Mercoledì 6 settembre 2017 alle ore 20 presso il Cecam di Marconia è in programma l’inaugurazione della mostra pittorica “Ritorni” dell’artista pisticcese Maria Cristina Fior Tabacco. All’incontro partecipano il direttore del Cecam, Giovanni Di Lena, i Maria Grazia Ricchiuti (Assessore alla Cultura del Comune di Pisticci), il M° Giuseppe Ligrani (pittore e Scultore); il poeta Alberto Barra, la poetessa Maria Antonietta D’Onofrio, l’artista Anna Troyli (Artista) e l’attore e regista Giuseppe Ranoia. Una personale che viene dopo anni, (ecco perché il titolo), grazie a un ritrovato piacere per la pittura, libera di dipingere ciò che la stessa, vuole e per il gusto di farlo con la consapevolezza e il piacere di condividere questa “sua gioia” con gli amici, esponendo in pubblico le sue opere. La sua ultima partecipazione in pubblico con grande successo, risale a poche settimane fa, a Satriano di Lucania, nel programma “dell’estate di Satriano” dedicato al “Pietrafesa”, mentre la sua prima “Personale”, risale al 1974. Ancora Liceale partecipa a Mostre e Concorsi con successo. Le sue opere sono state acquistate da Enti Pubblici, e nel 1991 realizza per il Consorzio dei Comuni non montani un manifesto per la salvaguardia dei boschi. Ha pubblicato tantissime cartelle di Grafica ed ha illustrato raccolte di poesie di tanti poeti come :“Presenza e assenza” di L.R. Rosano; “La rissa dei contabili” di R. Griesi; “il moto Perpetuo” di A. Saracino. E’ presente in molti cataloghi fra cui : Il segno e il colore – Ed. Heracle; Art leader – Ed. Massacesi; Segni di donne lucane – Ed. Regione Basilicata ed ha gestito inoltre per venti anni a Pisticci una galleria d’arte dal nome Atelier dove l’attività prevalente era quella di curare mostre e restauro di cornici.
La “sua” arte è intesa come “incontro”, e la stessa diventa accoglienza o viceversa, sono questi gli elementi che contraddistinguono l’arte di Maria Cristina, che “pennellata dopo pennellata dipingiamo la vita”, che continua e cambia in mille sfumature nello scorrere lento del tempo, come lei stessa scrive su uno dei social dove si ammira la bellezza delle sue opere, mille pensieri di autentica poesia, anche quando si diletta a curare amorevolmente il suo giardino di casa. Corpi e figure umane, per lo più femminili, riprodotte nella loro nudità anche d’animo, con le sue tecniche espressive fresche e colorite di una luce tenue, molte volte “create” e date dallo stato d’animo della stessa, anche quando nelle “nature morte” i semplici chicchi d’uva fanno sentire la voglia di sole con cui sono stati dipinti. Nelle sue opere l’artista riesce ad evocare mille storie. <<D’altronde ogni ritratto dipinto con passione è il ritratto dell’artista, non del modello. Il modello non è che un pretesto, l’occasione. Non è lui che viene rivelato dal pittore, ma piuttosto il pittore che, sulla tela dipinta, rivela se stesso>>. (Oscar Wilde ne “il ritratto di Dorian Gray).