C’è tanta Matera nell’arte popolare di Annamaria De Cesare. La cifra distintiva del suo lavoro, infatti, è caratterizzata dalla variegata produzione di fischietti in terracotta, insieme ai bassorilievi che rappresentano scorci suggestivi dei “Sassi”. Produzioni che hanno proiettato la creativa materana nel panorama dei giovani artisti locali emergenti. Adesso Annamaria De Cesare espone la sua produzione presso la caffetteria “Bascalo Cafè” nella stazione ferroviaria di Ferrandina – Scalo Matera.
L’inaugurazione della mostra, promossa dall’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” e che si avvale del patrocinio della Fondazione Matera 2019 e del Club Amici della Cupola Verde di Ferrandina, si terrà giovedì 28 novembre alle ore 11 e sarà visitabile tutti i giorni.
Una iniziativa, quella del sodalizio materano,volta a promuovere “il viaggiare in treno”, la realizzazione della tratta Salerno-Potenza-Matera-Bari e a valorizzare lo scalo basentano dove da alcuni mesi si tengono dibattiti, recital di poesie e concerti.
I viaggiatori e quanti passeranno per la suddetta stazione attraverso questa mostra avranno modo di apprezzare le opere di artigianato artistico della De Cesare che si distinguono per la vivacità dei colori (il giallo e il rosso che contrastano spesso con il nero e il blu) e per l’allegria che trasmettono i suoi “cucù”. Una produzione che a Matera conta su numerosi collezionisti e con tanti turisti che si recano a visitare il suo laboratorio in via Lanera n. 5. Quella della De Cesare vuole essere un’alternativa al classico cucù diventato un autentico oggetto di arredamento e non più considerato come un semplice souvenir per turisti. Tra i suoi estimatori, non pochi sono stranieri (soprattutto brasiliani e messicani) che nelle sue creazioni trovano un felice accostamento dei colori e una certa vicinanza proprio alla pittura popolare del centro e sud america. Insomma, si tratta di una passione che, rivisitando i “cucù” di antica e suggestiva memoria, consente di riscoprire aspetti mai superati della tradizione popolare e del folklore della “vecchia” e cara Matera.
Nov 27