L’elaborato di Ettore Concetti è stato l’unico ad aver raggiunto il punteggio minimo utile a collocarsi nella graduatoria finale. E quindi, così come previsto dal bando, non si è proceduto alla votazione popolare
Il graphic designer Ettore Concetti, di Gorizia, è il vincitore del bando per l’ideazione del logo della Fondazione Matera Basilicata 2019. La Commissione di selezione ha valutato la sua come “unica proposta che ha superato il punteggio minimo (art. 8) con una votazione di 75/100 in quanto ritenuta capace di interpretare il brief in tutte le sue richieste”.
In particolare, la Commissione ha indicato le seguenti motivazioni di premio: a) la proposta di marchio/logotipo selezionata offre una duplice visione che lega passato e presente, aprendosi al prossimo futuro; b) rappresenta una possibile evoluzione del precedente logotipo, rivolto ad una visione più contemporanea, frammentata, puntiforme, priva di alcuna centralità, aperta a una serie di relazioni materiali e immateriali; c) lavora più sul concetto di vuoto che di pieno, adoperando semplici forme geometriche, producendo un sistema armonico e dinamico che si compone nello spazio e trova nella componente cromatica un elemento utile a smorzarne il rigore e aumentarne l’aspetto suasivo della comunicazione; d) si basa su elementi formali, tipografici e cromatici scelti con attenzione che potranno essere ampiamente declinati anche per caratterizzare i 5 sotto-temi di candidatura.
Poiché nessun’altra proposta ha superato il punteggio minimo di 60/100, non ci sono stati i requisiti affinché si potesse procedere alla votazione pubblica (art. 10.4) né tantomeno all’assegnazione di un secondo e terzo premio (art. 3.4).
“Il cambio del logo è estremamente opportuno e necessario per una grande manifestazione del calibro di Matera 2019. Il nuovo segno grafico segna il via per una nuova fase del progetto, in cui non ha più senso guardare indietro”. È con queste parole che ieri, a Casa Cava, durante la presentazione del nuovo logo di Matera 2019, Roberto Arditti, Direttore comunicazione e relazioni esterne di Expo 2015, ha spiegato le ragioni del cambiamento del logo fra la fase di candidatura della manifestazione, più legata alle proposte contenute nei dossier, e quella del progetto esecutivo, in cui diventa necessario cogliere tutte le opportunità legate alle varie declinazioni del segno grafico, anche da parte delle aziende. “Il logo di candidatura di Expo 2015 riportava l’uomo vitruviano di Leonardo, e quando lo abbiamo sostituito con un segno molto più astratto e colorato, ci sono state tante polemiche, ma poi ci si è abituati perché il nuovo logo ha preso il sopravvento”.
Sulla stessa linea la video testimonianza di Svetlana Kuyumdzhieva, direttore artistico di Plovdiv 2019, la città bulgara Capitale Europea della cultura, gemella di Matera 2019, che ha cambiato il logo appena due mesi fa: “Ad un certo punto avevamo perso il controllo del vecchio logo che usato ormai da sei anni era praticamente ovunque, da qui la necessità di averne uno più identitario per il progetto e che rappresentasse il cambiamento della città e potesse essere usato in modi differenti. Agli amici di Matera dico di essere pronti alla reazione forte di chi sarà contrario a questa decisione, e di avere tanto coraggio”.
Alle due testimonianze sono seguiti gli interventi dei membri della commissione di valutazione che a novembre 2017 ha selezionato il nuovo logo di Matera 2019. “E’ stato un lavoro di grande responsabilità perché ci trovavamo a dover rispondere alle esigenze di tre diversi committenti: la Fondazione, il sistema dei fruitori, i professionisti che avevano partecipato al bando” ha spiegato Cinzia Ferrara, Presidente dell’Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva).
“Il primo criterio utilizzato per la scelta è stato quello dell’appropriatezza, ossia della relazione solida fra significato e segno, sostenuta dal grande lavoro di studio, ricerca e di sperimentazione che dimostra grande competenza. Altra parola che ci ha guidato è quella del cambiamento, che a volte è doloroso, a volte necessario, a volte benefico, come in questo caso. Il logo scelto ha delle profonde radici nel territorio, ma profuma di futuro, assolutamente proiettato verso il tema “Open Future”.
“Siamo passati da un logo che rappresentava la cultura materiale a un logo legato a quella immateriale – ha detto Mauro Bubbico, grafico e docente di grafica presso alcune università italiane. Si tratta di un segno che è legato allo spazio, molto colorato e astratto, in cui può identificarsi sia chi è della città sia chi vi arriva da fuori. Un segno non è buono in partenza, questo dipende dall’uso che se ne fa e dai significati di cui le persone lo caricano, esattamente come è accaduto con il vecchio logo”.
La parola poi a Paolo Verri, Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 che si è soffermato sul logo di candidatura, “scelto nel 2011 prima che il Comitato Matera 2019 nascesse, dopo un bando pubblicato su una piattaforma online che ora non esiste più, a cui parteciparono circa 700 professionisti da tutto il mondo. Un logo a cui tutti noi siamo fortemente legati, e per il quale abbiamo scelto di riservare un ruolo di grande prestigio, in modo che resti sempre nostro compagno di viaggio”.
A seguire è stato presentato l’ideatore del nuovo logo, il graphic designer Ettore Concetti di Gorizia: “E’ stato un onore essere selezionati per rappresentare un progetto così grande come quello di Matera 2019. Grazie a questa esperienza ci siamo confrontati con una cultura diversa dalla nostra”. I molteplici utilizzi del logo sono stati sviluppati, dopo la selezione, all’interno di un workshop di professionisti, guidato da Joseph Grima, cui hanno preso parte Enzo Epifania, Giancarlo Riviezzi, Gabriele Rampino, Luca Acito ed Ettore Concetti. “Nel workshop abbiamo lavorato a un prototipo di sistema aperto in grado di dare vita ad animazioni multimediali, visive e sonore e che consentisse a chiunque di poterlo personalizzare e interagire con esso”, ha spiegato Acito.
A dare dimostrazione delle potenzialità del nuovo logo, attraverso una performance live, è stato il collettivo MaterElettrica, spin off del Conservatorio “Duni” di Matera. “L’elaborazione sonora del nuovo Logo di Matera 2019 è la naturale derivazione del logo stesso” ha spiegato il maestro Fabrizio Festa che guida il collettivo. “Dalla struttura geometrica del logo abbiamo derivato gli elementi costruttivi del nostro sistema, arricchendoli poi con campioni caratteristici del paesaggio sonoro materano, dell’architettura e di altri elementi che caratterizzano la nostra città e la cultura musicale lucana e meridionale”.
La fotogallery per la presentazione del nuovo logo di Matera 2019 a Casa Cava