Sabato 12 aprile 2025 alle ore 18 nel complesso Le Monacelle in via Riscatto a Matera è in programma l’inaugurazione della mostra collettiva “Le Terre del Cielo”. Di seguito i particolari.
Si è appena conclusa a Genova la prima edizione della mostra “En face de l’infini, en face de l’invisible” dedicata all’astronomo, filosofo e scrittore mistico Camille Flammarion (1842/1925) a cento anni dalla scomparsa. Figli dell’infinito e cittadini dell’eternità, cosi sperava, avremmo sviluppato una consapevolezza nutrita da una forte sinergia, unendo le conoscenze astronomiche con quelle metafisiche e psicologiche. Di queste ricerche, con rara coerenza,Camille Flammarion si occupava per tutta la vita. Sognava un mondo di pace. Non si stancava di esprimersi contro le guerre, contro le incalcolabili sofferenze e distruzioni materiali e spirituali che esse arrechino all’umanità e all’intero pianeta. In tempi estremamente inquieti, la nuova mostra a Matera non evoca solamente il personaggio e i suoi meriti nel campo dell’astronomia, ma s’intende anche come l’ennesimo appello a stabilire delle pratiche pacifiche per affacciarsi ad un futuro meno angosciante.
La mostra dal titolo “Le Terre del Cielo” non vuole essere una copia del percorso genovese. Ogni geografia, ogni architettura, con le qualità specifiche che le contraddistinguono, apre un paradigma definito da nuove relazioni. Un sito storico come gli spazi della Fondazione Le Monacelle implica una spiritualità consona al pensiero di Flammarion. Lo scienziato francese è stato tra i primi ad assumere l’esistenza di forme di vita extra-terrestri e a interrogarsi su quali aspetti potesse prendere la vita sui pianeti del sistema solare, e primo fra tutti sul vicino satellite della Terra.
La mostra propone i lavori di un gruppo di fotografi, pittori e disegnatori che verranno presentati sabato 12 aprile in Via Riscatto 9 alle ore 18.00. Partecipano al progetto ideato e curato da Elisabeth Vermeer gli artisti Carlo Accerboni (Genova); Paola Bernini (Genova); Silvia Bibbo (Mar Del Plata/Isola D’Ischia); Simona Campi (Genova); Salvio Capuano (Campi Flegrei); Roberto Carloni (Roma); Zhanna Chaban (Mosca/Firenze); Sandro Defranchi(Genova); Antonio Di Pace (Genova); Debora Ferruzzi Caruso (Firenze); Silvana Franco(Genova); Mariantonietta Lemmi (Viareggio); Paola Leoni (Genova); Enza Lomonaco(Catania); Dania Marchesi (Genova); Ignazio Marcello Marchisotta (Genova); Andreas Mares(Linz); Joanne Morgan (London); Françoise Morin (Tahiti): Mario Pepe (Genova); Liliana Santandrea (Faenza); Roberto Vignoli (Roma). La mostra è inserita nel programma di PLANit, associazione dei planetari italiani, per il loro Meeting annuale.
In occasione del vernissage Elisabeth Vermeer offre una narrazione trasversale in merito a Camille Flammarion e alle opere in mostra. L’attore Emilio Andrisani leggerà opere liriche degli scrittori e poeti Carlo Accerboni, Milena Buzzoni, Patrizia Loria, Mario Pepe, Claudia Quintieri, Lucia Rachini, Marisa Tumicelli.
Il progetto si avvale del patrocinio dell’Alliance Française Basilicata, della Società Astronomica Italiana, della Société des Amis de Camille Flammarion, Planetario di Bari, PLANit, OAG Osservatorio e Planetario di Genova. Hanno collaborato FotoPoesia Genova, ArteDisegnoGenova e l’Associazione culturale Meta Teatro.