Sabato 20 settembre 2014 alle ore 17,30 a Matera presso la Fondazione “Le Monacelle” in via Riscatto, 9 è in programma la presentazione del libro di Massimo Bignardi, Praticare la città. Arte ambientale, prospettive della ricerca e metodologie d’intervento (Liguori editore, 2013).
A seguire ale ore 18,30 presso lo Spazio Opera in Piazza Duomo 14 è in programma l’inaugurazione della mostra di Nino Tricarico. Dipinti realizzati di recente e dedicati a Matera, dal titolo: Orme di abissi e di rondini. L’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione “Le Monacelle”, è il primo di una serie, curati da Opera Arte e Arti, è finalizzati alla presentazione di progetti realizzati da artisti contemporanei, nel loro coinvolgimento con la città di Matera.
I due momenti dell’iniziativa sono rivolti a tessere un più aderente rapporto tra le molteplici espressioni dell’arte e l’ambiente urbano. Protagonista è la città, con la sua densità di storia, dunque di stratificazioni antropologiche e sociali che la fanno, affermava Hillman, l’opera più grande concepita dall’uomo; è la città riscoperta nella sua identità di luogo così come la interpretano lo storico e critico d’arte Massimo Bignardi e l’artista Nino Tricarico.
Un libro, quello di Bignardi, ha rilevato di recente Gillo Dorfles, «di estrema importanza, soprattutto per aver preso in considerazione e a fondo, il problema sociale, societario della scultura, quindi l’importanza che quest’arte ha e dovrebbe avere nella città. Quindi l’aspetto fisico e sociale e societario nella città moderna, sono tracciati in un modo esemplare in questo libro.[…]». È un contributo che racchiude «il percorso di indagine, scrive Kevin McManus, di uno dei più vivaci studiosi del mondo universitario attuale su un tema, quello dell’arte nella sfera ambientale e/o urbana, oggi assai presente nella letteratura di settore. L’esperienza di Bignardi si fonda tuttavia su studi fatti a diretto contatto con progetti specifici, e già ben prima che il tema divenisse di moda, a volte mitizzando oltremodo la figura del “Public Artist”.»
La mostra di Nino Tricarico presenta ventitre opere, nelle quali la città dei Sassi, torna ad essere luogo del “magico”, dell’umana vicende e al tempo stesso testimonianza di un’identità. Dipinti che conservano il fascino della pennellata propria degli espressionisti, trattenendo le vitalistiche traccia di un’astrazione lirica che, sin dagli esordi, connota la pittura di Tricarico.