalla multietnicità della redazione: italiani (non solo lucani), spagnoli, ucraini, indiani, bengalesi, libanesi e statunitensi parlano attraverso il linguaggio universale delle immagini, condividendo e conferendo contenuti ed esperienze che creano un ollegamento bidirezionale tra culture diverse e, solo apparentemente, distanti.