Si stringe un gemellaggio con Cascia, si portano le reliquie di Santa Rita da Cascia a Matera ma nessuno, nè le autorità civili e nemmeno quelle reliogse presenti nella città dei Sassi, ha pensato di accompagnare gli ospiti provenienti dalla città umbra a visitare la bellissima cappella di Santa Rita, costruita nel 1889 in via Cererie, in prossimità dello stadio XXI Settembre-Franco Salerno, della casa circondariale e di una zona residenziale molto vicina al centro della città. Accade a Matera, capitale europea della cultura 2019 ma spesso incapace di mostrare i suoi gioielli al mondo. Uno di questi è rappresentato da questa piccola cappella fatta erigere dal canonico Eustachio Guanti nel 1889, come riporta l’iscrizione murale posta sulla facciata anteriore e importante dal punto di vista religioso in quanto attesta una profonda devozione verso la Santa. All’interno è possibile ammirare l’iscrizione murale dell’anno di benedizione, l’iscrizione murale con l’invocazione a Santa Rita, l’immagine della Santa donata dalla famiglia di Michele Niglio, la ceramica che raffigura Sant’Antonio da Padova dell’artista Vito Antonio Genovese riprodotta dall’artista materano Giuseppe Mitarotonda, il tabernacolo di Pietro Marchetti posto sull’altare e la lapide commemorativa che attesta la riapertura al culto dal 22 maggio 2007 grazie alla disponibilità della famiglia dell’avvocato Nicola Santoro, proprietaria della Cappella di Santa Rita. I lavori di restauro fuono eseguiti dall’impresa Belisario Moliterni sotto la direzione artistica di Franco Di Pede, che ha inserito diverse opere artistiche: le foglie in tufo che “sorreggono” un candelabro prelevato da Palazzo Malvinni Malvezzi, l’immobile attualmente in fase di ristrutturazione in piazza Duomo, il vetro colorato “La rosa”, l’esaltazione della Croce in legno e tufo, il volto di Cristo riportato nella parte posteriore della cappella dove si può ammirare anche un’edicola votiva di Santa Rita da Cascia di Pietro Marchetti, la corona di Gesù in resina di Vanderlaan Greeg Cannon, la grata in ferro battuto di Achille Pace e adiacente all’ingresso il cancello in ferro battuto, frutto di una donazione della famiglia Giuseppe Gatti di Milano. Da una porta laterale è possibile accedere al cortile interno relativo alla Cappella di Santa Rita da Cascia e non è sicuramente piacevole scoprire che l’area è stata trasformata in una piccola discarica. Con l’auspicio che si possa riportare decoro anche in questa zona attigua alla Cappella di Santa Rita, invitiamo la Diocesi di Matera-Irsina ad occuparsi di questo prezioso “saccello”, visto che la signora anziana che ogni mattina e ogni sera si occupava di aprire e chiudere la cappella per motivi di salute non può più svolgere questo servizio. La Cappella di Santa Rita si trova in prossimità dell’asilo di via Cererie e ci sembra opportuno continuare a dare la possibilità ad insegnanti, genitori e bambini ma anche a tanti turisti di ammirare la bellezza di questo piccolo tesoro di arte e fede.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla Cappella di Santa Rita da Cascia (foto www.SassiLive.it)