La storia millenaria della città di Matera nelle maioliche istoriate di Mitarotonda. Negli ambienti dell’ex ospedale San Rocco di Matera in piazza San Giovanni a Matera il ceramista materano Peppino Larotonda svela finalmente tutta la sua straordinaria collezione di opere d’arte nella mostra “Matera nelle Maioliche di Mitarotonda”. Una mostra di una bellezza straordinaria che si può ammirare nel centro storico della città dei Sassia tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 18 alle 21 con ingresso libero.
L’esposizione comprende più di 60 maioliche istoriate tra cui pannelli, tondi, lumi e altre forme, provenienti dal laboratorio dell’artista e da privati. La mostra si articola in quattro sezioni: “Matera e la sua storia” con 21 opere; “Matera in festa” con 14 opere; “Matera oltre il mito della memoria” con 19 opere; “C’era una volta Matera” con 8 opere.
Riportiamo di seguito la biografia di “Peppino” Mitarotonda e la fotogallery di SassiLive dedicata alle opere meravigliose esposte all’interno di uno dei conventi.
Giuseppe Mitarotonda è nato a Matera il 7 aprile 1939. Dopo una breve esperienza nel campo del design industriale ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera. Rientrato a Matera, ha aperto un suo laboratorio nel quale ha sperimentato varie tecniche operative privilegiando infine il mosaico, le vetrate e soprattutto la ceramica. Intensa è stata in questo campo la sua collaborazione con José Ortega durante il soggiorno dell’artista spagnolo nella città dei Sassi. Mitarotonda può essere definito un cronista per immagini della storia della sua città e delle tradizioni popolari lucane che egli cerca di recuperare e divulgare con un innesto di gioiosa e personalissima fantasia.
Nella stessa serata dell’inaugurazione è stato presentato il volume che prende il nome dalla stessa mostra e, oltre alle immagini delle opere, offre un itinerario storico della città dei Sassi a cura di Giovanni Caserta. Con gli interventi di Raffaello De Ruggieri, Giuseppe Appella, Edoardo Delle Donne, Kengiro Azuma e Assadour, oltre alle schede descrittive di Giuseppe Barile, Rosanna Colucci, Teresa de Ruggieri, Roberto Linzalone, Nicola Rizzi e Mario Serra, il volume diventa una testimonianza importante dell’attività artistico-artigianale di Mitarotonda e un riferimento rilevante per gli aspetti storici e antropologici riguardanti la città di Matera e i suoi abitanti.
L’evento è stato organizzato dal “Comitato Mostra Mitarotonda” costituito da un centinaio di amici per promuovere questa inizaitiva culturale e dalla Fondazione Zetema, con il sostegno della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata e il patrocinio di Regione Basilicata, Consiglio Regionale della Basilicata, Comune di Matera, Provincia di Matera, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, Camera di Commercio di Matera e Circolo “La Scaletta” di Matera.
Il curatore dell’evento, Nicola Rizzi, precisa: “Si tratta di un progetto sponsorizzato con finanziamento collettivo, noto come “crowdfunding”. Amici ed estimatori dell’artista hanno aderito all’iniziativa, ritenendola utile per la divulgazione di contenuti storico-culturali legati alla nostra città e al suo territorio, espressi attraverso l’antica arte della maiolica.”
Peppino non è un’artigiano,è un grande artista!