L’arte espande il nostro spirito, ti fa sentire bene ed è per tutti” ha dichiarato Mimmo Centonze, che continua: “Se però quando vai alla Biennale di Venezia l’unica cosa che hai fatto davvero è stata quella di mangiare un tramezzino, perché non hai capito nulla delle opere che hai visto, il risultato è che ti sei allontanato dall’arte. Ed hai perso un’occasione per sentirti meglio”.
Si è dimostrato un pubblico affascinato e coinvolto quello affluito in gran numero a Palazzo Lanfranchi per non lasciarsi sfuggire una lezione d’arte avvincente e mai noiosa, fuori dagli schemi, come quelle garantite sempre da Mimmo Centonze quando racconta l’arte.
Svoltasi in occasione dell’incontro “Mimmo Centonze racconta le opere del Rinascimento”, la lezione fa parte della quarta edizione del corso di disegno “A Bottega” di Mimmo Centonze ed è stata gratuitamente offerta al pubblico dal Maestro per raccontare l’arte da un nuovo punto di vista, quello dell’artista, all’interno della mostra “Rinascimento visto dal Sud”, curata da Marta Ragozzino, Pierluigi Leone De Castris, Matteo Ceriana, Dora Catalano e co-prodotta dal Polo Museale della Basilicata e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019.
“Un’esempio di Rinascimento – prosegue Centonze – è sicuramente l’Annunciata del siciliano Antonello da Messina esposta nella mostra, che indaga l’interiorità dell’animo umano anche grazie alla posa di tre quarti, che ci fa entrare nella sua psicologia molto meglio di una posa frontale o di profilo. Oppure il San Gerolamo dell’artista napoletano Colantonio, che introduce nella sua opera la prospettiva, elemento essenziale dello stile rinascimentale che, seppur qui ancora incerta, ci invita e coinvolge ad entrare nell’opera, nello studiolo del santo”.
La mostra “Rinascimento visto dal Sud” ha ricevuto la Medaglia dal Presidente della Repubblica per essere stata visitata da circa cinquemila persone in circa tre settimane, con una media di circa 20 visitatori all’ora, un record che è stato quadruplicato dai circa 80 visitatori che hanno partecipato all’ora di visita durante “Mimmo Centonze racconta le opere del Rinascimento”.
“Mimmo Centonze racconta un’opera” è un format nato per raccontare l’arte dal punto di vista dell’artista, ovvero di colui che la realizza, risultando quindi una narrazione più intima, diretta e soprattutto consapevole di come si arriva a realizzare un’opera d’arte e fa parte di un percorso fortemente voluto da Mimmo Centonze per avvicinare le persone all’arte, sia a quella del passato, come i recenti approfondimenti e spettacoli su Caravaggio ai quali hanno assistito più di 2.000 spettatori in varie città d’Italia, sia all’arte di oggi, troppo spesso incomprensibile e freddamente lontana dalla mente e dal cuore dell’osservatore.
I prossimi appuntamenti con l’arte raccontata da Mimmo Centonze saranno sabato 15 giugno 2019 alle 19:00 all’Auditorium del Conservatorio di Matera con lo spettacolo “Caravaggio”, per il quale Mimmo Centonze rinuncerà al suo cachet per riacquistare alcuni computer rubati di recente nelle scuole di Matera, e domenica 30 giugno 2019 alle 19:00 presso lo Studio Mimmo Centonze in via Collodi 2 a Matera per l’inaugurazione di “In Mostra a Bottega”, la mostra che raccoglie i lavori realizzati dalle ultime due nuove classi di allievi che hanno frequentato il corso di disegno “A Bottega” con il Maestro Mimmo Centonze. Un’occasione che darà l’opportunità di scoprire le straordinarie capacità nascoste dentro ciascuno di noi e accessibili da tutti, che si possono manifestare in ogni ambito della nostra vita grazie alla pratica del disegno.